Rivelato il primo prodotto frutto della collaborazione tra EA e Steven Spielberg
Già in passato Electronic Arts e il celebre regista Steven Spielberg avevano annunciato una collaborazione per lo sviluppo di videogiochi pubblicati dalla software house nordamericana. Sono adesso emersi i primi dettagli riguardo il primo gioco frutto di tale collaborazione.
di Rosario Grasso pubblicata il 24 Marzo 2006, alle 12:32 nel canale VideogamesElectronic Arts
Già da qualche tempo Electronic Arts e Steven Spielberg hanno in cantiere una collaborazione che porterà alla realizzazione di diversi videogiochi prodotti dal colosso nordamericano e ideati dal grande regista. Sono adesso emersi i primi dettagli riguardo il primo dei giochi in questione.
L'ambientazione si riferirà alla seconda guerra mondiale e vedrà il giocatore nei panni di un agente facente parte dei servizi segreti. Insomma, il tutto dovrebbe rappresentare una sorta di fusione di due serie di Electronic Arts di successo come quella legata ai giochi su James Bond e i Medal of Honor.
Non deve sorprendere la presenza dei servizi segreti durante la seconda guerra mondiale, perché, ad esempio, la Gran Bretagna aveva un'organizzazione spionistica del genere fin dal 1909. Inoltre, il gioco a cui stiamo facendo riferimento dovrebbe essere solamente il primo episodio di una serie composta almeno da tre prodotti.
Per il momento non ci sono ulteriori dettagli, ma sicuramente il progetto sarà annunciato, e probabilmente mostrato, al prossimo E3 con una campagna pubblicitaria imponente.
61 Commenti
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e l'80% delle news sui giochi sono rumors, voci di corridoio e poco più
mah
E noi ci giochiamo...
Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
E noi ci giochiamo...
Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
Lol a me invece disgustano i draghi gli elfi e via dicendo e godo a sparare in faccia a un nonno
Appunto, secondo me questi giochi sono utili ANCHE per SENSIBILIZZARE sul problema storico-sociale alle spalle: nota che il gioco finisce senza che si faccia male nessuno (perchè è un gioco) ma l'impressione che resta è appunto che il tutto sia stato (effettivamente come è stato) un dramma nella realtà.
Ergo il gioco è stato istruttivo e fa riflettere, almeno per quando mi riguarda.....certo non bisogna fermarsi al solo (e sterile, nel caso di CoD2) "shoot'em all".
E' vero che nel gioco non uccidi realmente nessuno, ma il rischio di far sembrare la violenza inoffensiva c'è, il rischio di perdere la sensibilità verso la sofferenza c'è, il rischio di vedere l'eliminazione dell'altro come soluzione c'è.
Detto questo ognuno fà come gli pare, certo che un genitore prima di comprare ad un figlio un gioco dove si uccide ci deve pensare bene.
Io personalmente di "giochi" in cui per divertirsi si uccide non ne compro...e pensate pure che sono bigotto.
Che palle...
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