Rivelato il primo prodotto frutto della collaborazione tra EA e Steven Spielberg
Già in passato Electronic Arts e il celebre regista Steven Spielberg avevano annunciato una collaborazione per lo sviluppo di videogiochi pubblicati dalla software house nordamericana. Sono adesso emersi i primi dettagli riguardo il primo gioco frutto di tale collaborazione.
di Rosario Grasso pubblicata il 24 Marzo 2006, alle 12:32 nel canale VideogamesElectronic Arts
61 Commenti
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Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
se ti è difficile distinguere una manciata di pixel da una persona, è giusto non giocarci, e condivido il tuo ragionamento
mancano le news !!
scusate ma invece di mettere tutte ste news su processori ram e inutilità varie di un mondo ormai morto da anni..., non potete aggiornarci con news sulla conferenza Nintendo avvenuta ieri ? è stato presentato un nuovo zelda per NintendoDS, si è parlato di quelche dettaglio sul REVOLUTION ....qui sul sito non cè manco una news a riguardo.....
E noi ci giochiamo...
Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
Anch'io non posso che criticare ciò che stai dicendo.
Nella realtà succede proprio il [U]contrario[/U], cioè che tutti ci dimentichiamo di quello che hanno passato i ns nonni (partigiani o non che siano).. per chi li ha ancora i nonni, ed ha la fortuna di poter stare con loro e sentire i loro racconti, a volti agghiaccianti di certi episodi di vita quotidiana di allora, nel Dopo guerra.
Sarebbe demagogico se dicessi il contrario,
ma a pensare che la gente a scuola i libri "non li caga" e a fine anno o se li lancia appresso o se li vende, peggio ancora chi li usa per schiacciare gli scarafaggi.. cosa ti tramandano, purtroppo quel mezzo non è sempre efficace.. (il Libro, ahimè basta vedere come vengono trattati i testi.. e come ciò che è il suo contenuto ti faccia dire: " che palle ti fai a studiare Storia moderna o contemporanea..!"
Lasciamo perdere (farebbe addormentare pure 1 cavallo).
Ora il videogioco è un mezzo di comunicazione alla fin fine.. trovo che si impari molto di più delle vicende della II Guerra Mondiale, sui fatti ed episodi che l'anno segnata di crimini atroci. (se opportunamente documentati e ricostruiti)
Quindi, potrebbe accadere che si imparino molte date, storie e vicende..
che il libro di Storia cartaceo non ti lascia e ti dimentichi il giorno dopo.
Tutto questo perchè? Perchè lo fai con interesse&divertimento,
apprendi con un mezzo diverso dal malloppone di carta..
qualcosa ti lascia in fondo no?
E' solo fatto in chiave diversa, comunicando con altri mezzi.
In qualche modo i VG sono un'[I]alternativa[/I] istruttiva, credo IMHO.
Se sviluppati da persone ingamba che vogliono mettere anche del contenuto,
oltre che l'aspetto ludico.
In qualche modo anche questo mezzo, lascia una traccia, anche se sottoforma di videogioco (che per le nuove generazioni che se ne sbattono ancora + di noi.. quasi 30enni della Storia nazionale e modiale, potrebbe essere l'unico mezzo per degnare q.ora nel capire cosa ci ha preceduto, anche senza rendersene conto si impara: si sentono date, episodi, fatti di Storia) tutti vissuti più intensamente di quanto potrebbe trasmettere un semplice libro di carta.
E' più immersivo e quindi più efficace.
Trovo che sia molto bella questa cosa.
Non so se rendo l'idea.
Ma Call of Duty, secondo me ha anche un fine educativo.
Essendo il più realistico possibile, è di conseguenza molto crudo, raccontando in qualche modo tramite una chiave di lettura diversa (con il VG) i periodi bui delle 2° Guerra Mondiale.
E' bello per quest' aspetto.
E noi ci giochiamo...
Mi viene da vomitare!
Un conto è ammazzare mostri, un conto e ammazzare, anche solo come simulazione, dei soldati che 60 anni fa realmente morivano...
ed avevano 20 anni..............
Quando ho visto i demo di Call of Duty immaginavo a quei soldati reali, che così si comportavano... nascondersi dietro un muro, dietro un sasso, contare sui compagni, sperare ad ogni passo che non ci fosse il nemico dietro l'angolo...
e noi ci giochiamo.................
