Sony affronta il tema e-sport con PlayStation Italian League

Sony affronta il tema e-sport con PlayStation Italian League

Sony Computer Entertainment Italia annuncia una nuova piattaforma online dedicata ai tornei a premi e 'for fun'.

di pubblicata il , alle 12:28 nel canale Videogames
SonyPlaystation
 

Nella suggestiva cornice dello Stadio San Siro di Milano, Sony Computer Entertainment Italia ha annunciato PlayStation Italian League, la piattaforma web dedicata all'organzzazione di tornei di videogiochi e all'universo degli e-sport.

È un modo per rispondere alla domanda crescente sugli e-sport, settore che vanta ormai un mercato che supera i 600 milioni di dollari. Nel 2014 il montepremi del torneo di Dota 2 ha oltrepassato i 10 milioni di dollari. Sono, inoltre, 32 milioni le persone che hanno assistito online alla terza edizione della League of Legends World Championship. Complessivamente, abbiamo 134 milioni di spettatori di Sport Elettronici in tutto il mondo.

Per accedere a PlayStation Italian League basterà connettersi usando il proprio account PSNSM e iscriversi ai vari tornei disponibili. Calcio, gare automobilistiche virtuali, guerre metropolitane e combattimenti corpo a corpo, sono alcune delle competizioni che gli utenti potranno scegliere per mettersi alla prova e diventare campioni. Battlefield Hardline, Fifa 15, The Last of Us e MotoGP 15 sono alcuni dei giochi coinvolti nell'iniziativa.

La piattaforma web serve per fare il matchmaking e per individuare i migliori sfidanti. Tramite l'Italian League sarà, infatti, possibile partecipare a tornei a premi o a sfide "for fun", anche con un singolo avversario. Dopo aver individuato l'avversario si gioca sulla PlayStation 4 e, alla fine, entrambi i giocatori dichiarano il risultato conseguito, che poi sarà valutato da un arbitro. Tutti coloro che disputeranno una partita riceveranno un ticket per partecipare a estrazioni trimestrali, con premi reali messi in palio da SCE. Tutti i dettagli sul funzionamento della piattaforma si trovano nel video.

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"PS4 si conferma la console venduta più velocemente nei 20 anni di storia di PS e la preferita dai videogiocatori, con oltre 20 milioni di console vendute nel mondo in poco più di un anno", ha detto all'evento Marco Saletta, General Manager di SCE Italia. "Un successo commerciale che chiama noi di PlayStation ad assumere un ruolo di guida, promuovendo la diffusione della cultura del videogioco nel nostro Paese e anticipando le esigenze di intrattenimento del pubblico. Questo desiderio ci ha portato a guardare con curiosità al fenomeno degli eSport spingendoci a realizzare una vera e propria League, un luogo virtuale dove tutti gli appassionati di PS4 possano sfidarsi e confrontarsi con gli altri utenti".

Quello degli eSport è un fenomeno che può far risalire la sua nascita al 1972, quando l’Università di Standford organizzò le "Olimpiadi Intergalattiche di Spacewar" e che, negli anni, ha assunto sempre più rilevanza, con una partecipazione molto attiva anche agli eventi live: in USA e Europa i tornei dal vivo hanno coinvolto un pubblico di 12 milioni di persone solo nel 2014. Per comprendere ancor meglio la portata di eventi del genere, soprattutto all’estero, basta pensare che, nel 2014, il montepremi del torneo di Dota 2 è stato di $10,931,103. Appena due anni prima, nel 2012, era pari a $1,600,000. Rob Pardo, uno dei creatori di World of Warcraft, ha addirittura avanzato la proposta di far diventare gli sport elettronici una disciplina olimpica, tenendo in forte considerazione l’esercizio fisico richiesto ai giocatori e il numero di spettatori e partecipanti ai vari tornei.

2 Commenti
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biometallo15 Maggio 2015, 09:34 #1
Premetto che non conosco quasi nulla su questi fantomatici e-sport e di come per me già il fatto che tizzi che giocano a videogames siano considerati alla stregua di atleti sia solo uno dei sintomi del degrado incalzante della nostra società, ma questa me la dovete spiegare:

"Rob Pardo, uno dei creatori di World of Warcraft, ha addirittura avanzato la proposta di far diventare gli sport elettronici una disciplina olimpica, tenendo in forte considerazione l’esercizio fisico richiesto ai giocatori"

No seriamente, a quali esercizi fisici sarebbe sottoposto chi gioca "da pro" ad esempio a Dota2?
ice_v16 Maggio 2015, 18:58 #2
Originariamente inviato da: biometallo
Premetto che non conosco quasi nulla su questi fantomatici e-sport e di come per me già il fatto che tizzi che giocano a videogames siano considerati alla stregua di atleti sia solo uno dei sintomi del degrado incalzante della nostra società, ma questa me la dovete spiegare:

"Rob Pardo, uno dei creatori di World of Warcraft, ha addirittura avanzato la proposta di far diventare gli sport elettronici una disciplina olimpica, tenendo in forte considerazione l’esercizio fisico richiesto ai giocatori"

No seriamente, a quali esercizi fisici sarebbe sottoposto chi gioca "da pro" ad esempio a Dota2?



Dunque...ammetti nel tuo post che sei praticamente ignorante sull'argomento, però prosegui lo stesso ad esprimere la tua opinione, denigrando e relegando un'intera classe di persone a "sintomo del degrado della nostra società"

Se non sai cosa significa essere o diventare un pro-gamer ai livelli riportati in questo articolo, per piacere vai a informarti, che allo stato attuale non fai altro che metterti in imbarazzo...

Ti dico solo per stuzzicarti...che per arrivare a quei livelli c'è in media bisogno dalle 10 alle 14 ore di sessioni giornaliere di gioco (sotto i tornei si fanno brevi sessioni anche nei weekend)...quindi pensa te oltre allo stress psicologico della gara in sè, si è esposto a tutta una serie di patologie che possono andare da squilibri alimentari, squilibri nel sonno a traumi e/o lesioni lesione da sforzo ripetitivo per non parlare delle patologie spinali come ernia al disco, etc

...eppure...se ti guardi un torneo a caso...non c'è ne uno che sia obeso, con le occhiaia da zombi, visibilmente stanco o stressato e tutti i pro-gamer generalmente sono in perfetta salute...quindi fatti 2 domande.

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