Valve disattiva alcune copie di Orange Box

Valve disattiva alcune copie di Orange Box

La decisione riguarda l'utilizzo improprio di certe copie del software acquistate in territori diversi dai territori in cui vengono utilizzate.

di pubblicata il , alle 09:43 nel canale Videogames
 
36 Commenti
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Apple8030 Ottobre 2007, 11:42 #21
Originariamente inviato da: Scarfatio
comprasi un gioco di 50 euro quando li il più costoso sta sui 15 euro?La disinformazione è il male non chi fa i propri interessi.
Non mi venite a parlare dell' impossibilità di fare pubblicità o altro perchè sul forum dei giochi si parla sono di euronics, unieruo, auchan etc etc.
P.S. ovviamente è tutto legale, non ci sono spese doganali, si possono avere giochi in scatola o solo le cd key.


cosa che mi fà girare le OO !!!

ora l'euro vale 1.4 rispetto al dollaro. è potente e ci mangiano sorpa come le locuste che radono al suolo interi raccolti !!

io pensavo. che bello che l'euro cresce cosi i prezzi si abbassano.

Macchè !!! TUTTI ci stanno mangiando sopra.

a quest'ora un gioco per pc appena uscito , dovrebbe costare qui in italia 30 euro max. invece no. il prezzo è rimasto invariato e i distributori se la ridono. mavaff
il menne30 Ottobre 2007, 11:44 #22
Io zest lo conosco molto bene, ci ho comprato molte volte, oramai da qualche anno, quando fu segnalato nel thread dei giochi multilingua e acquisti all'estero.

Non ho mai avuto problemi, i giochi son sempre arrivati tutti (non ho mai preso solo la key..) e mai ho dovuto pagare la dogana (piccoli importi, e poi marchiano "gift" e han sempre funzionato benissimo, sono originali.

Tempo fa so per certo che in molti hanno comprato le key di css o di battlefield su zest, e poi gli funzionavano anche da noi... evidentemente con l'andare del tempo son diventate numericamante consistenti queste key e alla fine valve si è rotta...

Resta che se negli accordi non era contemplato la cosa è da valutare....
Runfox30 Ottobre 2007, 12:16 #23
Permettetemi di fare una precisazione.
La mia ragazza è thailandese, i suoi vivono ancora la, quindi per me è anche facile far passare il pacco tramite di loro per "ovviare" al problema della vendita solo in Thailandia; ma il mio intervento non voleva essere su questo.
Lo stipendio medio di un thailandese è circa 300 euro (poco più quindi di fatto diciamo che è 1/4 di uno stipendio italiano; ne deriva che un gioco da 15 euro equivale a 60 euro rapportato in Italia, quindi è addirittura più caro rispetto a noi. Io stesso infatti in Thailandia ho visto molti negozietti, venditori, di giochi pirata a 2-3 euro, ed ovviamente molti compratori.

A questo punto la SH che vende ha tre scelte:
1) Decide che il prezzo sia fisso in tutto il mondo e i paesi poveri ne sono svantaggiati con conseguente pirateria vicina al 100%
2) Decide di applicare un prezzo rapportato all'economia del paese, cercando di tutelarsi in qualche modo (tu europeo non puoi comperare in Thailandia)
3) Decide che il prezzo sia fisso, ma quello più basso, con conseguente vantaggio per i paesi più "ricchi"

Essendo una SH un'azienda a scopo di lucro, mi sembra che la scelta 2 sia l'unica attuabile.
ribadisco però, e vorrei che fosse chiaro, che in Thailandia i programmi non costano di meno che da noi (anzi), ma costano di meno per noi europei.

appleroof30 Ottobre 2007, 12:59 #24
Originariamente inviato da: Scarfatio
Hanno creato un mercato globale di dimensioni vastissime grazie a steam......ovvero cdkey, spazio su disco e banda larga. Ora però non gli sta bene la cdkey perchè nel mondo ovviamente i prezzi non possono essere tutti uguali.
Ma dico siamo così rincoglioniti in europa dove i prezzi aumentano invece di diminuire?
OT più diventa forte l'euro e più c'è lo prendiamo.........basta vedere il petrolio.


