Studio: i videogiochi violenti aumentano la tolleranza al dolore

I videogiochi violenti in cui bisogna sparare sui nemici possono essere effettivamente un bene per le persone, visto che, secondo uno studio, aumentano la soglia del dolore.
di Rosario Grasso pubblicata il 11 Settembre 2012, alle 12:30 nel canale Videogames
42 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info40 persone, hanno giocato a un gioco di golf per 10 min e ad uno sparatutto "violento" (quelli non violenti sarebbero? Quelli dove lanci bacetti e orsetti gommosi agli alieni?) per altri 10 facendo prove immergendo le mani nell'acqua ghiacciata.
Nel caso del golf, niente di fatto. Nell'altro caso, aumento della tolleranza al dolore (ed altri parametri) con [U]una media del 65%[/U], in tutti e 40.
Questi tizi sono gli stessi che hanno condotto lo studio sull'incremento della tolleranza al dolore quando si bestemmia, si insulta o si dicono parolacce rispetto a quado si dicono frasi "composte".
Il risultato è lo stesso, chi "offende" sopporta meglio il dolore.
La cosa interessante è che questo dimostra un'origine non prettamente linguistica degli insulti ed una interazione tra la risposta emotiva e quella fisica (se offendo, semanticamente commetto un atto aggressivo e si scatena la risposta, se urlo "supercalifragilistichespiralidosi" invece no, perchè non ha nessun senso, quindi non succede nulla).
Entrambi gli studi mostrano che l'effetto "analgesico" è dovuto all'attivazione della risposta "combatti o fuggi".
Ovvero quell'insieme di risposte dovute prevalentemente all'azione di cortisolo ed adrenalina.
C'è anche però la componente "distrazione", che sebbene è una cosa "banale" non lo è da un punto di vista statistico (da sempre quando ci fa male qualcosa ci dicono "non ci pensare che è peggio"
E' stato ipotizzato che la nascita dell'offesa sia nata proprio come metodo dell'uomo primitivo per far aumentare l'aggressività, visto che è questa (insieme alla paura) che a sua volta innesca il "combatti o fuggi". Un modo per "incazzarsi a comando" insomma.
Il Videogioco violento invece può essere un "nuovo modo" per incazzarsi a comando dell'uomo moderno
Questo NON C'ENTRA ASSOLUTAMENTE NIENTE con il suicidio del ragazzo...son solo i giornalisti che sciacallano su qualsiasi dannata cosa.
Il possibile campo di applicazione è appunto "creare" un' esperienza virtuale ad hoc volta a massimizzare questi effetti, in modo che ci distragga e faccia aumentare l'aggressività per tollerare meglio il dolore e ridurre quindi l'uso di analgesici (Travaglio? Malati Terminali? Post operatorio?).
Chiamateli fessi questi ricercatori... hanno dimostrato che c'è una marcata correlazione a livello statistico (certo, sembrano pochi 40 soggetti per un test, ma se hanno randomizzato bene e l'incremento c'è in tutti i casi, ha raggiunto la significatività statistica, quindi va bene, sarebbe più importante sapere se è uno studio multi genere, sia uomini che donne, perchè i due sessi potrebbero, ma non è detto, avere reazioni differenti).
comprensibile che al di fuori si possa pensarla così
cmq, Yakkuz ... ottimo intervento
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