Torino: urla e bestemmie nella notte mentre gioca alla PlayStation, la vicina prova ad accoltellarlo
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A Torino una signora di 60 anni ha tentato di accoltellare il figlio della sua vicina di casa perché urlava e bestemmiava durante la notte mentre giocava con la PlayStation. Non ci cono feriti gravi fortunatamente, ma la vicenda proseguirà in tribunale.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 20 Dicembre 2024, alle 14:51 nel canale Videogames
63 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa niente, laggente proprio non ci arriva a capire che se vivi in un contesto condominiale di sicuro subirà forme di disturbo, e che il solo rumore dei vicini non dovrebbe neanche essere considerato tale a dirla tutta.
Ora arriveranno le solite obiezioni: "eh ma quando mi sono trasferito in questa casa era tutto trnaquillo e pacifico, poi è arrivato il nuovo vicino..." No bruh, non funziona così, nel condiminio c'è casino di ogni genere, magari per un certo periodo in un certo punto non si sente niente, ma è un'eccezione alla regola.
Se non ti sta bene vai in campagna.
Non è che tutti abbiano i soldi e le possibilità di comprarsi una casa singola eh
Se ci sono dei regolamenti e delle leggi sul disturbo della quiete è il minimo che mi aspetto che siano rispettati
Che poi può capitare che il bimbo si metta a piangere o che ti caschi qualcosa per terra, ma se il rumore è continuo e reiterato purtroppo la legge ti tutela molto poco, da qui a passare a rigare macchine, tagliare gomme, e altre cosette simpatiche che si fanno spesso tra vicini è un attimo
E devo dire che pure questi comportamenti sono pochissimo perseguiti dalla legge
Se ci sono dei regolamenti e delle leggi sul disturbo della quiete è il minimo che mi aspetto che siano rispettati
Che poi può capitare che il bimbo si metta a piangere o che ti caschi qualcosa per terra, ma se il rumore è continuo e reiterato purtroppo la legge ti tutela molto poco, da qui a passare a rigare macchine, tagliare gomme, e altre cosette simpatiche che si fanno spesso tra vicini è un attimo
E devo dire che pure questi comportamenti sono pochissimo perseguiti dalla legge
Vedi perché penso che alla fine le persone si meritano?
Per anni son stato, mio malgrado, in condominio e ho avuto vicini carinissimi come casinisti. Una volta son stato anche con, come vicini di casa, degli studenti universitari e vi lascio immaginare... ma mai, nemmeno per sbaglio, mi sarebbe venuto in mente di tagliare le gomme o rigare una macchina.
Se proprio non riuscivo a sopportare (caso più unico che raro perché 9 su 10 ero per il vivi e lascia vivere) semplicemente glielo facevo presente cosa che a volte è servita e altre volte mi sono abituato e fine.
Essere incivili non è MAI giustificato. MAI.
Lana di vetro?
Forse roccia minerale
Poliuretano nell'intercapedine, aumento rischio muffe.
Controsoffittatura?
Su case vecchie/antiche forse, nelle più recenti ( dove l'isolamento acustico è in genere peggiore) probabilmente vai sotto l'altezza minima per l'abitabilità.
Per il resto coibentazione ove possibile possibilmente con leca ( argilla espansa) con sistema di ventilazione per pareti esterne e tetto aumenta il confort in modo considerevole.
Ma a parte tutto lo stress da assenza da sonno è un fattore che se dimostrata in mano ad un medio avvocato diventa fattore chiave per la non punibilità della signora e possibile rivalsa per risarcimento da danni e/o violenza privata.
Infatti. Può essere benissimo che sto tizio stesse giocando a Zelda su Switch.
Era disperata perché non riusciva a dormire, il giudice al massimo mette al gabbio il bimbominchia 30enne
Stai trollando o stai completamente vaneggiando? Secondo te con una accusa di tentato omicidio e lesioni dove probabilmente ci saranno le aggravanti di premeditazione e volontarietà secondo te condannano lui per schiamazzi e stringono la mano a lei?
Qualcuno che vi legge ci potrebbe credere veramente, non ci scherziamo su queste cose.
Improbabile, ammesso di dimostrare una cosa del genere c'è comunque il problema della proporzionalità. In questo caso lo stato d'ira non è determinato da una situazione che l'ha messa in pericolo di vita ad esempio sto attraversando e uno frena all'ultimo rischiando di investirmi ma da un fatto che non poteva in alcun modo costituire un rischio per la vita quindi è molto difficile far passare la linea delle attenuanti. La tua ipotesi sarebbe stata credibile se invece di un coltello gli avesse dato un pugno, uno schiaffo o comunque una aggressione che non fosse esplicitamente un tentativo di uccidere.
Poi certo bisognerà capire alcuni aspetti ad esempio il coltello l'ha preso al volo in casa di questo o se l'è portato da casa? Perché nel primo caso puoi dire che non c'era premeditazione mentre nel secondo è certa la volontarietà e la premeditazione.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".