Watch Dogs e i problemi oggi con Big Data e Data Mining

Abbiamo intervistato Dino Pedreschi, Docente presso il dipartimento d’Informatica dell’Università di Pisa e pioniere nell’ambito delle ricerche relative al “Big Data”.
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Maggio 2014, alle 15:31 nel canale VideogamesUbisoft e Laboratorio Comunicazione hanno organizzato un suggestivo evento di presentazione per Watch Dogs, durante il quale sono stati elencati i pericoli a cui va incontro la società di oggi che possono scaturire dai fenomeni di Big Data e di Data Mining. Uno scenario post-apocalittico efficacemente riprodotto e analizzato in Watch Dogs, il blockbuster Ubisoft che raggiungerà ufficialmente i negozi nella giornata di domani.
"I Big Data sono l'osservazione misurabile quantitativa della società nel suo complesso come mai abbiamo avuto prima nella storia della società umana", ci ha detto Dino Pedreschi, Docente presso il dipartimento d’Informatica dell’Università di Pisa, nell'intervista che potete vedere nella sua interezza qui sotto.
Il focus dell'evento ha riguardato l'impatto che hanno sulla società moderna i dispositivi tecnologici più avanzati, a cui ormai non sappiamo più rinunciare. Ciascuno di noi emette continuamente dei segnali solamente per via del possesso di uno smartphone o di un tablet e questo può consentire di mappare le relazioni sociali in maniera assolutamente precisa. "Il nostro spostarci disegna i territori in cui viviamo", ha detto Pedreschi durante l'evento di presentazione.
Tutto questo oggi consente di avere uno sguardo più esauriente sulla complessità delle relazioni sociali, ma anche di fare altri tipi di studi allo scopo di intervenire per tempo, ad esempio, sulle malattie. Studiare l'effettivo insorgere di una malattia è adesso possibile sulla base delle ricerche che la gente effettua su Google, all'interno di quel fenomeno che viene definito nowcasting e che è basato, proprio, sull'attività sulla rete. Ma anche il fenomeno sociale della felicità, tema studiato da decenni, può essere adesso scandagliato meglio attraverso la cosiddetta twitterologia.
Inoltre, mentre tradizionalmente gli studi di questo tipo erano basati su dati che si andavano appositamente a ricercare, e si pensi al sondaggio, oggi il cosiddetto fenomeno del Data Mining porta alla formazione autonoma dei dati, che vanno semplicemente raccolti. Per mezzo della tecnologia moderna, creiamo un insieme enorme di dati in maniera più o meno inconsapevole.
Ma se questo è lo scenario positivo a cui conducono Big Data e Data Mining oggi, ci possono essere tantissimi risvolti negativi, proprio come nel caso analizzato da Watch Dogs, in cui il singolo può influire sulla vita di molti. In Watch Dogs la storia verte poi sull'anomalia di in individuo che combatte contro il sistema, ma la base di partenza è sufficientemente realistica da spingere a pensare a tutte queste controindicazioni, come faceva un'altra serie televisiva molto apprezzata, Person of Interest.
"La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili", dice l'articolo 15 della nostra Costituzione, ma oggi questo principio sembra perlomeno incrinato, alla luce dei fatti del Datagate e della sorveglianza dell'NSA, altro tema molto vicino alla storia di Watch Dogs, in cui i cattivi sembrano proprio un'emanazione dell'NSA. "Ci troviamo davanti a un bivio", continua il professore. "Da una parte la sorveglianza totale alla Watch Dogs, dall'altra l'opportunità di instaurare un New Deal, all'interno del quale sia possibile utilizzare questa enorme mole di dati in modo proficuo".
Concetti come Privacy-by-Design devono ormai essere necessariamente presi in considerazione, per evitare escalation di uso improprio dei dati personali come quelle a cui stiamo assistendo nel recente periodo. Ovvero tenere conto del problema della privacy durante il processo di ingegnerizzazione di qualsiasi tipo di sistema, e quindi di non sottovalutare tutta la tematica dei valori umani.
La stessa Ubisoft sostiene di essere stata molto "fortunata" con la storia di Watch Dogs, perché le rivelazioni sull'attività dell'NSA, portata alla luce da Edward Snowden, hanno coinciso con i momenti topici della pubblicizzazione del gioco. Le rivelazioni sono venute fuori proprio in concomitanza dei vari E3, in cui Ubisoft ha annunciato le caratteristiche di Watch Dogs, e il topic è arrivato al culmine dell'interesse quando il gioco ha raggiunto i negozi.
