Studio: i giocatori trascorrono più tempo a guardare video legati ai videogiochi che a giocare
Un recente studio di Midia Research ha rivelato che i giocatori trascorrono più tempo a guardare video legati ai videogiochi che a giocare. Un dato che spinge i publisher a ripensare il ruolo del video, con opportunità per nuovi modelli di guadagno e coinvolgimento
di Rosario Grasso pubblicata il 05 Dicembre 2024, alle 15:01 nel canale Videogames
39 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche Sasha Gray si è riscoperta gamer dopo essere andata in "pensione" e ha il suo bel canale twitch con cui intrattiene le persone,
ed ha anche un nutrito seguito, non so però se i suoi spettatori sono attirati dalle sue abilità come videogiocatrice o da altro... è irriconoscibile, anche se è sempre molto ma non mette neanche in mostra il davanzale come fanno altre gamer più o meno dilettanti che vendono il proprio corpo pur di fare qualche view in più...
che cafone! grazie... correggo iul DB celebrale
io guardo piu che altro i vari sparatutto multiplayer o qualche roguelike
si giocava e si guardavano le demo degli altri e delle partite importanti tra clan rivali e forti. poi è arrivato YT ed ha esteso il metodo anche al singleplayers con i walkthrough, poi è arrivato lo streaming usato per allargare la base dei potenziali clienti o per reclutare compagni di clan.
non mi stupisce che tutto l'insieme faccia una notevole quantità di tempo non giocato.
Intendiamoci: secondo me un vero appassionato, quale che sia il tema, quella passione la pratica, non si limita a "guardare gli altri"; fermo restando che quello che decidiamo di fare rimane del tutto lecito.
Ma prendi ad esempio i tanti "appassionati di calcio" nel nostro paese (prendo il calcio ad esempio dato che da noi è di fatto lo sport nazionale, ma vale per qualunque altro): quanti di questi fanno anche solo ogni tanto una partita tra amici, o magari dedicano 1 oretta ogni tanto anche solo a palleggiare con la palla? Non serve chissà che cosa per giocare a pallone, ma dubito che questi appassionati si schiodino dalla poltrona.
Che cambia concettualmente rispetto ai videogiochi? Nulla.
Perchè come tu non trovi il senso a guardare uno che gioca, ci sono tanti (e ne ho conosciuti parecchi) che non ne trovano a guardare una partita di calcio alla TV ma preferiscono prenotare il campo con gli amici per giocare. Chi guarda lo fa perchè trova piacere in quel che vede, fosse anche solo per l'emozione che gli suscita o perchè rimane ammirato da particolari capacità tecniche. È una questione puramente soggettiva.
D'altro canto come dici tu è anche una questione "formativa": tu ti sei abituato a crescere in un mondo dove certe cose non esistevano. Ma allo stesso modo i ragazzi di oggi crescono in un mondo dove invece sei inondato di contenuti video sui videogiochi, si tratta nella maggior parte dei casi di abitutidni che si radicano da piccoli e rimangono con noi.
Ma se si guarda all'atto pratico della cosa e scevra da contesti emotivi, non esiste alcuna differenza. Non è neanche questione di attività fisica in quanto tale: perchè ci sono sport che non richiedono chissà quale prestanza fisica (prendi ad esempio tutte le competizioni in cui si spara, al tizio che lancia la sfera nel curling, alle competizioni di biliardo. Saranno di nicchia, ma sono pur sempre degli sport, così come il bridge che è un gioco di carte), e al contempo fare determinate evoluzioni nei videogiochi richiede una certa capacità manuale, coordinazione e prontezza di riflessi.
Era più lo stare a guardare gli altri che giocare... poi "facevi rete"
cambiano i tempi e le modalità ma non le esigenze
IMHO
Non è un esempio calzante, i ragazzi all'epoca non andavano in sala giochi per guardare gli altri. Ci andavano perchè volevano giocare, e al massimo per occupare dei minuti di tempo in cui non avevano nulla da fare (oggi quando hai qualche minuto di vuoto nella giornata tendenzialmente tiri fuori lo smartphone).
Oggi i ragazzi guardano certi video e dirette volutamente, vogliono osservare come giocano gli altri, non è una sorta di "mezzo d'attesa" per fare quello che interessa veramente.
Più che accumunare videogiochi e sport (che poi dipende, lo sport più visto al mondo non è uno sport, è un gioco), lo farei con le carte e i bar... Quando non esistevano ancora i transistor la gente passava le giornata a guardare altri giocare a carte.
Ma lo faceva perché passava il tempo al bar e non c'era altro da fare.
Ora lo passano davanti ai telefonini e guardano altri giocare.
Non metto in dubbio che ci sia chi guardi video di incontri già disputati, dal risultato noto, per intrattenimento, passione, imparare, etc. ... Ma la stragrande maggioranza del pubblico, non lo fa.
Immagino che, a meno che non sia coinvolto in una competizione, il videogiocatore in streaming, quando sconfitto, possa iniziare da capo un secondo dopo.
Dipende, spesso quando ero (molto) più piccolo, su alcuni giochi tipo "da bambino giapponese", passavamo i pomeriggi a casa di amici, ed era indifferente chi provava a passare la parte del momento che ci bloccava di un videogioco.
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