Split Fiction: due speedrunner completano il livello segreto, vincono un viaggio in Svezia

Due speedrunner cinesi sono riusciti a completare "Laser Hell", un livello segreto estremamente difficile nel gioco Split Fiction, guadagnandosi un viaggio in Svezia per vedere in anteprima il prossimo progetto di Hazelight.
di Pasquale Fusco pubblicata il 20 Marzo 2025, alle 13:31 nel canale VideogamesElectronic Arts
Nell'universo videoludico, le sfide nascoste rappresentano spesso il Sacro Graal per i giocatori più esperti, soprattutto per gli speedrunner. È il caso di Laser Hell, un livello 'super-segreto' ed estremamente impegnativo di Split Fiction, l'ultimo successo di Hazelight Studios.
La sfida è stata superata da due speedrunner cinesi, che si sono aggiudicati ben più della gloria o di un banale riconoscimento digitale: voleranno in Svezia per visitare gli studi di Hazelight e avere un assaggio della prossima creazione di Josef Fares e soci.
Laser Hell: battuto l'infernale livello segreto di Split Fiction
I giocatori conosciuti come sharkOvO e E1uM4y sono diventati i primi a completare questa sfida quasi impossibile, nascosta all'interno del gioco uscito lo scorso 6 marzo. Per accedere a questo livello segreto i giocatori devono infatti inserire una sequenza binaria utilizzando due grandi pulsanti all'interno di un ascensore.
Una volta entrati, i giocatori devono affrontare cinque sezioni di piattaforme a dir poco difficili, piene di laser mortali: entrambi i partecipanti devono completare l'intero percorso senza morire. La difficoltà è tale che, come ha rivelato lo stesso Josef Fares, direttore creativo e fondatore di Hazelight, "ci sono a malapena persone nel nostro team che riescono a completarlo".
Il premio per questa impresa? Un video di congratulazioni di Fares e, cosa più importante, un invito a volare in Svezia per dare un'occhiata in anteprima al prossimo progetto di Hazelight. Poche ore fa, Fares ha confermato su X che manterrà la sua promessa, invitando i due giocatori che hanno dimostrato (registrandosi) di essere stati i primi a completare la sfida.
Congrats to ”sharkOvO” and ”E1uM4y” for finishing the secret challenge ”Laser Hell” in #splitficton. VERY impressive! I will keep my promise and invite you both to Sweden for an early look of our next game😎
— Josef Fares (@josef_fares) March 19, 2025
We´ll be in touch!
Split Fiction, rivelato lo scorso dicembre ai The Game Awards, è rapidamente diventato uno dei più grandi successi di Electronic Arts di questa prima parte del 2025: l'action/adventure co-op ha venduto oltre 2 milioni di copie nella prima settimana dal lancio. Il gioco segue le avventure di Mio Hudson e Zoe Foster, due autrici intrappolate nel mondo delle loro storie.
Per chi volesse tentare la sfida di Laser Hell, diversi youtuber hanno caricato video che mostrano come accedere e completare il livello segreto di Split Fiction.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCercherò di spiegarmi meglio: sono dei gran giochi co-op, nessuno lo mette in dubbio, ma la sostanza che c'è alla base è sempre molto alla "volemose bene", un genere di medium che ha ormai sfracassato i cosiddetti sino a polverizzarli. Un genere che, appunto, non si merita tutte le lodi che la stampa tende a tessergli. E poi, l'esperienza giocata è già molto "paraculina" di suo, in quanto se giochi con un amico/familiare in co-op è ovvio che i ricordi saranno sempre più positivi di quello che dovrebbero essere, proprio grazie al tempo passato in compagnia (guardasi il successo riscosso da insulse atrocità come Among Us, Phasmophobia, R.E.P.O. et similia).
Josef Fares è solo un gran furbacchione.
Se lui ci riesce facendo stare insieme le persone, dove sta il problema?
Questi giochi secondo me vanno visti con un occhio diverso.. la grafica non sarà il top e le dinamiche non saranno iperinnovative... ma se divertono mettendo insieme la gente che problema c'è?
Anzi questi giochi promuovono un tipo di interazione positiva che nel 90% dei giochi online si è totalmente persa. Community tossiche, chat in cui ci sono più insulti che altro, trolling continuo, cheaters.
Forse forse ha ragione lo sviluppatore.
Se lui ci riesce facendo stare insieme le persone, dove sta il problema?
Questi giochi secondo me vanno visti con un occhio diverso.. la grafica non sarà il top e le dinamiche non saranno iperinnovative... ma se divertono mettendo insieme la gente che problema c'è?
Anzi questi giochi promuovono un tipo di interazione positiva che nel 90% dei giochi online si è totalmente persa. Community tossiche, chat in cui ci sono più insulti che altro, trolling continuo, cheaters.
Forse forse ha ragione lo sviluppatore.
Guarda, hai frainteso il mio commento.
Sono d'accordo con te al 100%. Però (sì, c'è un però
Ora, questo non sminuisce l'opera di Fares, ma ne ricolloca il ruolo a semplice party-game, e non a capolavoro dell'industria, come alcuni decantano. Insomma, a Fares piace vincere facile, e sarebbe anche ora di smettere col premiare questo tipo di atteggiamento.
Sono d'accordo con te al 100%. Però (sì, c'è un però
Ora, questo non sminuisce l'opera di Fares, ma ne ricolloca il ruolo a semplice party-game, e non a capolavoro dell'industria, come alcuni decantano. Insomma, a Fares piace vincere facile, e sarebbe anche ora di smettere col premiare questo tipo di atteggiamento.
Guarda alla fine mi trovo (quasi) d'accordo con te: questi giochi sono la corrispondente videoludica dei party games, ci hai preso al 200%, ben lontani dagli AAA o come li vogliamo chiamare.
Non concordo sul fatto che a "Fares piace vincere facile": io credo che abbia inventato un nuovo tipo di modo di giocare che evidentemente piace visto che vende (attenzione questo NON significa che siano gioconi)... e di questo bisogna dargliene merito, è stato in gamba.
Non concordo sul fatto che a "Fares piace vincere facile": io credo che abbia inventato un nuovo tipo di modo di giocare che evidentemente piace visto che vende (attenzione questo NON significa che siano gioconi)... e di questo bisogna dargliene merito, è stato in gamba.
Indubbiamente, non è un incompetente di certo, ma avrei preferito che avesse spinto più su esperienze cooperative alla "A way out", dove realmente non c'è ancora nulla di simile, più che su problemi di coppia (It takes two) o amicizie tra ragazze "sooo relatable, guys!"
In "A way out" avevo visto alcune sezioni cooperative che avrebbero potuto porre le basi per una tipologia di gioco che ancora non esisteva, e che tuttora sembra alquanto carente (se non per giochi come Phasmophobia e co., che comunque buttano sempre tutto in caciara per i "lolz" di qualche streamer).
Immagina un investigativo serio (setting noir alla Heavy Rain, per esempio) dove 2 (o anche 4, se online) giocatori devono indagare cooperando in split screen, e a seconda dei personaggi interrogati o prove trovate, si possono fare scelte migliori per arrivare così alla soluzione del caso in modo più o meno positivo. Distrarre guardie, introdursi di soppiatto in luoghi pericolosi, ottenere informazioni tramite intercettazioni in movimento... le possibilità sarebbero infinite.
Purtroppo questo momento storico non è quello degli AAA innovativi.. Al massimo qualche remaster 😕
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