Satya Nadella anticipa l'inevitabile: a breve un catalogo di gioco alimentato da Muse
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Satya Nadella ha annunciato che tra poco tempo arriveranno i primi titoli alimentati da Muse, il nuovo modello di intelligenza artificiale sviluppato da Microsoft Gaming. Mentre nell'industria cresce la paura di un'occupazione sempre minore, Strauss Zelnick, invece, ritiene che l'IA non potrà mai sostituire l'essere umano.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 24 Febbraio 2025, alle 17:57 nel canale VideogamesMicrosoftXboxTake-Two
In un recente intervento nel podcast Dwarkesh Patel, il presidente di Microsoft Satya Nadella ha anticipato quello che ormai tutti ci aspettavamo: prossimamente arriveranno una manciata di giochi sviluppati con il modello di intelligenza artificiale sviluppato da Microsoft Gaming, Muse.
Solo pochi giorni fa, la divisione gaming di Microsoft ha svelato Muse, capace non solo di generare footage coerenti con il gioco, in base semplicemente ai filmati di gameplay, ma anche di effettuare il porting dei titoli più vecchi così da preservarne la loro disponibilità anche sulle piattaforme future.
Di base, e almeno per il momento, Muse non è in grado di programmare, ma solo di generare filmati di gioco in base all'input fornito dal giocatore e ai filmati di gameplay. L'IA, quindi, genera nuovi contenuti come i movimenti del personaggio, le sue abilità o le modifiche all'ambiente, il tutto in accordo con quella che Microsoft definisce "verità fondamentale".
Non si tratta ancora di uno strumento in grado di sostituire gli sviluppatori, ma piuttosto di un supporto al processo creativo. Tuttavia, Microsoft ha sottolineato che ricerca e sviluppo continueranno attraverso i titoli first-party ed è quasi certo che le competenze di Muse si amplieranno negli anni a venire.
Satya Nadella – Microsoft’s AGI Plan & Quantum Breakthrough by Dwarkesh Patel
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Read on Substack"L'aspetto che più mi entusiasma è che tra poco avremo un catalogo di giochi in cui utilizzeremo questo modello, o lo addestreremo a generare [contenuti], e inizieremo a giocarci" ha spiegato Nadella. "Quando Phil Spencer me l'ha mostrato la prima volta, utilizzava un controller Xbox e il modello sostanzialmente prendeva l'input e generava un output in base a quello. Ed era coerente con il gioco".
Nadella lo ha definito un "momento wow", al pari della prima volta in cui abbiamo visto ChatGPT completare i testi o Sora generare video fotorealistici. Insomma, in una singola parola, Nadella ritiene Muse una "rivoluzione" nell'ambito dello sviluppo dei videogiochi.
Innegabilmente, se non per realizzare una IP completamente nuova, Muse potrebbe supportare lo sviluppo di eventuali sequel, ad esempio. Tuttavia, non mancano scettici e oppositori, in primis tra gli sviluppatori che ritengono il modello di Microsoft un vero e proprio attentato alla creatività oltre che un rischio per l'occupazione.
Non la pensa così, invece, un volto noto dell'industria videoludica. Stiamo parlando di Strauss Zelnick, il CEO di Take-Two Interactive – società madre, tra gli altri, di Rockstar Games, lo studio di GTA e Red Dead Redemption - che in un'intervista con GameIndustry si è mostrato piuttosto ottimista in merito all'occupazione..
"L'intelligenza artificiale è un ossimoro, non esiste" ha spiegato Zelnick. "Questi sono modi semplici di spiegare alle persone ciò che sembra magia. La conclusione è che questi sono mezzi digitali e noi da sempre utilizziamo strumenti digitali. Non ho dubbi che ciò che oggi è considerato IA contribuirà a rendere la nostra attività più efficiente e ci aiuterà a lavorare meglio, ma non ridurrà l'occupazione".
A smentire Zelnick, almeno per il momento, sembrano però esserci i numeri: i publisher continuano a licenziare in favore di maggiori investimenti nell'intelligenza artificiale. Peraltro, l'occupazione non è definita solo dagli sviluppatori, ma anche da doppiatori, scrittori e tutta una serie di figure che hanno visto i loro impegni ridursi e la loro voce utilizzata perfino senza alcuna autorizzazione.
Insomma, l'IA è indubbiamente un'innovazione, ma ancora in via di definizione. Non è chiaro quali saranno effettivamente le conseguenze della sua introduzione nel settore dell'intrattenimento, per cui come si suol dire: "chi vivrà, vedrà".
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"quella che Microsoft definisce "verità fondamentale" " ... ē semplicemente quella che in inglese si chiama "ground truth" ovvero un modello di riferimento considerato vero/valido e che viene usato per calcolare gli errori e le differenze tra quello che viene prodotto/calcolato ed il risultato desiderato.
Nell'ambito dei videogiochi e di altri ambiti analoghi è un modo per generare proceduralmente nuovi contenuti, in questo caso il "generatore" è un LLM, ma si può usare anche un generatore basato su algoritmi genetici o anche un programma basato su euristiche a pene di segugio con un generatore pseudocasuale che combina a caso regole e parametri iniziali.
In base a come viene descritta la cosa, sembra che Microsoft voglia vendere un pacchetto completo (software + risorse su cloud) per reskinnare giochi o generare nuovi contenuti più velocemente.
Ci sarà sempre più bisogno di contadini, operatori ecologici, lavapiatti...
cosa impedisce poi agli utenti di fare lo stesso e crearsi i propri giochi?
Un po' perché non se ne possono più permettere molto, un po' perché con questa roba non avranno bisogno di pagare ventimila persone per fare l'ennesimo reskin brutto di Assassin Crin e Final Fantasy.
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