Steam deve consentire la rivendita dei giochi, secondo un tribunale francese

Steam deve consentire la rivendita dei giochi, secondo un tribunale francese

Un tribunale francese ha stabilito che gli utenti dovrebbero essere autorizzati a rivendere i giochi e tutti gli altri contenuti acquistati tramite Steam

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Videogames
ValveSteam
 

L'Associazione per la difesa dei diritti dei consumatori UFC-Que Choisir è riuscita a ottenere la cancellazione di una serie di clausole che Valve ha imposto su Steam. La sentenza, emessa il 17 settembre dal tribunale distrettuale di Parigi, riguarda in primo luogo il diritto alla rivendita di videogiochi acquistati tramite Steam.

È una storia certamente non nuova, parecchio dibattuta presso la community dei giocatori. Acquistare un contenuto su Steam non comporta gli stessi diritti che si hanno acquistando il medesimo contenuto in formato fisico: tra le altre cose, non è possibile rivenderlo. Ovviamente il problema riguarda vari servizi di distribuzione digitale al di là di Steam.

Steam

Con la possibilità di vendere i giochi acquistati su Steam, i giocatori ora hanno un minimo controllo sui loro titoli. Ovviamente, restano da superare molti altri limiti: uno fra tutti la perdita definitiva di quanto comprato in caso di chiusura o malfunzionamento del servizio digitale. La sentenza in Francia non si applica ai soli videogiochi, ma anche a film, carte collezionabili e altri contenuti digitali.

La causa è stata intentata dall'UFC-Que Choisir nel dicembre 2015 e la Corte ha impiegato quattro anni per arrivare a una sentenza (che si può leggere qui). L'associazione dei consumatori si è appellata alle direttive dell'Unione Europea (2001/29/EC e 2009/24/EC) per le quali tutti i beni, software compreso, devono poter essere rivenduti. Valve ha ricorso in appello, per cui i tempi per una decisione definitiva sul tema sono ancora molto lunghi.

Il punto, secondo il tribunale francese, è che Valve deve vendere licenze e non sottoscrizioni, come al momento previsto dai termini di servizio di Steam. Il servizio di distribuzione digitale, infatti, cede agli utenti una sottoscrizione che dà accesso al contenuto e ne permette l’utilizzo. Inoltre, il tribunale afferma che i fondi residui nel portafoglio di Steam, in caso di cancellazione dell'account, devono essere obbligatoriamente restituiti al legittimo proprietario. Valve deve assumersi maggiori responsabilità su tutti i contenuti presenti nel catalogo di Steam, anche le mod e i contenuti creati dagli utenti.

La sentenza francese, dunque, è abbastanza pesante per la software house di Bellevue e, se andrà in porto, costringerà Valve a rivedere pesantemente molte delle sue politiche, rivoluzionando lo scenario della distribuzione digitale. Quel che è certo è che la vicenda non arriverà a una conclusione a breve, con i tempi della giustizia che, ancora una volta, non combaciano con la velocità con cui subentrano le novità sulla rete. E Valve ha comunque molti margini di difesa...

12 Commenti
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Insert coin21 Settembre 2019, 09:33 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link alla notizia: https://gaming.hwupgrade.it/news/vi...cese_84522.html

Un tribunale francese ha stabilito che gli utenti dovrebbero essere autorizzati a rivendere i giochi e tutti gli altri contenuti acquistati tramite Steam

Click sul link per visualizzare la notizia.


[I]"Un tribunale ha stabilito che Steam dovrebbe"[/I] secondo me suona già di per sè come un qualcosa che cadrà nel vuoto, ma poi come si potrebbe organizzare la vendita dei singoli giochi da parte ell'utente?
jepessen21 Settembre 2019, 10:17 #2
L'unica soluzione sarebbe aprire una sezione dell'usato dentro steam. Ovviamente in quel caso Steam si prenderebbe una percentuale anche sulla vendita del gioco usato, figurarsi se lo fa gratis. Danneggerebbe le software house ma non Valve, dato che guadagnerebbe comunque…

Io comunque mi aspetterei la nascita di applicazioni di compravendita automatizzata, che sfruttando le API di steam potrebbero comprare giochi di seconda mano quando conviene (cercando magari il prezzo piu' basso di quel particolare gioco), e rimetterli subito in vendita ad un prezzo rialzato quanto basta per guadagnarci qualcosina.. Almeno io la farei, API permettendo...
nickname8821 Settembre 2019, 10:37 #3
FINALMENTE ! Sarebbe dovuto essere così fin dal principio !

E soprattutto non capisco tutte queste lodi a Steam, visto che rispetto al vecchio supporto fisico fanno pagare i giochi uguale, ma appunto senza possibilità di rivenderli, praticamente un furto.

E poi finisci per trovare prezzi inferiori ( e spesso di molto ) negli altri key shops anche autorizzati. Segno che oltre a impedirti la rivendita senza alcuno sconto addirittura ladrano con il loro store inserendo margini di guadagno elevati e infatti non è un caso che ogni tanto vi siano sconti del 70-80-90% durante gli eventi.
nickname8821 Settembre 2019, 10:39 #4
Originariamente inviato da: jepessen
L'unica soluzione sarebbe aprire una sezione dell'usato dentro steam. Ovviamente in quel caso Steam si prenderebbe una percentuale anche sulla vendita del gioco usato, figurarsi se lo fa gratis. Danneggerebbe le software house ma non Valve, dato che guadagnerebbe comunque…

Se Steam possa inserire una % sulla rivendita dovrà giudicarlo un tribunale, non Steam stessa.
Inoltre ci perderebbe anche Steam perchè verrebbero vendute meno chiavi e le SH ripiegheranno su altri canali di vendita.
biometallo21 Settembre 2019, 10:55 #5
Originariamente inviato da: nickname88
Se Steam possa inserire una % sulla rivendita dovrà giudicarlo un tribunale,

Perché mai? Non mi pare che a Gamestop qualcuno impedisca di guadagniare una percentuale sull'usato, e dato che di fatto qui si tratta di equiparare vendita digitale con vendita fisica non vedo perché dovrebbe essere diverso...


