Terraria non arriverà su Stadia: guerra a Google per un ban su YouTube

Re-Logic, sviluppatore dell'acclamato Terraria, si scontra con Google in seguito a un inspiegabile ban subito su YouTube. Il game designer Andrew Spinks si sfoga su Twitter e annuncia la cancellazione della versione Stadia del suo sandbox.
di Pasquale Fusco pubblicata il 09 Febbraio 2021, alle 09:21 nel canale VideogamesYouTubeGoogle
Lanciato nel 2011, Terraria è considerato uno dei sandbox più popolari di sempre. La produzione indipendente di Re-Logic è stata accolta da due diverse generazioni di piattaforme, da PlayStation 3 e Xbox 360 alla più recente Nintendo Switch, fino ad arrivare all'invidiabile traguardo delle 30 milioni di copie vendute (aprile 2020).
Google Stadia sarebbe dovuta essere la prossima casa di Terraria, ma l'autore del gioco ha annunciato un improvviso cambio di piani.
Terraria dice no a Stadia: lo sviluppatore incolpa Google
Qualche settimana fa, il gruppo di Re-Logic aveva riscontrato un problema con Gmail e, dunque, con il proprio account YouTube. A quanto pare, lo sviluppatore aveva ricevuto una mail in cui veniva segnalata la violazione delle norme della piattaforma, il che ha spinto Google a disabilitarne il profilo. Re-Logic ha dunque provato a rivolgersi alla pagina di supporto del colosso di Mountain View, senza tuttavia ottenere la soluzione sperata.
I will not be involved with a corporation that values their customers and partners so little. Doing business with you is a liability.
— Andrew Spinks (@Demilogic) February 8, 2021
Ulteriori aggiornamenti sulla faccenda sono stati condivisi da Andrew Spinks, game designer e co-fondatore del team indipendente. Spinks è il responsabile del suddetto account, intrappolato in un limbo di oltre tre settimane: come ha raccontato su Twitter, Spinks ha perso l'accesso a migliaia di dollari di applicazioni acquistate su Google Play Store e a tutti i dati immagazzinati su Drive, così come non può più usufruire del suo indirizzo Gmail.
In preda allo sconforto, Andrew Spinks ha preso un'importante decisione a nome dell'intero team di Re-Logic: "Terraria per Google Stadia è cancellato". Rivolgendosi a Google, Spinks ha aggiunto: "D'ora in avanti, la mia compagnia non supporterà più nessuna delle vostre piattaforme. [...] Non voglio avere a che fare con una società che valorizza così poco i suoi clienti e partner".
Seguiremo con attenzione questa delicata vicenda, nella speranza che gli sviluppatori di Terraria e Google riescano a trovare un nuovo accordo.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDipende da Azione Reazione, se quell'account mi faceva un rientro di 100$ Giorno e i guadagni di una piattaforma ormai morta come Stadia sono di 5€ Giorno ....
Permetti che li FANCULIZZO ALLA GRANDE siano essi Ginolippo che Google...
...google ultimamente non ne azzecca una, stanno per chiudere anche i servizi di domotica per casa che spero vengano ripresi da Nest e non chiusi....
....la notizia sfiga vuole è uscita due mesi dopo che mi son preso il termostato superfigo con il doppiosconto, vuoi vedere che mi chiudono i server.
Anche se l account personale e quello business sono differenti, è quasi sicuro che il ban di uno provochi il ban del secondo (conosco personalmente 2 colleghi che hanno avuto questo problema). Andare ad investire risorse su una cosa che potrebbe esser bandita non ha economicamente senso.
Un comportamento del genere dovrebbe essere illegale per chi vuole offrire servizi al pubblico.
Permetti che li FANCULIZZO ALLA GRANDE siano essi Ginolippo che Google...
...google ultimamente non ne azzecca una, stanno per chiudere anche i servizi di domotica per casa che spero vengano ripresi da Nest e non chiusi....
....la notizia sfiga vuole è uscita due mesi dopo che mi son preso il termostato superfigo con il doppiosconto, vuoi vedere che mi chiudono i server.
in che senso ? chiudono google home ?
Azz mi dispiace da morire! Ma non hai mai capito cosa ti sia successo?
Non sono d'accordo al 100%. Credo che siano le modalità ad essere errate: per prima cosa, almeno in EU i dati sono miei, per cui secondo la mia comprensione anche se stanno sulla loro piattaforma non mi possono impedire di accedervi. Mi sorprende che nessuno gli abbia ancora fatto causa a riguardo. Poi ci sarebbe bisogno di un qualche intervento umano, se guardi tutta la discussione si vede che è tutto gestito da bot stupidissimi. Insomma, regole di base per la protezione dell'utente finale.
No. È stata una bella botta morale che sto ancora digerendo.
Non deve esser facile perdere ore di lavoro senza saper cosa si è fatto, che è la roba peggiore.
Se si applicassero allo stesso modo contro la prevenzione di Phishing, scam etc.. sarebbe il minimo.
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