Super Mario Bros., una copia da 114mila dollari: è il gioco più costoso mai venduto

Una rarissima copia di Super Mario Bros. è stata battuta all'asta per la modica cifra di 114.000 dollari: è la più alta in assoluto. La copia del gioco rilasciato su NES (1985) presenta alcune peculiarità che ne aumentano il valore, ma sono le sue perfette condizioni a impressionarci
di Pasquale Fusco pubblicata il 14 Luglio 2020, alle 15:21 nel canale VideogamesNintendoSuper Mario
64 Commenti
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Alla fine del primo semestre del 2018 la distribuzione della ricchezza nazionale netta (il cui ammontare complessivo si è attestato, in valori nominali, a 8.760 miliardi di euro, registrando un aumento di 521 miliardi in 12 mesi) vede il 20% più ricco degli italiani detenere il 72% della ricchezza nazionale
Quindi il 20% della popolazione italiana detiene una ricchezza stimata in 6.300 miliardi circa. E questo solo in Italia.
Per cui margine di redistribuzione c'è.
Ehm... hai fatto male i calcoli...
il 20% più ricco d'Italia detiene il 72% di 8.760 miliardi = 6.300 miliardi.
l'80% degli italiani detengono 2.460 miliardi
Quindi hai molto più guadagno a "colpire" quel 20% di persone che il restante 80%...
il 20% più ricco d'Italia detiene il 72% di 8.760 miliardi = 6.300 miliardi.
l'80% degli italiani detengono 2.460 miliardi
Quindi hai molto più guadagno a "colpire" quel 20% di persone che il restante 80%...
io non voglio colpire nessuno, dico solo che esiste margine di redistribuzione senza rendere tutti poveri o tutti "livellati verso il basso". Questi numeri valgono solo per l'Italia, e non comprendono ad esempio il Vaticano e San Marino.
Moltiplicalo per tutto il mondo
Se aumenti la ricchezza di tutti, non cambia assolutamente nulla...
Se aumenti la mia ricchezza dell'1% e lo stesso fai a Bezos... la proporzione rimarrà sempre la medesima...
Essere ricchi non è un problema finchè quel denaro viene effettivamente speso (o investito) in attività che muovono l'economia reale.
Se invece ci si limita a fare tipo Paperon de Paperoni e accumulare in una mega cassaforte sono solo pezzi di carta colorati.
Certo, ma se togli a quel 20% una parte di quei 6.300 miliardi... sicuramente fai meno danno che se ne togli una parte al restante 80% che invece detiene 1/3 della ricchezza nazionale...
Se a me togli 100 euro al mese fai un danno X5, se lo fai a Berlusconi forse neanche se ne accorge
Fossi ricco ho già il mio piano pronto da anni: casa di 700 metri quadri con piscina sul cucuzzo di una montagna a 2000 metri di quota, osservatorio astronomico annesso, connessione in fibra da 10GBits, sala cinema e piattaforma con l'elicottero per scendere in città quando devo fare compere.
Per assurdo fossi ricco farei quasi l'opposto. Esagerando ma nemmeno troppo girerei con un Panda 30 del 1980, un solo vestito, ciabatte, una baracca ben protetta in cima al monte, un orto, investirei tantissimo nella continua formazione personale di qualsiasi tipo, culturale, artistica, etc.. e semmai "all' occorrenza" spenderei anche cifre altissime per la cura della mia salute e farei tanta beneficienza laddove riterrei piu' giusto. Sul lato hobby concordo su una sala cinema, non sulla fibra anzi tornerei al 56K.
Quando c'e' di solito il dibattito che "i soldi non creano/creano felicità" non e' tanto il concetto ad essere sbagliato che si sia d'accordo o no, semmai c'e' un "virus" di fondo in quel concetto ed e' la parola felicità. Subdola invenzione moderna mai esistita e che filosofi due millenni fa avevano gia' spiegato per cui bisognerebbe stare egualmente distanti da quella che comunemente non si sa nemmeno come definire "felicità" cosi' come dal suo esatto opposto. La serenità e' l'unica cosa cui l'uomo puo' aspirare ed ecco forse la ricchezza materiale, soddisfatti i bisogni alimentari personali, puo' creare certe fondamenta per far si che poi esse le si riempano con la propria cultura, esperienze e visione della vita. Ma le fondamenta in se non servono a nulla senza le pareti, un tetto, porte e servizi essenziali, tantomeno come riparo. La ricchezza materiale che sia minima o massima getta il cemento delle fondamenta. Tutto il resto lo si deve curare come un orto, senza la cui cura quotidiana diventerebbe una giungla di erbaccie e bestie selvatiche di ogni tipo. Almeno in quella che e' la società moderna.