Originariamente inviato da: Scarfatio
Però quando si tratta di comprare lo schifo dalla cina o da taiwan nessuno dice niente se viene rivenduto a prezzi europei?
Su questo mi incazzo a morire........vogliono il mercato globale? devono sottostare a leggi globali e non riescriverle a loro interesse e consumo. Chi non compra le memory card o le penne usb su ebay per risparmiare? lo stesso deve valere per tutto....ho la moneta forte, costa meno, pago meno, compro di più.
Tieni presente un altro discorso........se un gioco viene venduto i thailandia a 13 euro (parlo di cd key non di scatolo...perchè li poi ci sarebbe un discorso da fare vergognoso) quanto guadagna la valve? il 50%? allora quanto guadagna da noi che lo compriamo a 50euro? Sempre di cdkey si parla......quindi niente costi spedizione, materiale, stampa, etc....
Lo dico e me ne assumo le responsabilità.......LADRI!


c'è poco da controbbattere, in effetti....
Pancho Villa30 Ottobre 2007, 14:02 #25
Originariamente inviato da: Scarfatio
Hanno creato un mercato globale di dimensioni vastissime grazie a steam......ovvero cdkey, spazio su disco e banda larga. Ora però non gli sta bene la cdkey perchè nel mondo ovviamente i prezzi non possono essere tutti uguali.
Ma dico siamo così rincoglioniti in europa dove i prezzi aumentano invece di diminuire?
OT più diventa forte l'euro e più c'è lo prendiamo.........basta vedere il petrolio.
Veramente il petrolio aumenta proprio per controbilanciare la svalutazione del dollaro nei confronti dell'euro (i Paesi esportatori vogliono mantenere il loro potere di acquisto di beni esteri e visto che il petrolio si commercia in dollari devono aumentarne il prezzo).
Runfox30 Ottobre 2007, 14:45 #26
Su questo concordo, il mio intervento era più relativo alla Thailandia che non sui prezzi.
Nel caso di cd-key scaricato da internet il discorso dovrebbe essere come dici tu, cioè un prezzo uguale per tutti (così come tutti possono accedere ad internet), nel caso in questione nella news però si parlava di negozio reale, in una locazione reale.
Oltre al fatto che io davo uno sguardo dalla parte della SWH, come pensiero invece sono d'accordo con te.
A questo punto però chi e come si fa a quantificare quanto vale/costa un seriale venduto su internet ?
Se dipendesse da me (che non ho scopo di lucro) direi che 10 euro è un buon prezzo, si elimina buona parte della pirateria, e in fondo la SWH non fa altro che passarti un codice generato in 5 secondi, e mettere a disposizione un server da cui scaricare il gioco. Però il punto è, chi può regolare una vendita del genere a livello mondiale ? Chi può dire che 10 euro è poco o 44 euro è tanto per un seriale ?
Possiamo farlo noi consumatori, ma siamo di parte, può farlo la SFW ma è a maggior ragione di parte. E non è solo la Valve a fare così, stessa cosa per NOD32, acronis, nero solo per citare quelle che conosco.
Occorrerebbe una legislazione a livello mondiale per gestire una cosa che fino a qualche anno fa era fantascienza, ma visto che non andiamo d'accordo nemmeno tra paesi confinanti, pensare in grande è pura utopia. Per non parlare del fatto che anche nel momento in cui ci fosse una legislazione, questa starà sempre dalla parte di chi vende piuttosto del consumatore.
Rog30 Ottobre 2007, 20:11 #27
Io ho acquistato un paio di settimane fa Orange Box sul sito di cui parlate. Quando l'ordine è stato evaso ho cominciato a leggere in giro di questo problema, e ho verificato di persona che il seriale non funzionava perchè me lo sono fatto anticipare (ho acquistato tutto, scatola compresa). Ho fatto subito presente la cosa al negozio e mi hanno risposto scusandosi e offrendomi il rimborso della somma spesa, rimborso che però a 8 giorni di distanza non è ancora avvenuto.
Ora leggendo la notizia di questo thread ho verificato di nuovo su Steam, ma il seriale continua a non essere valido.
A questo punto, se effettivamente mi rimborseranno spero che il seriale continui a non essere valido, perchè altrimenti mi sentirei in colpa io.
C'è un però. Nella notizia di questo post si dice che chi ha tentato di inserire un seriale tailandese deve farselo rimuovere dal proprio account, altrimenti non viene riconosciuto nemmeno un successivo seriale valido: in pratica è come se il mio account venisse "bannato"?
Io nel frattempo ho acquistato di nuovo Orange Box in inghilterra, ma non mi è ancora arrivato: devo prima contattare Valve per farmi rimuovere il seriale? Ma è proprio necessaria questa operazione? A me Steam non da nessun avvertimento particolare, se non quello che il seriale è valido solo per Russia e paesi limitrofi e se non mi trovo in quella zona il codice prodotto non può essere attivato.
sommojames30 Ottobre 2007, 20:26 #28
Originariamente inviato da: Scarfatio
Però quando si tratta di comprare lo schifo dalla cina o da taiwan nessuno dice niente se viene rivenduto a prezzi europei?