Inoltre ci perderebbe anche Steam perchè verrebbero vendute meno chiavi e le SH ripiegheranno su altri canali di vendita.


Anche se l'articolo parla solo di Steam vengono citati anche "film e musica" di fatto quindi coinvolge ogni tipo di "eshop" se con altri canali intendi i negozi concorrenti non dovrebbe cambiare molto.
davi9221 Settembre 2019, 11:08 #6
Originariamente inviato da: jepessen
Io comunque mi aspetterei la nascita di applicazioni di compravendita automatizzata, che sfruttando le API di steam potrebbero comprare giochi di seconda mano quando conviene (cercando magari il prezzo piu' basso di quel particolare gioco), e rimetterli subito in vendita ad un prezzo rialzato quanto basta per guadagnarci qualcosina.. Almeno io la farei, API permettendo...


Scordati pure gli sconti, perchè comprerebbero chiavi solo per la rivendita nei periodi in cui torna a prezzo pieno.


Originariamente inviato da: biometallo
Perché mai? Non mi pare che a Gamestop qualcuno impedisca di guadagniare una percentuale sull'usato, e dato che di fatto qui si tratta di equiparare vendita digitale con vendita fisica non vedo perché dovrebbe essere diverso...


Con l'enorme differenza che una chiave Steam la rivendi solo a chi usa Steam e all'interno del negozio Steam, il gioco fisico lo puoi rivendere come vuoi, a chi vuoi.
nickname8821 Settembre 2019, 11:55 #7
Originariamente inviato da: biometallo
Perché mai? Non mi pare che a Gamestop qualcuno impedisca di guadagniare una percentuale sull'usato, e dato che di fatto qui si tratta di equiparare vendita digitale con vendita fisica non vedo perché dovrebbe essere diverso...
Cosa centra Gamestop ?
Gamestop compra i tuoi giochi e li rivende per conto proprio, non sei tu che li vendi ad un altro privato.
Non c'è scritto da nessuna parte che la vendita deve avvenire e deve essere gestita da Steam, basta una feature per il passaggio di proprietà fra un utente e l'altro.
emboss21 Settembre 2019, 12:28 #8
Invece io la vedo come una nuova opportunitá per Steam.

Rivendo il gioco su un ipotetico mercatino vendita gratuita di Steam.

Quello che guadagno rimane nel mio portafoglio e posso usarlo per nuovi acquisti all'interno sempre e solo di Steam.

Il cliente rimane fidelizzato e non va ad acquistare key su altre piattaforme.

Il cliente sconta il suo ricavato da nuovi giochi investendo nella stessa piattaforma Steam.

WIN - WIN.....entrambi felici e contenti.
davi9221 Settembre 2019, 12:52 #9
Originariamente inviato da: emboss
Invece io la vedo come una nuova opportunitá per Steam.

Rivendo il gioco su un ipotetico mercatino vendita gratuita di Steam.

Quello che guadagno rimane nel mio portafoglio e posso usarlo per nuovi acquisti all'interno sempre e solo di Steam.

Il cliente rimane fidelizzato e non va ad acquistare key su altre piattaforme.

Il cliente sconta il suo ricavato da nuovi giochi investendo nella stessa piattaforma Steam.

WIN - WIN.....entrambi felici e contenti.


Peccato che gli attori in campo non sono 2 ma 3!
Le SH non sarebbero d'accordo e migreranno in massa su altri store, oppure, prassi sempre piu comune, si aprono il loro di store

In ogni caso, indifferentemente dal cambio delle regolamentazioni in materia, tutti gli store probabilmente cambieranno la vendita di licenze con una sorta di noleggio a tempo indeterminato...

come si suol dire fatta la legge trovato l'inganno
re.polver21 Settembre 2019, 20:05 #10
Originariamente inviato da: nickname88
FINALMENTE ! Sarebbe dovuto essere così fin dal principio !

E soprattutto non capisco tutte queste lodi a Steam, visto che rispetto al vecchio supporto fisico fanno pagare i giochi uguale, ma appunto senza possibilità di rivenderli, praticamente un furto.

E poi finisci per trovare prezzi inferiori ( e spesso di molto ) negli altri key shops anche autorizzati. Segno che oltre a impedirti la rivendita senza alcuno sconto addirittura ladrano con il loro store inserendo margini di guadagno elevati e infatti non è un caso che ogni tanto vi siano sconti del 70-80-90% durante gli eventi.


Quoto, proprio vero. Non ho mai sopportato e supportato la politica di steam e suoi simili.
Senza contare che in caso di chiusura (come recentemente è accaduto a un noto sito di upload immagini) si perdeno tutti gli acquisti!
Con GoG almeno ti rimane il programma completo da installare. Comunque preferisco di molto l'acquisto del supporto fisico, se poi quest'ultimo viene a mancare si cercano alternative.

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