Ubisoft reintegra parte delle chiavi di Far Cry 4 revocate

Ubisoft ha deciso di reintegrare le chiavi degli utenti che avevano già attivato il gioco e avevano iniziato a giocare nel momento in cui è scoppiato il caso G2A/Kinguin.
di Rosario Grasso pubblicata il 04 Febbraio 2015, alle 09:31 nel canale VideogamesUbisoftFar Cry
Ubisoft ha concesso ad alcuni degli utenti che avevano comprato la chiave di Far Cry 4 su G2A o Kinguin di tornare a giocare. Ha portato avanti le indagini sul caso delle chiavi comprate con carta di credito rubata e ha deciso di procedere per il momento a un parziale reintegro delle chiavi.
Coloro che possono tornare a giocare sono coloro che avevano già attivato la chiave nel momento in cui è scoppiato il caso e che avevano già iniziato a giocare. La notizia si apprende da GameInformer, che ha pubblicato un comunicato della stessa Ubisoft.
"Dopo ulteriori indagini sul caso delle chiavi che sono state acquistate in maniera fraudolenta sullo store Origin di EA, abbiamo deciso di ripristinare le chiavi di quei consumatori che avevano già attivato con successo la propria chiave e iniziato a giocare", si legge nel comunicato inviato da un rappresentante di Ubisoft a Game Informer. "Le altre chiavi ottenute in maniera fraudolenta e rivendute rimangono disattivate".
Il produttore francese aggiunge che continuerà nella sua politica che prevede la revoca delle chiavi di dubbia origine. "Stiamo lavorando con EA al fine di evitare che situazioni come questa capitino di nuovo e continueremo a disattivare le chiavi ottenute in maniera irregolare e rivendute. Consigliamo vivamente di acquistare i giochi solo dallo store di uPlay o dai rivenditori di fiducia".
Le chiavi incriminate erano state acquistate con metodi di pagamento illegali dai fornitori di G2A e Kinguin, i due servizi di terze parti che marginano sulla rivendita delle chiavi per il riscatto dei giochi sugli store ufficiali. Ubisoft ha rivendicato il diritto di bloccare questo business illegale, ma al tempo stesso si è palesata la necessità di tutelare i giocatori che avevano reglarmente acquistato i giochi.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe comunque hai in mano una scatola con la key e lo scontrino, il discorso cambia.... a meno che non è uno scontrino di 5 euro per un gioco da 50 euro di listino, nel qual caso devono venirti dei dubbi.
E'chiaro che uno shop online dove non siano ben specificati dati legali / vat e che permette di comprare chiavi attivate/abili via VPN è illegale!
Che poi Ubisoft abbia scelto la strada del "buon senso" ossia presumere la "buona fede" di chi aveva acquistato il gioco col pinguino come intermediario e lo aveva attivato prima della pubblicità della cosa è una scelta saggia, anche se a me piaceva più le avessero revocate tutte quelle di fatto rubate perché la gente si dovrebbe abituare a comprare dagli shop legali ( e modo di risparmiare c'è ) piuttosto che da questi shop di chiavi più che dubbi....
Credo il problema sussista solo per le digital download.
Loro riconoscono solo steam, UPlay e Origin come venditori legittimi di chiavi.
La scatolata la puoi prendere anche dal salumiere se mai te la vendesse.
Loro riconoscono solo steam, UPlay e Origin come venditori legittimi di chiavi.
La scatolata la puoi prendere anche dal salumiere se mai te la vendesse.
Non mi pare sia così, ci sono tutta una serie di shop molto seri che sono autorizzati, tipo il gruppo gamesplanet, GreenManGaming, GetGames, GamersGate, e tanti altri....
e a ragione giustamente!!!!!
Io sono d'accordo che i giochi costino troppo, ma ci sono modi del tutto legittimi di comperarli in DD da [U]shop seri e autorizzati [/U]risparmiando comunque parecchio, se è comunque troppo per chi vuole comprare la soluzione è semplice: SI STA SENZA IL GIOCO, o si aspetta che il prezzo cali....
Se una cosa costa troppo vi sentite autorizzati a rubarla????
A parte gli scherzi, condivido in pieno che se ti offrono a 5 euro la chiave per un gioco che su Origin ne costa 50 qualcosa non va, e che la dubbia provenienza della chiave è facilmente avvisabile. E siamo d'accordo sul fatto che non è una giustificazione dire "eh ma secondo me al prezzo che chiede Origin (o Steam, o Ucoso) è una rapina quindi lo pirato o lo compro da uno shop mai sentito prima che me lo lascia a 10 euro".
Io questo ragionamento l'ho applicato a FIFA 15 per esempio: il gioco secondo me (problemi con l'online, FUT pieno di exploit e via dicendo) non vale 60 euro? Benissimo, non lo compro finché non lo trovo a 30 (e infatti lo sto ancora aspettando
A questo punto però potrebbero essere anche i publisher a "venire incontro" all'utente (soprattutto a quello che compra online da non molto, che se vede un gioco a 50 euro su Origin e a 25 altrove magari pensa di fare l'affare... Perché sicuramente tra i bannati ci sono quelli che han fatto la furbata ma anche quelli che l'an fatto in buona fede) e a stilare una lista di rivenditori "autorizzati" (riservandosi poi il diritto, via EULA se è possibile, di bannare le chiavi non legittime) invece che partire subito a bannare chi gli pare a membro di segugio.
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