Rivelato il primo prodotto frutto della collaborazione tra EA e Steven Spielberg
Già in passato Electronic Arts e il celebre regista Steven Spielberg avevano annunciato una collaborazione per lo sviluppo di videogiochi pubblicati dalla software house nordamericana. Sono adesso emersi i primi dettagli riguardo il primo gioco frutto di tale collaborazione.
di Rosario Grasso pubblicata il 24 Marzo 2006, alle 12:32 nel canale VideogamesElectronic Arts
61 Commenti
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Già. Ci vorrebbe proprio una terza guerra mondiale per svariare il genere dei videogiochi del futuro...
Allora direi che occorre introdurla come materia all'asilo.
Allora direi che occorre introdurla come materia all'asilo.
E non c'è già?!?!?
La guerra con le pigne...
Allora direi che occorre introdurla come materia all'asilo.
Perchè, non mi dire che tu da piccolo non hai mai giocato a fare la guerra... Non ci credo.
Non è questo il punto, se i tuoi nonni hanno fatto la fame non significa che devi farla anche tu, la questione è che la vita, tua e degli altri, diventa istruttiva per le generazioni future quando se ne trae il meglio e non si commettono più gli stessi errori.
L'umanità in generale pare ignorare questa regola, ma a livello personale niente vieta di farlo.
Poi è ovvio che se giochi con una pistola non diventi per forza un assassino, ma se giocando al "piccolo chirurgo" ti venisse voglia di diventare un medico, tanto per fare un esempio (e non per la posizione che ne deriva) non sarebbe meglio...
Ripeto, è una posizione che deriva da un'atteggiamento mentale di rifiuto della guerra o della violenza; capisco che a qualcuno possa apparire un'estremismo, ma personalmente sono dell'idea che non potendo prevedere l'effetto che ha sulla mente di un bambino o di un adolescente ( anche se fosse uno solo) l'uso virtuale di un'arma, credo sia meglio evitare.
E' una posizione molto critica, me ne rendo conto, penso comunque che sia buona regola nella vita pensare sempre molto bene a quello che si fa, in proiezine futura, a lungo termine, ci si risparmiano un sacco di problemi.
L'umanità in generale pare ignorare questa regola, ma a livello personale niente vieta di farlo.
Poi è ovvio che se giochi con una pistola non diventi per forza un assassino, ma se giocando al "piccolo chirurgo" ti venisse voglia di diventare un medico, tanto per fare un esempio (e non per la posizione che ne deriva) non sarebbe meglio...
Ripeto, è una posizione che deriva da un'atteggiamento mentale di rifiuto della guerra o della violenza; capisco che a qualcuno possa apparire un'estremismo, ma personalmente sono dell'idea che non potendo prevedere l'effetto che ha sulla mente di un bambino o di un adolescente ( anche se fosse uno solo) l'uso virtuale di un'arma, credo sia meglio evitare.
E' una posizione molto critica, me ne rendo conto, penso comunque che sia buona regola nella vita pensare sempre molto bene a quello che si fa, in proiezine futura, a lungo termine, ci si risparmiano un sacco di problemi.
Permettimi, ma questa si chiama "etica da 4 soldi". Forse dargli 4 soldi è pure sopravvalutarla.
Sarà pure da 4 soldi o anche da meno se vuoi, dipende da quanto i problemi generati ti toccano poi in prima persona.
E' ovvio che se 1 su 1000 subisce una forzatura mentale dall'uso di un gioco o di altro e commette un omicidio dall'altra parte del mondo può essere considerato un problema localizzato o trascurabile; ma se l'ucciso è tuo padre o tua moglie o tuo figlio....allora la mia etica forse vale anche 5 soldi.
Fate come vi pare.. ma vi consiglio di chiedere a chiunque (psicologo ecc) che ne sa certamente più di voi se è giusto quel che pensate..
Per un maschio giocare alla GUERRA è una tappa FONDAMENTALE della crescita.. e non fate pugnette etiche e morali xke la guerra a cui giocano loro non offende nessuno.. è la vostra ipocrisia a impedirglielo che è deprecabile. Sicuramente poi come è stato già analizzato da esperti, un individuo che da bambino non ha giocato alla guerra o ad altri giochi simili tenderà a essere più violento un giorno ( forse xke invece di giocare con una pistola giocattolo, gioca con una vera).
