Solo 2 donne fra le 200 star degli e-sport che guadagnano di più

Solo 2 donne fra le 200 star degli e-sport che guadagnano di più

L'1% dei pro del mondo del gaming sono donne, il che conferma che questo particolare tipo di gaming è ancora prerogativa del pubblico maschile.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Videogames
 
24 Commenti
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~efrem~11 Maggio 2015, 09:24 #21
Tanto, tanto tempo fa, nel mio sgangherato clan di CS annoveravamo anche un team femminile, su 5 ragazze solo 2 erano ad un buon livello (pari e sopra a quello di noi maschietti), le altre erano lì solo per divertimento, il che va benissimo.
Ma alla fine solo una delle ragazze era davvero interessata alla competizione e ha continuato, anche cambiando gioco e clan, negli anni.

Penso sia una cartina di tornasole dell'interesse femminile all'argomento.
polli07911 Maggio 2015, 10:16 #22
Secondo me è semplicemente dovuto al fatto che ci sono meno donne interessate ai videogame rispetto i maschie.
Meno donne uguale meno giocatrici "professioniste".
Sul fatto che ci sia gente pagata per giocare, come dicono altri è una forma di intrattenimento, se vengono pagati è perchè qualcuno ci guadagna tramite loro.
Non capisco poi cosa ci sia da scandalizzarsi, le veline sono pagate per dire due frasi e mettersi in mostra, nel mondo del calcio sono pagate donne che fino al giorno prima non conoscevano nemmeno le regole del calcio e il giorno dopo le vedi nelle trasmissioni a fare interviste.
Suvvia, se stiamo a guardare ci sono categorie allo stesso livello.
Doraneko11 Maggio 2015, 12:55 #23
Originariamente inviato da: cignox1
Anche io incomincio ad essere infastidito da questo femminismo di maniera.
Ok, sono state decretate le quote rosa in politica ed economia (consigli di amministrazione) perché sono attivitá di potere e si pensa che una migliore rappresentanza sessuale faccia bene.
Ma ora anche gli e-sports?


Ma guarda che anche le quote rosa sono una cazzata eh!Anzi, volendo dirla tutta sono una penalizzazione nei confronti dei maschi e delle donne che si danno da fare.In un'azienda privata, in politica, ecc... non ci sono posti riservati ai maschi, nel senso che devi essere maschio per ricoprire un certo ruolo. Una donna potrebbe ricoprire un qualsiasi ruolo al di fuori delle quote rosa se ne avesse le capacità, oltre a quello stabilito dalle quote rosa stesse.
La differenza sarebbe che la donna che arriva a certe posizioni tradizionali lo fà perchè ne ha le capacità, quella che invece ricopre certi ruoli grazie alle quote rosa è solo perchè è nata femmina e nient'altro, infatti se ti guardi intorno queste le riconosci subito.
skorpietto11 Maggio 2015, 20:21 #24
Originariamente inviato da: elevul
Ma che cavolo c'entra, è un videogioco, le donne non partono svantaggiate come negli sport reali!


purtroppo invece è proprio questo il motivo, non voglio scrivere un papiro, ma è stato studiato che geneticamente il cervello maschile e quello femminile utilizzano processi completamente diversi modificati in circa 4 milioni di anni di evoluzione...
il cervello maschile si è adattato nell'homo sapiens a cacciare, a lavorare in team proprio per la caccia di gruppo, a scansionare il territorio di caccia e ha modificato la struttura muscolare e fisica per questo motivo, la donna invece ha dovuto rimanere nei villaggi a gestire la prole, il prodotto delle prime coltivazioni primitive, e a "curare" la cacciagione che il maschio portava al villaggio.
cosa ne denota questo? il cervello maschile si è adattato ad utilizzare un singolo emisfero alla volta e specializzarlo, avere senso dell'orientamento, riflessi pronti, ma soprattutto una visione mentale tridimensionale, sia del territorio che in qualsiasi altro campo(esempio: lo studio di specifiche materie.. ecco perché ingegneria è piena di maschi e non di femmine), idem per il lavoro di squadra la disposizione a gerarchia e l'affiatamento di gruppo, che nel genere femminile e nel suo processo mentale è una tipica forzatura.
la donna invece era destinata ad utilizzare più processi contemporaneamente, quindi due emisferi sincronizzati per processare più informazioni velocemente, organizzazione delle colture, gestione familiare e casalinga.
i due generi si compensano ma dire che ogni sesso può fare esattamente ciò che fa l'altro è una totale idiozia! ognuno sa fare bene ciò che è progettato a fare grazie ad una evoluzione molto lunga di milioni di anni, poi nel 21esimo millennio sicuramente abbiamo sperimentato scavalcamenti da ambo gli schieramenti, ma con scarsi risultati...
per i videogiochi non è semplicemente una questione di volontà nel giocare... è proprio una questione di processo mentale, non potranno mai eguagliare il mondo maschile (in riflessi, in strategia, tattica e visione tridimensionale, in generale, dei processi mentali)tranne in casi sporadici... idem in molti sport, o in molti ambiti lavorativi, o nello studio di specifiche materie, come è vero pure il contrario, il maschio non potrà mai eguagliare il genere femminile in molti lavori, nello studio di specifiche materie o sport...
è non è questione di maschilismo superficiale o sessismo... è pura genetica, e non possiamo farci nulla...

ps: dimenticavo, il mondo dei videogiochi si è conformato e uniformato per il mondo maschile da quando esiste, sia per la difficoltà che per le caratteristiche di gioco, tralasciando i casual game che sono giocati da ambo i sessi, i giochi con sviluppo della trama, tattica, strategia, dove sono necessarie skill di riflessi e visione tridimensionale mentale, non c'è proprio storia, il genere femminile fatica notevolmente a comprendere e a giocare con discreti risultati... vien da se che è parecchio difficile appassionarsi a qualcosa che si reputa frustrante e di difficile comprensione!

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