Valve assume psicologo sperimentale per migliorare i suoi giochi

Lo sviluppatore di Half-Life e di Left 4 Dead ha deciso di avvalersi del supporto di un esperto di psicologia migliorare per sfruttare al meglio il feedback fornito dai suoi giocatori.
di Rosario Grasso pubblicata il 06 Maggio 2013, alle 15:58 nel canale VideogamesIl fatto che lo sviluppatore di videogiochi con sede a Bellevue abbia assunto un professionista come Mike Ambinder dimostra quanto ci tenga a migliorare i suoi giochi e a sfruttare al meglio il feedback che riceve dai propri giocatori. Ambinder, infatti, non è assolutamente uno sviluppatore, bensì uno psicologo sperimentale.
L'assunzione sottende un nuovo modo di sviluppare i videogiochi, che possa beneficiare al meglio del feedback dei giocatori. Ambinder ha recentemente partecipato al NeuroGaming Conference e Expo, che si è svolto la scorsa settimana a San Francisco, evento in cui ha parlato di queste nuove modalità di sviluppo e dell'impiego di tecnologie moderne come il biofeedback, con cui Valve potrebbe essere in grado di apprendere come i giocatori stanno fisiologicamente reagendo a un gioco.
"Ci interessa molto la nozione di biofeedback e come possa essere applicata allo sviluppo di un videogioco", ha detto Ambinder. "Questo vale per entrambi i lati dell'equazione: sia per quanto riguarda l'utilizzo dei segnali fisiologici per interpretare uno stato emotivo mentre le persone stanno giocando. Ma la parte più interessante dell'equazione riguarda quello che si può fare quando si incorporano questi segnali fisiologici all'interno del gioco in sé".
Valve ha già portato avanti diversi esperimenti per studiare al meglio la reazione dei giocatori ai vari Team Fortress, Left 4 Dead e Counter-Strike. Ha approntato un meccanismo, ad esempio, che è in grado di rilevare il livello di sudorazione per monitorare il coinvolgimento. Sulla base di quei dati ha poi cercato di modificare Left 4 Dead in modo da rendere più divertente l'esperienza di gioco.
In un altro esperimento Valve ha imposto ai giocatori di uccidere 100 nemici in quattro minuti. Se in base alle rilevazioni, i giocatori si mostravano calmi, il gioco progrediva normalmente. Ma qualora i giocatori avessero palesato segnali di nervosismo o di ansietà, ecco che il gioco si sarebbe mosso più velocemente e i giocatori avrebbero avuto meno tempo per sparare ai nemici.
Sono stati fatti degli esperimenti anche sui movimenti degli occhi e sul loro tracciamento, visto che il movimento di questi è senz'altro più rapido rispetto al movimento delle mani. Per questo, Valve ha creato una versione di Portal 2 che si può controllare tramite gli occhi. Ambinder ha rivelato che il controllo oculare ha funzionato bene, anche se si è dovuto provvedere a un disaccoppiamento tra mira e punto di vista. "È ancora in fase sperimentale, ma ha funzionato bene, per cui siamo già entusiasti", ha ribadito.
Al di là del sudore e del tracciamento degli occhi, si possono misurare la frequenza cardiaca, l'espressione del viso, le onde cerebrali tramite elettroencefalogramma, la dilatazione della pupilla, la temperatura corporea, e altro. E questo teoricamente consentirebbe di rilevare lo stato d'animo del giocatore e le condizioni del suo organismo. Ad esempio, se è triste o felice, se è annoiato o stanco.
Una volta che gli sviluppatori entrano in possesso di questi dati, si possono ottenere degli elementi di gioco avanzati come una migliore profilazione dei giocatori o un matchmaking più efficace. Insomma, gli esperimenti di Valve per evolvere il gaming sembrano solo all'inizio...
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuesto però mi fa presagire che la SteamBox sia ancora in alto mare
Mi riferivo a quelli futuri.
E voglio Portal 3 e Half Life 3
"non vi preoccupate se vi viene il tunnel carpale, a fine test vi smontiamo il braccio e ve lo rimontiamo nuovo"
Nah, a fine test li buttano nella fornace.
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