E come gia' pensato altrove, a dimostrazione di questo pensiero ci sono stati in passato tanti personaggi ultraricchi che avevano qualsiasi possibilita' umana di cambiare mille volte la propria vita e invece per motivi conosciuti o meno sono finiti a "terminarsi" da soli pur avendo avuto la possitiblita' di fermare la propria "sceneggiatura" scritta spesso da altri per come si pensava si sarebbe dovuto vivere, e ricominciare una vita con le loro possiblita' anche in cima in un monte davvero per assurdo.
Ma non mi stupisco perche' anche ai livelli piu' bassi ci sono cose assurde simili in proporzione.
Tra l'altro non c'e' nemmeno la garanzia che molti di questi oggetti possano durare all'inifinito. Ci sono componenti per cui condensatori ad esempio hanno durata limitata e alla eventuale prima accensione potrebbe andare in corto tutto o saltarne qualcuno..
https://m.youtube.com/watch?v=0CC5JD8wV2A
L'aumento della ricchezza, senza una ridistribuzione della stessa non cambia la situazione, a meno che io non abbia interpretato male ciò che tu chiami aumento di ricchezza.
A mio avviso il ragionamento dovrebbe partire da un'analisi della situazione attuale: è accettabile che ci sia chi muore di fame e chi può permettersi di buttare centinaia di migliaia di dollari per spese "superflue"?
Per me non è accettabile, a maggior ragione per il fatto che questa differenza di condizione è determinata, per la componente maggiore, dal luogo in cui nasci, non da colpe o meriti specifici (e non sto negando il merito di chi ha giustamente riscosso un successo imprenditoriale).
Sulla base di questo poi, posso immaginare che esistano svariati modelli socio-economici alternativi al capitalismo/consumismo da cui attingere.
Mi rendo conto che modificare un modello economico così fortemente radicato in noi, sia pesante, ma non trovo sostenibile l'alternativa di dire "chissenefrega, fatti loro". Anche perchè lo abbiamo visto, possiamo fare molto presto a diventare a nostra volta "loro"...
E questa cosa conviene in prima battuta ai ricchi.
La sorella di un amico è stata uccisa anni fa in una rapina finita male in Kenya. Faceva le vacanze in un resort di fianco ad una delle più grandi baraccopoli del mondo, dove la gente è disperata perché non ha da mangiare.
Se ci fosse più redistribuzione queste cose accadrebbe meno spesso.
E come gia' pensato altrove, a dimostrazione di questo pensiero ci sono stati in passato tanti personaggi ultraricchi che avevano qualsiasi possibilita' umana di cambiare mille volte la propria vita e invece per motivi conosciuti o meno sono finiti a "terminarsi" da soli pur avendo avuto la possitiblita' di fermare la propria "sceneggiatura" scritta spesso da altri per come si pensava si sarebbe dovuto vivere, e ricominciare una vita con le loro possiblita' anche in cima in un monte davvero per assurdo.
No ho idea di cosa pensavano gli antichi sulla felicità, per quanto mi riguarda ho realizzato da anni di essere permanentemente infelice. La serenità? Al massimo posso vivere periodi meno oppressivi, attaccandomi alle cose che mi interessano.
I soldi per me non fanno la felicità. Possono aiutare? Non saprei, il più delle volte credo diano solo l'illusione della felicità. Se ne hai abbastanza ti permettono di non pensare a sopravvivere ma a vivere. Se ne hai troppi nel 99% dei casi ti fanno vivere con l'illusione di essere felice, ma in realtà ti fanno perdere il senso di te stesso, e quindi non ti fanno capire cosa davvero vorresti.
Non sapevo come passare il tempo in questi minuti
Senza avere le conoscenze artistiche per farmi una opinione sul valore di quelle opere multiple.. tra l'altro con quel pugno alla mensola poteva venire giu' tutto rovinandone parte e forse diminuendo il numero di multipli anche il valore per ipotesi logica?
In generale (e nella pittura poi...) sono rimasto senza parole pur capendo che nel mondo dell'arte pittorica e similari sia forse un po' diverso da quello elettronico per cui lo stesso artista pur facendo due opere identiche, tali non lo saranno mai e quindi i multipli sono sempre unici?
Comunque non conoscevo questa trasmissione.. qualcuno nei commenti ha riassunto bene dicendo "...starei ore ad ascoltarlo senza comprare però. (cit.)".
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