Ubisoft: la prossima sarà l'ultima generazione di console
Se la suggestione proviene da un protagonista interno all'industria e a questo livello di coinvolgimento ovviamente vale molto. Yves Guillemot, co-fondatore di Ubisoft, ha espresso il suo pensiero alla vigilia dell'E3
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Giugno 2018, alle 09:01 nel canale VideogamesUbisoft
Secondo il co-fondatore e CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, le console di gioco hanno ancora una generazione prima di andare definitivamente in pensione per essere sostituite dalla possibilità di trasmettere i giochi a una moltitudine di dispositivi non legati a una piattaforma specifica, tramite le recenti tecniche di cloud gaming.
"Penso che vedremo ancora una generazione, dopo di che ci saranno sempre meno piattaforme differenti", ha detto Guillemot a Variety. "Con il tempo, immagino che lo streaming diventerà sempre più accessibile e quindi i giocatori non avranno più bisogno di acquistare hardware molto potente".
"Lo streaming aiuterà l'industria dei giochi a crescere più velocemente", ha detto ancora il boss di Ubisoft. "Dobbiamo lavorare sull'accessibilità di questi giochi, per assicurarci che possano essere giocati su qualsiasi dispositivo. Il poter trasmettere i giochi sugli smartphone o le TV, senza per forza dover possedere una console, cambierà di molto l'industria".
Il gioco via cloud è già una realtà nel mondo dei videogiochi: molte aziende, infatti, mettono a disposizione il loro hardware in remoto, il quale è usufruibile dagli utenti grazie alle connessioni a internet sempre più performanti che si trovano nelle case. Se un numero maggiore di sviluppatori utilizzerà questa risorsa il cloud gaming sarà sempre più presente, fino a diventare irrinunciabile per i produttori di videogiochi.
"Molte aziende, come NVIDIA, stanno già lavorando sullo streaming", dice Guillemot. "Sono indizi che ci inducono a pensare che sia una tendenza che continuerà ad evolversi. La tecnologia migliorerà drasticamente, il che ci consentirà di avere esperienze molto fluide a partire dalle grandi città del mondo".
Se le dichiarazioni provengono da un produttore così tanto coinvolto nell'industria hanno sicuramente un peso specifico molto alto. Ubisoft lavora infatti a stretto contatto con i principali produttori di console, Microsoft, Sony e Nintendo. Sembrano lasciare trasparire una sorta di allentamento nel rapporto con queste aziende: per abbracciare, forse un approccio più focalizzato sul PC?
Guillemot ha citato nell'intervista NVIDIA, società con cui Ubisoft collabora ormai da molto tempo, integrando la suite GameWorks e altri servizi all'interno delle versioni PC dei propri giochi. Le sue dichiarazioni, inoltre, si incrociano con le prime indiscrezioni su PlayStation 5 e l'ammissione da parte dei dirigenti PlayStation che PS4 è ormai arrivata nella fase conclusiva del ciclo vitale.
La compagnia che ha fatto più progressi nella direzione di svincolarsi da un hardware specifico di riferimento è certamente Microsoft. Variety a tal proposito ha sentito anche Phil Spencer, executive vice president of gaming di Microsoft, ovvero principale responsabile di Xbox: "Per quanto riguarda la tua domanda sulle generazioni delle console, è proprio questo il motivo per cui mi concentro soprattutto sull'evoluzione dei giochi al di là delle generazioni. Mi piacerebbe continuare a portare avanti l'hardware in maniera trasversale rispetto alle generazioni".
Spencer fa notare come il numero di giocatori su scala globale sia ormai oltre i due miliardi: "La prossima ondata della rivoluzione digitale coinvolge sempre più giocatori e creatori in maniera traversale rispetto alla geografia e alle piattaforme". Giocare vuol dire "poter accedere ai propri giochi preferiti a prescindere dal dispositivo che si possiede".
64 Commenti
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Se è un gioco che richiede un server, dovrebbe essere data la possibilità di creare il server dedicato ed utilizzarlo, come si faceva un tempo. E se non fosse possibile subito, dovrebbe essere rilasciato il software alla chiusura dei server di gioco.
Piuttosto non mi è ben chiaro Guillemot chi voglia suggestionare e come...
Non so USA e paesi orientali, ma altri paesi europei hanno coperture paragonabili alla nostra
Credo ci sia spazio anche per una PS6 prima di questa svolta
Non so USA e paesi orientali, ma altri paesi europei hanno coperture paragonabili alla nostra
Credo ci sia spazio anche per una PS6 prima di questa svolta
negli USA stanno messi malissimi...specialmente dopo aver perso la netneutrality.
QUOTO totalmente
l'unica cosa che possiamo (e dobbiamo) fare è opporci in massa a queste vaccate, devono iniziare a capire che il mercato lo fanno gli acquirenti altrimenti non è un mercato libero
Questo non implica che non si potrà giocare in maniera classica, ma avremo sicuramente un passaggio sempre più numeroso allo streaming di videogiochi in stile netflix.
Alla fine decideranno i consumatori.
Se invece uno deve sorbirsi una catalogo dettato dall'alto dove un gioco si trova su un servizio, ma non su un'altro, in pieno stile diritti tv, allora e meglio che nemmeno cominciano con sti servizi.
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