Sony, nuovo attacco alla sicurezza: trafugati alcuni file di Wolverine, gioco di Insomniac previsto per il 2025

Sony, nuovo attacco alla sicurezza: trafugati alcuni file di Wolverine, gioco di Insomniac previsto per il 2025

Sony ha subito un nuovo attacco alla sicurezza che ha coinvolto Insomniac Games. A quanto pare, sono stati trafugati alcuni file di Wolverine, gioco in uscita nel 2025, oltre ad alcune informazioni personali dei dipendenti.

di pubblicata il , alle 15:32 nel canale Videogames
SonyPlaystation
 

Sony ha recentemente confermato di aver subito un nuovo attacco alla sicurezza: la vittima stavolta è Insomniac Games, uno studio di Sony Interactive Entertainment (SIE) al quale sono stati sottratti alcuni file di Wolverine, nuovo gioco in collaborazione con Marvel e in uscita nel 2025.

Un gruppo di malintenzionati noto come Rhysida, specializzati in ransomware, ha rivendicato l'attacco a Insomniac e ha pubblicato online alcuni documenti per dimostrarne la riuscita. L'organizzazione ha dato un ultimatum di 7 giorni all'azienda prima che tutti i dati trafugati vengano resi pubblici.

Tra questi non vi sarebbero solamente contenuti relativi al gioco, ma anche e-mail interne, file e informazioni personali dei dipendenti di Insomniac. Nonostante le comunicazioni a Sony, il gruppo ha comunque messo i dati all'asta con un prezzo di partenza di 50 bitcoin (poco più di 2 milioni di dollari).

Sony ha confermato la riuscita dell'attacco ai colleghi di Eurogamer, sottolineando che nonostante le indagini siano ancora in corso, al momento pare che solo Insomniac sia stata colpita. "Non abbiamo motivo di credere che altre divisioni di SIE o Sony siano state coinvolte".

Tuttavia, non è l'unico attacco subito da Sony quest'anno: proprio a ottobre l'azienda ha confermato una violazione della sicurezza avvisando quasi 7.000 dipendenti ed ex dipendenti di un rischio per i loro dati personali. In quel caso, l'attacco fu la conseguenza di una vulnerabilità di MOVEit, una piattaforma di condivisione interna all'azienda.

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