Stop Killing Games: ecco perché milioni di gamer stanno firmando questa petizione

Stop Killing Games, movimento nato per impedire ai publisher di rendere inaccessibili i giochi acquistati dagli utenti, ha superato il milione di firme in Europa e le 100.000 nel Regno Unito, avvicinandosi a un possibile dibattito politico
di Andrea Bai pubblicata il 04 Luglio 2025, alle 09:21 nel canale Videogames
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer una questione in un certo senso di legge di domanda e offerta. Il digitale ogni anno erode quote di mercato al fisico (nel mondo console, per i pc credo sia praticamente sparito), si deduce che i giocatori (consumatori) non si stiano rifiutando di acquistare sempre meno fisico e sempre più digitale. Tutto bene, basta che poi non si lamentino del fatto che la lincenza durerà fino a quando ci sarà un server attivo e non fino a quando il tuo supporto fisico non si sarà danneggiato per vecchiaia.
Quindi se revochi la possibilità di utilizzarlo, allora restituisci i soldi.
Si che ce l'hanno.
Leggi i termini del regolamento EULA
Tuttavia può essere irrilevante, quando questa vicenda si chiuderà con il solito nulla di fatto continueranno a perpetrare le politiche che vogliono e ci sarebbe poco da lamentarsi, quando un gioco diventa stravecchio e l'hai finito che senso ha continuare a giocarci ?
Comprati il capitolo nuovo.
Il caso di Microsoft non è proprio corretto.
Windows e Office sono sempre stati venduti con licenza Retail (di una volta), che prevedeva la trasferibilità, aggiornabilità e rivendibilità, e OEM a basso prezzo che era legata alla vita dell'hardware associato, non trasferibile e aggiornabile, ma rivendibile con l'hardware associato.
L'EU qua è entrata a gamba tesa, perché di fatto impone rivendibilità a software venduti a prezzi inferiori con evidenti limiti, che di fatto vuol dire tornare ai prezzi di una volta, mascherandoli ora in abbonamenti, quindi spendendo di più.
Anche i stessi giochi avevano una licenza di tipo Retail classica, poi son calati di prezzo passando una licenza che non prevedeva rivendibilità (mai controllata di fatto), quindi di fatto legata alla persona, poi confluita in account.
Ma poi si è passato il confine della decenza: passi che possano disattivare l'online (che ha un costo mantenerlo), ma che dicano "Da oggi non giochi più, nemmeno offline, nemmeno se l'online lo fai tu" proprio no. Oggi mi dici che ho comprato non un gioco, non una licenza, ma un servizio, quindi un noleggio, ma ieri, quando me l'hai venduto, mi dicevi compralo, e mi hai fatto credere che era mio per sempre.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".