Oltretutto, spesso, tutta questa centralizzazione è inutile, perché in certi casi la delocalizzazione porta a risultati migliori. In Watch Dogs, il protagonista Aiden Pearce, servendosi del suo smartphone, può influire sul funzionamento dei semafori, innescando ad esempio degli incidenti per facilitarsi la fuga da chi lo insegue e dalla polizia. A tal proposito Pedreschi afferma: "Secondo degli studi molto precisi, un sistema di semafori centralizzato ottiene risultati peggiori rispetto a una soluzione decentralizzata che ottimizza ciò che succede localmente".
All'evento ha partecipato anche Sergey Golovanov, Malware Expert di Kaspersky, che studia le minacce che colpiscono i giochi online, i siti di social network, data mining, le tecnologie e i metodi impiegati dai virus writer e dai gruppi di criminali informatici. Insieme ad altri tre suoi colleghi, Sergey è stato interpellato da Ubisoft per garantire che i temi trattati nel gioco fossero aderenti ai fatti reali e che rispettassero le tematiche informatiche.
Sergey ha spiegato come tutte le abilità consentite ad Aiden dalla tecnologia siano in qualche modo possibili anche nella realtà. Aiden può hackerare uno sportello bancario per rubare soldi, può rubare un'auto bypassando il sistema di antifurto, può intercettare comunicazioni. Azioni che un ladro tecnologico di oggi può fare in maniera efficiente quasi come Aiden servendosi dei malware più avanzati e ottenendo l'accesso ai sistemi di sicurezza.
Per altri dettagli su questi argomenti vi rimando all'anteprima di Watch Dogs, in attesa della pubblicazione della recensione definitiva.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa questione della privatezza delle informazioni diffuse o generate dai nostri dispositivi elettronici è un argomento che diventa sempre più importante, specie dopo la scoperta di Prism, nonostante ci fosse sempre stato il dubbio che ciò avvenisse.
Non v'è dubbio che i singoli possano ben poco, ma prenderne atto e discuterne sicuramente aiuta.
La questione della privatezza delle informazioni diffuse o generate dai nostri dispositivi elettronici è un argomento che diventa sempre più importante, specie dopo la scoperta di Prism, nonostante ci fosse sempre stato il dubbio che ciò avvenisse.
[B]Non v'è dubbio che i singoli possano ben poco, ma prenderne atto e discuterne sicuramente [SIZE="4"]aiuta[/SIZE].[/B]
Non puoi farci nulla, puoi solo subire e basta, parlarne o meno è del tutto inutile e superfluo.
Non puoi farci nulla, puoi solo subire e basta, parlarne o meno è del tutto inutile e superfluo.
Fortunatamente, nella Storia, molti uomini non l'hanno pensata come te.
...rassegnarsi ad essere spiati è una sconfitta inaccettabile!
Si continua a far passare la notizia che la privacy in internet è finita e che non si può in alcun modo tutelarla....SBAGLIATO!Accettare questa fandonia significa aumentare a dismisura il potere ( ABUSIVO ) delle OTT e prepararsi a diventare un territorio da scorribande per questi soggetti senza scrupoli.
Ancora con la favoletta dell NSA!!!!
fino a prova contraria questa agenzia lavora per evitare il terrorismo. Quello che NON si vede o non si vuole vedere, è che sono le OTT a spiare e archiviare continuativamente i dati che transitano sulle loro piattaforme "generosamente" offerte gratis!!! L NSA non faceva altro che accedere ai server delle OTT...Gli smartphones oltre a stuprare la nostra privacy sono anche pericolosi per la salute stando in continua rice trasmissione dei pacchetti che le APP scambiano con i server dei soliti furbetti del pianetino...un irradiamento elettromagnetico decine di volte superiore ai vechhi "semplici" telefonini...
Sei solo un privato cittadino, l'unica cosa che puoi fare è subire, parlarne e criticare è giusto e son d'accordo così come sono d'accordo col fatto che la cosa è sbagliata ma è un discorso che sai già dall'inizio che finirà con un bel niente, della serie "bla bla bla" e poi niente fatti.
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