Steam, stop al supporto per Windows XP e Windows Vista da gennaio 2019

Valve annuncia la fine del supporto per Windows XP e Windows Vista: non sarà più possibile utilizzare Steam dopo il 1 gennaio 2019 su tali versioni di Windows. Alla base della scelta ragioni (anche) tecniche
di Riccardo Robecchi pubblicata il 18 Giugno 2018, alle 10:41 nel canale VideogamesValveSteam
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoinvece gli costa molto mantenere un client vecchio
Ma vista è molto molto meno diffuso di 7, è questo il punto
Per chi vuole limitarsi ai giochi di 20 anni fa c'é sempre GOG.
Perché se hai comprato un game (anche fisico), con scritto che richiede Windows XP o da XP in su è un tuo diritto giocarlo finché campi.
Se no viva la pirateria, che ti permette di giocare senza meno beghe e se non c'è supporto pazienza.
Che l'informatica ha preso una piega che non mi piace è da un bel po' che lo dico. E altra bega son le attivazioni online e client.
Se domani la software house o client falliscono, i miei giochi, software, musica e film che fine fanno?
E visto che le istituzioni sono pro online, perché non obbligare una struttura esterna univoca e mantenuta dal mercato o obbligare a fare una versione free DRM da rendere disponibile in caso di fallimento?
Infatti io, attualmente, compro solo iperscontato.
Sono cliente sia di Steam che GOG, ma chi suggerisce GOG, che anche a me piace, ha catalogo povero, in quanto vuole vendere solo DRM free e vari soggetti non vogliono rendere i loro prodotti tali e quindi non glieli danno.
Infatti si può usare sia il loro client che scaricare gli installer. Se un giorno chiudono hai tutto.
Se Steam chiude (ma vale anche per Origin, Uplay, ...) tutto quello che ha quel bel simbolo perno di manovella nel circolo va tutto sotto l'uscio...
Ad ogni modo questo avverrà sicuramente tra molti anni, Win7 è ancora supportato e molto diffuso?
Se no viva la pirateria, che ti permette di giocare senza meno beghe e se non c'è supporto pazienza.
Che l'informatica ha preso una piega che non mi piace è da un bel po' che lo dico. E altra bega son le attivazioni online e client.
Se domani la software house o client falliscono, i miei giochi, software, musica e film che fine fanno?
E visto che le istituzioni sono pro online, perché non obbligare una struttura esterna univoca e mantenuta dal mercato o obbligare a fare una versione free DRM da rendere disponibile in caso di fallimento?
Infatti io, attualmente, compro solo iperscontato.
Sono cliente sia di Steam che GOG, ma chi suggerisce GOG, che anche a me piace, ha catalogo povero, in quanto vuole vendere solo DRM free e vari soggetti non vogliono rendere i loro prodotti tali e quindi non glieli danno.
Infatti si può usare sia il loro client che scaricare gli installer. Se un giorno chiudono hai tutto.
Se Steam chiude (ma vale anche per Origin, Uplay, ...) tutto quello che ha quel bel simbolo perno di manovella nel circolo va tutto sotto l'uscio...
É brutto dirlo, ma l'unico modo se vuoi stare tranquillo di godere "per sempre" del gioco, è quello di avere da parte anche la versione "curata", oltre che alla versione originale, ovviamente. In questo modo, anche se fallisce Steam, Origin o chi te l'ha venduto, e con loro vengono spenti i server per l'autenticazione, potrai sempre godere di quello che hai pagato...
Sempre che non si ripeta quello che è avvenuto con Windows XP - se pensi infatti che hanno esteso il supporto "a furor di popolo" e che la versione per ATM, ovvero Windows XP Flp riceve ancora aggiornamenti di sicurezza...ci sono serie possibilità che anche per Windows 7 la storia si ripeta - e per quanto mi riguarda non mi dispiacerebbe neanche avere qualche anno in più di supporto.
Ma dove stan scritti sti discorsi ?
Di garantito finchè campi non c'è nulla, tranne forse qualche bene di superlusso.
Se vuoi giocare ad un titolo compatibile con degli specifici prodotti, devi avere quest'utimi, quindi appena ne escono nuovi già non son più compatibili o non è garantito il funzionamento ed è sempre stato così.
Dopo la campagna svolta per forzare la diffusione di Win10 sarebbero dei folli. In ogni caso non solo penso che nel 2020 lo cesseranno, ma anche che renderanno note delle vulnerabilità ad hoc per agevolare la compromissione di quest'ultimo.
Se no viva la pirateria, che ti permette di giocare senza meno beghe e se non c'è supporto pazienza.
Che l'informatica ha preso una piega che non mi piace è da un bel po' che lo dico. E altra bega son le attivazioni online e client.
Se domani la software house o client falliscono, i miei giochi, software, musica e film che fine fanno?
E visto che le istituzioni sono pro online, perché non obbligare una struttura esterna univoca e mantenuta dal mercato o obbligare a fare una versione free DRM da rendere disponibile in caso di fallimento?
Infatti io, attualmente, compro solo iperscontato.
Sono cliente sia di Steam che GOG, ma chi suggerisce GOG, che anche a me piace, ha catalogo povero, in quanto vuole vendere solo DRM free e vari soggetti non vogliono rendere i loro prodotti tali e quindi non glieli danno.
Infatti si può usare sia il loro client che scaricare gli installer. Se un giorno chiudono hai tutto.
Se Steam chiude (ma vale anche per Origin, Uplay, ...) tutto quello che ha quel bel simbolo perno di manovella nel circolo va tutto sotto l'uscio...
Tu pretendi ancora di usare musicassette fino a quando non campi? Pretendi che escano dei driver per una 1080 compatibili con Windows 2000? Pretendi di caricare una pagina web con un 56k? Pretendi di comprare il prossimo film della Marvel in VHS?
Ma allora se stiamo a questi livelli perché non ci lamentiamo anche che Steam già non é compatibile con Windows 2000? E i driver dei produttori di schede video che non sono più aggiornati per i sistemi a 32 bit? Giacché ci siamo, perché a sto punto non mandiamo una lettera di protesta alla Fiat perché non produce più pezzi di ricambio per la mia Uno del 1988?
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