Silicon Knights e il mercato dell'usato

Denis Dyack ha dichiarato che l'industria deve necessariamente correre ai ripari, scongiurando l'acquisto di prodotti di seconda mano da parte dei consumatori.
di Davide Spotti pubblicata il 29 Marzo 2012, alle 08:48 nel canale VideogamesLa costante crescita che in questi anni ha caratterizzato il mercato dell'usato è destinata ad avere degli effetti negativi sull'industria. A dichiararlo è stato Denis Dyack, leader di Silicon Knights (Eternal Darkness, Too Human).
"In passato non esisteva il mercato dell'usato, si sarebbe potuto vendere un titolo per un periodo molto lungo, e ottenere delle entrate per una fase prolungata", ha commentato Dyack a GamesIndustry.biz.
"Ora non c'è una 'coda'. Concretamente si otterrà la maggior parte delle vendite nell'arco dei primi tre mesi dal lancio. Si è creata una situazione davvero estrema nella quale si deve vendere molto rapidamente e poi è necessario inventarsi qualsiasi altra cosa per incamerare denaro".
In buona sostanza secondo Dyack l'industria dovrebbe cambiare rotta, onde evitare di incorrere in problematiche piuttosto serie.
"Sostengo, e l'ho già detto in passato, che i giochi usati stiano cannibalizzando l'industria. Se gli sviluppatori e i publisher non ottengono guadagno da questo meccanismo, non è un problema riguardante il fatto che vogliamo più soldi, quanto invece il fatto che stiamo cercando di sopravvivere come industria. Se i titoli usati continueranno a circolare come fanno ora, presto non ci sarà più un'industria".
"Credo che il prezzo dei giochi sia gonfiato, e penso anche che scenderebbe se ci fosse la possibilità di ottenere entrate a lungo termine, ma non è così".
Una soluzione concreta, secondo Dyack, potrebbe essere rappresentata dal digital delivery.
"Ci serve un sistema per prolungare il guadagno ed ecco perché ritengo che la distribuzione digitale giochi un ruolo centrale in ottica futura. E' il motivo per cui sono particolarmente favorevole al clouding".
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoEh? Son vissuto in una realtà parallela allora... Ho sempre scambiato/rivenduto i giochi che compravo e così tutti i miei amici. (senza contare il periodo in cui il software non era molto tutelato dalla legge e in edicola trovavi decine di giochi per poche migliaia di lire...)
"Ora non c'è una 'coda'"
Per forza i giochi rispetto al passato son troppi e troppo brevi.
Una volta compravo UN gioco "bello" e ci passavo i mesi, e se qualcuno lo voleva o aspettava o se lo comprava, adesso i giochi durano ORE, e per alleviare il senso di bruciore alle terga, lo presto o lo scambio con un'altro appena posso...
Cmq questa dichiarazione mi sembra tanto simile a quelle ubisoft sulla pirateria, uscite tanto per dire e fare scena.
L'unica cosa giusta che ha detto è il discorso dei prezzi gonfiati, su quello ha pienamente ragione, ma al posto di dire abbassate i prezzi se ne esce che è colpa dell'usato
ma fate come le case serie come tripwire o cdproject, che a mesi di distanza dall'uscita di un gioco ancora tirano fuori aggiornamenti e aggiunte, spingendo i giocatori ad acquistarlo anche in seguito e non tirate fuori parti di gioco mozzate sotto forma di DLC che sono già pronti prima dell'uscita dello stesso, visto che sono presenti persino nel disco di installazione
Aggiungo che, i bei giochi, vendono pure a distanza di anni se offerti a buon prezzo, basta vedere quello che crea steam con i saldi, dove sia per giochi recenti che non recenti, se in sconto buttano giù i server, talmente sono gli acquirenti
Vendono giochi a 60 euro, che durano 5 ore....e pretendono che dopo uno non possa neanche rifarsi (in minima parte) rivendendo il gioco? Ma stiamo scherzando?
Già trovo assolutamente disdicevole la pratica dei dlc, per cui ti vendono il gioco "a rate", ma vietare pure la vendita del gioco usato sarebbe proprio assurdo.
Una bella torta in faccia si meriterebbe questo
Giusto o sbagliato il mercato dell'usato non ci sono dubbi che i loro giochi siano da comprare rigorosamente di seconda o terza mano almeno.
In 20 anni sono riusciti a fare un solo gioco di grande pregio: Blood Omen, mi meraviglio che non siano ancora falliti.
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