Uso compulsivo dei videogiochi: problema sociale e non psicologico

L'uso compulsivo dei videogiochi affligge un numero sempre più alto di giovani. Secondo l'esperto Keith Bakker è un problema di tipo sociale e non psicologico.
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Novembre 2008, alle 11:58 nel canale Videogames
46 Commenti
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2)no scusa spiegami questa (nn mi pare tra l'altro di essere OT)come puoi nn decidere tu di avere 3 figli? nn si conoscono gli anticoncezionali (vedi pillola e/o preservativo)probabilmente.......io nn è che nn ne voglio sapere dico semplicemente che voler aver figli è una cosa poterli effettivamente avere è un'altra!!se il mio lavoro ad esempio mi portasse a stare via 10 mesi all'anno da casa nn lascerei da sola mia moglie a casa con un figlio o peggio ancora con 2 o 3........
edit: volevo far capire meglio la situazione ma non mi sembra il caso di scrivere i fatti degli altri.. tu resta della tua ide.. io ti dico che quello che ti ho spiegato prima è possibile.. che tu ci creda o no.. bye!
Ma che vadano a donne sti cervelloni.
Allora,per me :
1)bambino normale:amici hobbye pc o console sport cazzate con amici studio ecc ecc
2)Bambino non normale: pc console studio
3)Bambino con graci problemi: solo studio solo console o pc
guarda a me pare che l'articolo dica un'altra cosa. spiega che secondo questo esperto, solo una minima parte dei ragazzi di 2a e 3a classe che gli hanno portato hanno dei problemi seri psicologici (probabilmente nemmeno dovuti ai videogiochi aggiungo io), la maggior parte sono comunque ragazzi "normali" qualsiasi cosa significhi. ti assicuro che ci sono anche quelli che hanno hobby, amici studiano, ma sono dei deficienti oppure si suicidano appena una ragazza li tradisce... stiamo bene attenti a non banalizzare, un ragazzo sano non si riconosce solo perchè ha gli amici... a sto punto bisognerebbe vedere che amicci sono, e che tipo ri relazioni ha con loro. secondo me puoi sviluppare comportamenti compulsivi anche verso le persone che conosci. il problema è se ci sei o non ci sei, non tanto quello che fai...
mica per niente quelli che tiravano i sassi dal cavalcavia erano tanti begli amici... se stavano a casa con la playstation era meglio...
mica per niente quelli che tiravano i sassi dal cavalcavia erano tanti begli amici... se stavano a casa con la playstation era meglio...
Straquoto...
Se si arriva a un livello patologico è perchè di fondo c'è una predisposizione.
Per il resto, un ottimo mofdo per farsi publiccità cavalcando quest'onda, che nella stampa non specializzata è super feconda, tanto nessuno si eleva mai a difesa, se non, che ricordi, soletta in Melog di radio 24.
giocare ad un videogioco è una passione? io lo trovo di una tristezza unica , un videogioco dovrebbe essere un passatempo , neppure un hobby chi considera videogiocare una passione a veramente dei problemi.
e qui lolleggio!
giocati bioshock e poi vedi se non ti nasce la passione
cmq che palle sto argomento, è ritrito come non mai...
la cosa è semplicissima e deriva tutta da un'unica cosa...la mancanza di valori e senso critico nei giovani di oggi
a nessuno va più di chiedersi troppi "perche?" nella vita ormai...
PS: allora sono fierissimo di avere problemi
Considerando anche il giusto grado di immedesimazione.
Basta giocare ai vari resident evil e silent hill... quindi è scontato che provochino una certa assuefazione nelle persone, interessate magari anche da una trama da film, o dalla possibilità di fare le menate alla Rambo in fps tipo crysis o mgs. Ricordiamoci anche che ormai i games sono arrivati a livello di "film interattivi" e di conseguenza le prossime generazioni saranno ancora più "schiavizzate" da simili capolavori. Comunque parlo da gamer: se si alternano varie attività (sport,altri hobby) e si ha una vita sociale decente, i games sono ancora più soddisfacenti.
Ovviamente tutto ciò IMHO.
Vi sembra poco? Perchè mi pare che lo stesso discorso si possa fare (non sempre, ovvio), per le droghe e l'alcool. Sono semplici e facilmente fruibili vie di fuga da un mondo che non ci piace.
E che lo vogliate accettare o meno, il gioco di ruolo è la massima espressione di questa "volontà fuggiasca", dato che si può diventare qualcun altro in un altro mondo.
A volte, il "benessere", provoca più "vittime" che altro.
10 e lode
Complimenti al direttore del centro che secondo me ha centrato il problema della nuova generazione, tra videogiochi e facebook vari la gente sta perdendo di vista la bellezza di comunicare con gli altri uscendo di casa.Qualche anno fa ero anche io dipendente, poi ho abbandonato il pc per tutto quello che non era necessario e ora vivo decisamente meglio. Ho riscoperto valori che oggi vengono considerati "vecchi" ma che sono alla base della vita.
Passare 3-4 o piu' ore al giorno a giocare significa passare quasi due mesi di vita all'anno ISOLATI dalla realta'!
ora mi concedo qualche partitina all'anno, ma senza la smania di giocare che avevo prima.
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