Ammazziamo i mostri e gli orchi... non i nostri nonni..................
E' vero che nel gioco non uccidi realmente nessuno, ma il rischio di far sembrare la violenza inoffensiva c'è, il rischio di perdere la sensibilità verso la sofferenza c'è, il rischio di vedere l'eliminazione dell'altro come soluzione c'è.
Detto questo ognuno fà come gli pare, certo che un genitore prima di comprare ad un figlio un gioco dove si uccide ci deve pensare bene.
Io personalmente di "giochi" in cui per divertirsi si uccide non ne compro...e pensate pure che sono bigotto.
Sono pienamente daccordo sul rischio che si corre di desensibilizzare alla violenza ed al dolore. E il problema diventa più accentuato quanto più la grafica diventa realistica. Tra poco sarà quasi impossibile distinguere tra un personaggio CG da una ripresa reale e dire che sono solo una manciata di pixel è una faciloneria.
Però sono anche daccordo con nudo_conlemani_inTasca (azz. mi meraviglio di me stesso) sul (solo) fatto che è meglio ricordare questi aspetti della nostra storia piuttosto che lasciarla nel dimenticatoio. Tutto sta in come è fatto il gioco. Ad esempio come si chiamava quel gioco in cui lo scopo era ammazzare più passanti possibili, e più sono deboli più punti facevi ? Quello si che è da condannare.
Per sparare ad una persona bisogna avere una certa dose di fegato e di incoscenza, io sono un amante degli fps e amo sparare sullo schermo, ma non ho mai preso in mano un'arma vera ne ne ho mai sentito l'esigenza .
Per quanto rigurda la seconda guerra mondiale invece io non mi sono ancora stufato tanto che poche settimane fa mi sono preso day of defeat su steam e mi stò divertendo un mondo, anche perchè io preferisco molto di più i giochi a sfondo storico piuttosto che fantasy
Il turbamento che ho avvertito in quell'occasione è stato davvero unico, e penso proprio che quello è stato il momento in cui ho cominciato a riflettere sul serio sulla II GM.
Sparare ad un modello 3d, poi, non è per niente la stessa cosa.
il problema di fondo è che ci si diverta a fare finta di ammazzare qualcuno...
è la miseria dell'animo umano...
Però sono anche daccordo con nudo_conlemani_inTasca (azz. mi meraviglio di me stesso) sul (solo) fatto che è meglio ricordare questi aspetti della nostra storia piuttosto che lasciarla nel dimenticatoio. Tutto sta in come è fatto il gioco. Ad esempio come si chiamava quel gioco in cui lo scopo era ammazzare più passanti possibili, e più sono deboli più punti facevi ? Quello si che è da condannare.
concordo sul rischio.
ma il punto, secondo me, sta tutto qui: finché una persona è in grado di rendersi conto SEMPRE della differenza tra realtà e videogioco problemi non ce ne sono.
per me giocare ad un FPS (e sono cmq molto selettivo sul genere) è dimostrare di avere buoni riflessi e saper coordinare le mani e la vista.
niente di più. non provo soddisfazione ad aver "ucciso un nemico".
Certo, questo presuppone un minimo di sforzo e ragionamento.
Motivo per cui sono assulotamente convinto che i videogiochi "violenti" non siano per niente adatti ai bambini (di tutte le età, che con il passare del tempo, se non mantengono la giusta distinzione, potrebbero sviluppare comportamenti violenti.
Concordo anche sull'inutilità di giochini come carmagheddon, il cui scopo è investire i passanti con un automobile.
cmq non è il caso di continuare, siamo un po' off topic
il problema di fondo è che ci si diverta a fare finta di ammazzare qualcuno...
è la miseria dell'animo umano...
Beh.. allora vedi che dico bene, questi VG hanno 1 fine educativo.
Ti portano a riflettere.. hanno colpito nel segno!
Come battuta non è di gran buon gusto, se invece fosse vero non ci fai certo una bella figura a dirlo.
Non è OBBLIGATORIO rispondere ad un thread, sapete?
Per cui pensiamo sempre quello che andiamo a scrivere, grazie!
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