Return to Monkey Island è realtà! Arriverà nel 2022: ecco il trailer d'annuncio

Sembrava un pesce d'aprile, ma quello di Ron Gilbert non era affatto uno scherzo. Arriva l'annuncio ufficiale di Return to Monkey Island, seguito diretto di LeChuck's Revenge e terzo capitolo della storica serie di avventure grafiche diretto da Gilbert. Devolver e Lucasfilm pubblicheranno il gioco nel 2022.
di Pasquale Fusco pubblicata il 04 Aprile 2022, alle 18:14 nel canale VideogamesDevolver Digital
71 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoRicordo anche io i momenti di blocco in cui si provava a caso, poi sinceramente non ricordo se questo fosse dovuto ad una mia mancanza (nel senso che magari una logica di fondo c'era) o proprio al fatto che volutamente alcune combinazioni erano senza logica...
Il primo esempio che mi viene in mente è il pollo di gomma con la carrucola...
In realtà erano soluzioni assurde volute, facevano parte di una visione irrisoria e comica dei progettisti.
Capisco che creasse non pochi problemi ma "filosoficamente" aveva il suo senso contrariamente a certe soluzioni cervellotiche di alcuni giochi puzzle recenti.
Come ad esempio quando ci si infilava un cane più grande di Guybrush sotto la giacca...
Poi vi state scordando una delle avventure più belle in assoluto! Grim fandango!!! Arte pura
"la mia falce, mi piace tenerla vicino a dov'era il mio cuore"
Concordo. Tim Schafer collaborava con Gilbert, ma in Grim Fandango ha veramente raggiunto l'apice. Monkey resta Monkey, ma Grim... è veramente uno spettacolo (forte anche di un doppiaggio meraviglioso).
Capisco che creasse non pochi problemi ma "filosoficamente" aveva il suo senso contrariamente a certe soluzioni cervellotiche di alcuni giochi puzzle recenti.
Come ad esempio quando ci si infilava un cane più grande di Guybrush sotto la giacca...
Mi spiego meglio: non è la soluzione in sè che "stona", anzi, quella ci sta appieno nel contesto surreale del gioco e su questo siamo d'accordo. Quello che stona è come ci si arriva, ovvero a caso, provando "tutto con tutto". La soddisfazione in quel caso è data solo dall'aver superato un punto dove magari eri bloccato da ora, ma non dall'aver "capito" e risolto l'enigma.
(PS: la firma è così da anni... non per l'occasione)
avventura troppo facile, ma in alcuni punti di una bellezza struggente.
my destinty is in your hands, Elders
our hands are empty hetchel...
Deponia non era male, peccato si perda un pò nel proseguo.
avventura troppo facile, ma in alcuni punti di una bellezza struggente.
Poesia pura, capolavoro di Brian Moriarty.
Sì avevo compreso, quello che dicevo è che la dinamica del "tutto con tutto" era probabilmente una trollata (per usare un termine recente) voluta in molti casi per una filosofia burlesca degli autori.
Giocando con le remastered, dove ci sono anche i commenti in molte situazioni degli autori, traspare abbastanza quale era lo spirito goliardico che animanva gli sviluppatori a quei tempi.
E sinceramente è una cosa delle cose che si è perso nello sviluppo dei giochi moderni dove si guarda molto di più al profitto che non al divertimento intrinseco nel realizzare un progetto.
Simon the sorcerer? commento 46
Mai giocato ma collego automaticamente alla saga di discwolrd
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