Cioè ci sono ben altri problemi al mondo..
Un altro piccolo appunto di carattere storico.
Negli anni 30' del secolo scorso un eminente filosofo, tale Nietzche, ha scritto qualcosa del genere, magari solo per farsi notare o per dire qualcosa di nuovo.
Il problema e che in Germania un tipetto con i baffetti lo ha preso molto sul serio e qualche problema lo ha creato.
Anzi è stato il primo a servirsi degli psicologi per mettere su una macchina di propaganda che plagiasse le menti fin dai primi anni di età, dove la gioventù cominciava a marciare al passo dell'oca portando in spalla fucili di legno.
Un'ultima cosa, ragionare su di un problema ed avere una visione opposta alla tua un significa volerti "impedire" di giocare a quello che vuoi; la libertà per me è un valore assoluto e ogni scelta deve essere frutto della consapevolezza e non di un'imposizione.
Qualcosa di più recente: in Ruanda il problema dei bambini soldato è stato (e forse è ancora ) molto grave; ragazzi di 10-12 anni sono stati addestrati e abituati a compiere azioni atroci plagiando la loro coscienza, che a quell'età deve essere ancora completamente formata.
E li non si trattava di sparare ad un nemico virtuale, molti hanno mutilato e ucciso altri a colpi di macete, sporcandosi col loro sangue e sentendo le loro grida....ma questo non li ha fermati, perchè alla violenza ci si può assuefare.
Molti centri di assistenza, supportati da psicologi (che secondo te reputano una una tappa FONDAMENTALE della crescita il "giocare" alla guerra) stanno cercando di aiutarli ad uscire da questo incubo.
Ma è stata una fortuna per loro,infatti secondo gli "esperti" che citi, immagina che mostri sarebbero diventati se non avessero partecipato alla guerra.
Hai ragione ci sono molti altri problemi al mondo....il fatto è che spesso sono legati o generati da questo.
Negli anni 30' del secolo scorso un eminente filosofo, tale Nice, ha scritto qualcosa del genere, magari solo per farsi notare o per dire qualcosa di nuovo.
Il problema e che in Germania un tipetto con i baffetti lo ha preso molto sul serio e qualche problema lo ha creato.
Anzi è stato il primo a servirsi degli psicologi per mettere su una macchina di propaganda che plagiasse le menti fin dai primi anni di età, dove la gioventù cominciava a marciare al passo dell'oca portando in spalla fucili di legno.
Un'ultima cosa, ragionare su di un problema ed avere una visione opposta alla tua un significa volerti "impedire" di giocare a quello che vuoi; la libertà per me è un valore assoluto e ogni scelta deve essere frutto della consapevolezza e non di un'imposizione.
Qualcosa di più recente: in Ruanda il problema dei bambini soldato è stato (e forse è ancora ) molto grave; ragazzi di 10-12 anni sono stati addestrati e abituati a compiere azioni atroci plagiando la loro coscienza, che a quell'età deve essere ancora completamente formata.
E li non si trattava di sparare ad un nemico virtuale, molti hanno mutilato e ucciso altri a colpi di macete, sporcandosi col loro sangue e sentendo le loro grida....ma questo non li ha fermati, perchè alla violenza ci si può assuefare.
Molti centri di assistenza, supportati da psicologi (che secondo te reputano una una tappa FONDAMENTALE della crescita il "giocare" alla guerra) stanno cercando di aiutarli ad uscire da questo incubo.
Ma è stata una fortuna per loro,infatti secondo gli "esperti" che citi, immagina che mostri sarebbero diventati se non avessero partecipato alla guerra.
Hai ragione ci sono molti altri problemi al mondo....il fatto è che spesso sono legati o generati da questo.
Ehm.. si scrive Nietzsche, comunque il legame tra la filosofia del "superuomo" (che non era inteso da Nietzsche come espressione della "razza eletta", ma come colui che riesce con la sua volontà a superare tutti i vincoli che incatenano gli uomini normali) e il nazismo non è così diretto come lasci intendere.
http://www.cronologia.it/storia/biografie/nietzsch.htm
E' una precisazione di cui ti ringrazio, il fatto che non fosse lo scopo primario di Nietzche quello teorizzare una razza eletta è risaputo, io volevo solo fare un'esempio di come quello che a livello teorico può essere legittimo, a livello pratico diventa pericoloso.
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