Resident Evil: è ufficiale la serie TV su Netflix. Ecco il copione e i primi dettagli della storia
Dopo tanti rumor e il leak di una prima descrizione: è ufficiale l’arrivo di una serie TV live action di Resident Evil su Netflix. La foto del copione è stata pubblicata e con esso anche qualche dettaglio.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 31 Agosto 2020, alle 19:01 nel canale VideogamesResident EvilNetflix
Netflix ha deciso di ufficializzare una delle più attese serie TV che le indiscrezioni avevano da tempo rivelano ma non confermato. Parliamo di Resident Evil ossia il live action adattamento televisivo della serie di videogiochi che hanno letteralmente spopolato negli anni e che tuttora tengono attaccati alla TV e alle console i fan più sfegatati e non solo. Resident Evil dunque avrà anche la sua serie TV e l'avrà addirittura su Netflix ossia il servizio di streaming video più famoso ed utilizzato al mondo.
Resident Evil su Netflix: di cosa si parlerà?
La serie sarà scritta da Andrew Dabb e dovrebbe avere una doppia timeline che seguirà due personaggi: Jade Wesker e Billie Wesker, che sostanzialmente dovrebbero essere le figlie del principale villain del franchise, Albert Wesker. Secondo quella che riguarda la sinossi ufficiale, nella prima storia verrà esplorata la vicenda delle due sorelle quattordicenni alle prese con la nuova vita a New Raccoon City. La città famosa per l'invasione del virus della Umbrella e dunque della comparsa di zombie. Qui le due si accorgono che il padre sembra tenere nascosti degli oscuri segreti pericolosi per il mondo intero.
When the Wesker kids move to New Raccoon City, the secrets they uncover might just be the end of everything. Resident Evil, a new live action series based on Capcom’s legendary survival horror franchise, is coming to Netflix. pic.twitter.com/XWh5XYxklD
— NX (@NXOnNetflix) August 27, 2020
Nella seconda storia invece si avanza di dieci anni e sulla Terra sembrano essere rimaste meno di quindici milioni di persone, contro addirittura i sei miliardi di infetti dal Virus T sia per le persone che animali. Jade, ora trentenne, cerca di sopravvivere in questo nuovo mondo, ma i segreti dal suo passato riguardanti sua sorella, suo padre e sé stessa faranno sì che la storia prenda vita in modo quanto mai particolare.
Bronwen Hughes, ossia il regista di The Walking Dead ma anche di Breaking Bad, dirigerà i primi due episodi della serie, che in totale ne conterrà otto, della durata di un’ora circa. Sarà un adattamento della serie di videogiochi che hanno veramente fatto la storia. Un successo incredibile che è stato anche proposto in TV tramite alcuni film ma che effettivamente non ha mai trovato bissato il successo degli episodi videoludici. Chissà che i nomi importanti come quello di Hughes ma anche quello di Netflix possano finalmente raggiungere il successo meritato a Resident Evil anche sul grande schermo.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE' troppo difficile prendere RE1 o RE2 e farne un live action pari pari a come si svolgono i fatti nei videogiochi?
Non me ne frega una fava delle figlie di wesker, voglio vedere Leon, Claire e Jill spaccare tutto.
Ma poi che bel concept, da una parte un teen drama, dall'altra un'apocalisse zombie dove gli umani sono quasi tutti morti, wow, non vedevo l'ora, ci mancavano produzioni del genere, roba mai vista
E' troppo difficile prendere RE1 o RE2 e farne un live action pari pari a come si svolgono i fatti nei videogiochi?
Non me ne frega una fava delle figlie di wesker, voglio vedere Leon, Claire e Jill spaccare tutto.
Sinceramente non ho mai capito chi soffre del fatto che i prodotti ispirati ad opere di altri media (in questo caso da videogame a serie tv) non siano dei "porting" 1:1 ma delle rielaborazioni.
Il fatto è che non afferro quale attrattiva dovrebbe avere il sorbirsi ore e ore a guardare una storia che già si conosce a menadito solo perché si ha il telecomando e non il joypad in mano.
Oh poi per carità, non difenderei mai un vaneggio da febbre alta come Final Fantasy: The Spirits Within, ma per il resto ben vengano reinterpretazioni e sviluppi vari, altrimenti che palle, sarebbe solo ad uso e consumo dei fanboy più maniacali.
Oh bè... Su questo d'accordissimo.
Il fatto è che non afferro quale attrattiva dovrebbe avere il sorbirsi ore e ore a guardare una storia che già si conosce a menadito solo perché si ha il telecomando e non il joypad in mano.
Oh poi per carità, non difenderei mai un vaneggio da febbre alta come Final Fantasy: The Spirits Within, ma per il resto ben vengano reinterpretazioni e sviluppi vari, altrimenti che palle, sarebbe solo ad uso e consumo dei fanboy più maniacali.
Oh bè... Su questo d'accordissimo.
Sei d'accordo ma non hai capito, ok
Il punto non è la sofferenza per il mancato "porting 1:1", il punto è che prendono un nome noto e ci fanno qualcosa che non c'entra una fava con l'opera originale e che per di più farà schifo come produzione in generale.
Il punto è che se sei impedito nella produzione e magari hai anche pochi soldi da spendere non ci provare neanche ad inventarti qualcosa, ripoduci passo passo quello che è già stato fatot nel live action, almeno una garanzia ci sarà, ovvero una storia decente.
Se producessero un spin off di valore mi andrebbe benissimo anche il teen drama o l'ennesima apocalisse zombie, ma non sarà così, produrranno l'ennessimo immondezzaio sfruttando il nome del franchise di Resident Evil.
Spero che così ti sia chiaro il concetto, il perché spesso gli appassionati chiedono nuovi prodotti uguali a quelli vecchi.
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