Star Citizen: si alza il sipario sulla MISC Endeavor

Star Citizen: si alza il sipario sulla MISC Endeavor

Durante il DragonCon 2015 di Atlanta Ben Lesnick ha mostrato in anteprima le immagini della prossima nave di Star Citizen.

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Videogames
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Benché la vendita delle varianti della Vanguard sia terminata soltanto la scorsa settimana, Cloud Imperium, approfittando dell'evento del DragonCon 2015, ha svelato in anteprima le primissime immagini di una delle prossime navi in arrivo per Star Citizen: la Musashi Industrial & Starflight Concern (MISC per gli amici) Endeavor.

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La Endeavor è apparsa fin da subito come un'astronave imponente. Ancora non sono state rese note le specifiche, ma già il fatto che la struttura della nave sia costituita da due sezioni differenti, con quella anteriore sganciabile ed in grado di operare indipendentemente da quella posteriore (evidente riferimento a Star Trek), permette di farsi un'idea delle sue dimensioni. La decisione di fornire alla Endeavor la capacità  di dividersi in due segmenti indipendenti si ricollega in parte al concetto di modularità delle navi portato alla ribalta dall'uscita dei primi moduli per il bombardiere strategico classe Retaliator.

Per modularità si intende la possibilità  di sostituire intere zone interne di una nave, scambiandole con altre stanze, o moduli, aventi finalità  differenti. Per fare un esempio, la Retaliator costituisce il bombardiere di punta della marina dell'Impero Unito della Terra: viene utilizzata per missioni di distruzione dei bersagli di grandi dimensioni, come le navi ammiraglie (capital ship in Inglese), e per questo motivo è solitamente dotata di due piattaforme missilistiche per il lancio di siluri ad alto potenziale.

Tuttavia, a seconda delle necessità  sarà  anche possibile sostituire una o entrambe queste piattaforme con altri moduli. Sono al momento disponibili i moduli cargo, che aumentano la capacità  di trasporto merci della nave, quelli abitativi, che permettono di trasformare la nave in una sorta di quartier generale mobile, e quelli da sbarco truppe, con tanto di armeria integrata. Lo scopo di questo sistema è di fornire ai giocatori maggiore versatilità  e capacità di personalizzazione delle proprie astronavi, oltre che creare una maggiore varietà di gameplay. E' bene ricordare, tuttavia, che non tutte le navi saranno modulari, e che in generale questa caratteristica sarà  appannaggio dei velivoli di dimensioni maggiori.

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Tornando alla Endeavor, la nave sarà  estremamente modulare: mentre la sezione anteriore dovrebbe ospitare soltanto la cabina di comando, con parte dei sistemi di propulsione, il supporto vitale ed i generatori degli scudi, quella posteriore ospiterà  gran parte delle capsule di salvataggio ed i quartieri abitativi e lavorativi, costituiti da almeno cinque moduli differenti. L'elevata modularità  e la peculiare capacità di distaccare la sezione anteriore da quella posteriore sono legate al ruolo speciale di questa nave: difatti, non ci troviamo di fronte all'ennesima astronave da combattimento, esplorazione o trasporto merci, ma al primo (e probabilmente unico) velivolo per scopi scientifici.

Sebbene non sia ancora del tutto chiaro quale sarà  il gameplay 'scientifico' dell'universo di Star Citizen, Ben Lesnick, braccio destro di Chris Roberts, ha fornito qualche informazione su alcune delle attività  che sarà possibile svolgere all'interno della Endeavor. Innanzitutto, le informazioni ed i dati raccolti in giro per l'universo potranno essere utilizzati per overcloccare, modificare e, in generale, migliorare le armi ed i componenti delle navi. Questo non vuol dire, però, che l'oggetto modificato sarà in tutto e per tutto migliore del modello base: ogni miglioria sarà debitamente controbilanciata da un fattore negativo, che in un'arma potrebbe essere l'aumento nel consumo dell'energia, del calore prodotto o della possibilità che questa si inceppi o perfino esploda.

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I più smaliziati e meno ligi alla legge potranno invece riconfigurare la nave per sintetizzare droghe per il mercato nero. Non è ancora chiaro come sarà  possibile creare droghe in-game, né se la loro sintesi sarà diretta o indiretta, ma in futuro verranno resi disponibili maggiori dettagli. Infine, i moduli della Endeavor potranno essere utilizzati per ricreare biomi in cui far nascere e crescere specie vegetali ed animali in vista della terraformazione di un nuovo pianeta. Ai giocatori sarà difatti data l'opportunità  di partecipare ai processi di terraformazione di nuovi mondi, nel senso che potranno fornire il materiale necessario a questo scopo, ma non potranno (almeno per il momento) svolgere questa attività di propria iniziativa. La motivazione data a quest'ultima limitazione è che la terraformazione di un pianeta costituisce un'operazione eccessivamente complessa, lunga e costosa perché i giocatori se ne possano occupare direttamente. Tuttavia, aiutando terze parti nella preparazione di nuovi mondi da colonizzare, i giocatori influenzeranno attivamente la storia e lo sviluppo dell'universo di gioco e della sua trama.

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