Toyota usa Oculus Rift per educare a non usare lo smartphone mentre si guida

Toyota usa Oculus Rift per educare a non usare lo smartphone mentre si guida

Toyota ha presentato un nuovo tipo di applicazione basata sulla realtà virtuale volta a scoraggiare i più giovani a usare lo smartphone e a mandare messaggi mentre guidano.

di pubblicata il , alle 08:01 nel canale Videogames
Oculus Rift
 

Si chiama TeenDrive365 ed è una nuova applicazione appena presentata da Toyota al salone dell'automobile di Detroit. Si tratta di un'immersiva simulazione che sfrutta la realtà virtuale e che mira a esaltare le conseguenze della guida distratta, sempre più una costante presso i giovani di oggi che fanno un uso fin troppo insistito dello smartphone.

Una volta montato il caschetto di Oculus Rift, l'utente viene immerso completamente nella guida di un'auto Toyota. Lentamente si sovrappongono varie fonti di irritazione, come musica ad alto volume, lo squillo di un cellulare o un amico che vuole attirare l'attenzione del conducente sul messaggio che ha appena ricevuto. Il risultato di tutto questo è inevitabilmente l'incidente.

I simulatori di guida si diffondono sempre di più, perché riescono a educare i giovani patentati a prendere decisioni in frazioni di secondo. Con l'avvento della realtà virtuale, naturalmente, si è in grado di creare applicazioni di guida sempre più realistiche e, soprattutto, immersive.

Grazie a Oculus Rift, quindi, Toyota è in questo caso in grado di dire con precisione cosa può succedere se non si presta la sufficiente attenzione alla guida. L'immersione di cui è in grado la realtà virtuale, infatti, riesce a ridurre le distrazioni provenienti dall'esterno e a creare un senso di urgenza, spingendo l'utente a percepire l'importanza del momento e la paura.

Davide e Nino, avete capito? Provate subito quest'app!

I produttori di automobili, d'altronde, stanno sfruttando in maniera stratificata le ultime soluzioni di realtà virtuale. Spesso anche a scopo pubblicitario, come abbiamo visto in passato nel caso di Volvo.

10 Commenti
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karplus16 Gennaio 2015, 09:09 #1
gta in 3d
hrossi16 Gennaio 2015, 09:27 #2
Educare.



Hermes
calabar16 Gennaio 2015, 09:44 #3
Io renderei questo tipo di simulazioni un obbligo.

Fin troppo spesso vedo (e salgo in macchina con) persone che non si rendono conto del pericolo che corrono e fanno correre guidando in un certo modo.
Non se ne rendono conto fino a quando non succede qualcosa, ma allora la frittata è fatta.

Con un simulatore del genere puoi mostrare la guidatore come quella che lui ritiene una distanza sicura in realtà non lo sia, come accelerare in curva cieca possa essere deleterio, come fare certi tipi di manovre sia decisamente un azzardo, ecc... : li metti alla guida, loro si comportano come fanno di solito e si vede cosa riescono a fare in una situazione critica inattesa.
In questo modo si potrebbe riuscire a far capire i pericoli di certi comportamenti senza che per questo debba avvenire un vero incidente.
hrossi16 Gennaio 2015, 09:54 #4
Ma piuttosto un corso di guida sicura obbligatorio durante la scuola guida?
Altro che caschetti.

Hermes
calabar16 Gennaio 2015, 10:16 #5
Originariamente inviato da: hrossi
Ma piuttosto un corso di guida sicura obbligatorio durante la scuola guida?
Altro che caschetti.

Premesso che la simulazione che si vede nel video ha a mio parere molto da migliorare, stiamo parlando di due cose molto differenti su diversi aspetti:
- Costi: i corsi di guida sicura sono molto più costosi, e quindi difficilmente applicabile ai grandi numeri.
- Scopi: il corso di guida sicura ti insegna a gestire le situazioni critiche, mentre queste simulazioni ti insegnano ad evitare le situazioni critiche, servono a generare maggiore consapevolezza nel guidatore.

É semplicemente una questione di percezione del pericolo, il guidatore medio crede di poter gestire ogni situazione ma la realtà è molto differente. Questi simulatori possono fartene rendere conto senza che per questo debba avvenire un incidente reale.
Evitare comportamenti a rischio è il primo e più grande passo per evitare incidenti.
hrossi16 Gennaio 2015, 10:39 #6
E per capire che non si debba whatsappare, smanettare con l'autoradio, guardarsi in giro, leggere il giornale o altro serve un caschetto da VR? Povera umanità.

Hermes
Cfranco16 Gennaio 2015, 11:15 #7
Originariamente inviato da: hrossi
E per capire che non si debba whatsappare, smanettare con l'autoradio, guardarsi in giro, leggere il giornale o altro serve un caschetto da VR? Povera umanità.

Hermes

Dopo aver visto uno in autostrada che guidava leggendo la gazzetta non mi meraviglia più niente
hrossi16 Gennaio 2015, 12:47 #8
Originariamente inviato da: Cfranco
Dopo aver visto uno in autostrada che guidava leggendo la gazzetta non mi meraviglia più niente


Neanche io mi meraviglio, ogni tanto ne vedo ancora qualcuno qui in città affezionato alla carta che ravana sopra al volante, ma per lo più noto che sono tutti con smartphone/tablet in mano a socializzare mentre in background come seconda attività si occupano della guida.

Hermes
calabar16 Gennaio 2015, 19:47 #9
Originariamente inviato da: hrossi
E per capire che non si debba ... serve un caschetto da VR?

Io sopra ho parlato anche di tante altre cose, e gli occhiali di realtà virtuale possono in tutti questi casi fornire l'impatto di sensazioni necessario a far riflettere davvero il guidatore.

Povera umanità? L'umanità è proprio questo, da sempre: l'uomo ha molto spesso bisogno di provare le cose sulla propria pelle per imparare davvero.
Avenger9017 Gennaio 2015, 01:25 #10
Ragazzi, non c'era bisogno di grandi nomi come toyota o oculus rift.
Giocate a un qualunque simulatore di guida, la mia preferenza va a Euro Track Simulator 2 (ma anche simili), distraetevi un paio di secondi con il cell e divertitevi.

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