...CUT...

Lo dico e me ne assumo le responsabilità.......LADRI!


Ed io lo dico assieme a te, ti straquoto!!!
HostFat30 Ottobre 2007, 20:44 #29
E' molto probabile che i seriali messi prima del controllo siano stati considerati ormai validi, mentre quelli ancora da mettere dovete per forza trovarvi in thailandia
fadeslayer31 Ottobre 2007, 12:02 #30
Originariamente inviato da: Scarfatio
Però quando si tratta di comprare lo schifo dalla cina o da taiwan nessuno dice niente se viene rivenduto a prezzi europei?
Su questo mi incazzo a morire........vogliono il mercato globale? devono sottostare a leggi globali e non riescriverle a loro interesse e consumo. Chi non compra le memory card o le penne usb su ebay per risparmiare? lo stesso deve valere per tutto....ho la moneta forte, costa meno, pago meno, compro di più.
Tieni presente un altro discorso........se un gioco viene venduto i thailandia a 13 euro (parlo di cd key non di scatolo...perchè li poi ci sarebbe un discorso da fare vergognoso) quanto guadagna la valve? il 50%? allora quanto guadagna da noi che lo compriamo a 50euro? Sempre di cdkey si parla......quindi niente costi spedizione, materiale, stampa, etc....
Lo dico e me ne assumo le responsabilità.......LADRI!


Dipende da quanto viene a costare x copia a loro... chi ti dice che sui 20€ in thailandia Valve non ci rimetta X euro (ma che preferisca X piuttosto che 10*X lasciando il prezzo a 50€ e portando la pirateria in quel paese prossima al 100%)? Prima di sparare sentenze (cosa che in Italia siamo bravi a fare), sarebbe corretto avere dati alla mano a sostegno delle proprie considerazioni.

Secondo me è corretto che i prezzi dipendano dalle condizioni dei paesi in cui sono applicati, ed è corretto anche che sia non consentito l'acquisto ai non "residenti" in quel paese, quello che è da rivedere è il livello dei prezzi che vengono applicati, e qui ci sarebbe qualcosa da ridire (mi viene in mente subito WoW, col 1.000.000.000$ annui che Blizzard incassa, a fronte di spese che difficilmente superano i 200 milioni di $ all'anno (contando tutti gli stipendi dei loro 2000+ dipendenti)).

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