Remake e remaster: uno studio rivela quando i giocatori li apprezzano davvero
Uno studio condotto da IDC Consulting e Virtuos ha rilevato quando i remake dei videogiochi o le loro rimasterizzazioni hanno più successo. Inoltre, sembra che i titoli più vecchi di 20 anni vengano individuati dal pubblico come retro games, a prescindere dal lavoro effettuato.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 08 Marzo 2024, alle 17:27 nel canale VideogamesUn interessante studio condotto da IDC Consulting e Virtuos ha rivelato qual è il periodo ideale per realizzare il remake o la remaster di un gioco rispetto al rilascio della sua versione originale. Il dato è stato calcolato in base al numero di vendite totalizzato dalle rispettive revisioni.
Per quanto riguarda i remake, il lasso di tempo migliore per rilasciarli è tra gli 11 e i 20 anni dall'uscita del gioco originale. Dei titoli rifatti dopo 11-15 anni, il 70% ha venduto oltre due milioni di copie, tasso che sale all'80% per i titoli riproposti in una nuova veste dopo 16-20 anni.
Le ragioni di questo trend sono legate principalmente all'evoluzione hardware e software che consente agli sviluppatori di motivare un secondo acquisto a prezzo pieno per il medesimo titolo. In particolare, i giocatori desiderano aggiunte significative al gioco, soprattutto sul fronte tecnico, e la risoluzione di aspetti critici che affliggono la versione originale.
Nel caso dei remake realizzati entro i 5 anni dalla release originale, solo il 32% di quelli presi in esame ha registrato oltre i due milioni di copie vendute tra cui The Last of Us Parte I del 2022 e Odin Sphere: Leifthrasir del 2016.
"Quando si cerca di rifare un gioco più giovane di 10 anni, gli sviluppatori dovrebbero determinare se il loro remake presenterà un valore aggiunto per i videogiocatori, giustificando il prezzo completo di acquisto. I fattori da considerare sono quanto il gioco originale è al passo col panorama attuale, la rilevanza del genere, i concorrenti più moderni e le nuove tecnologie disponibili".
"Viceversa, rifare un gioco più vecchio di oltre due decadi comporta il rischio di essere meno competitivo nei confronti delle nuove generazioni di videogiocatori e di essere posizionato come retro game – una categoria di nicchia".
Di contro, le rimasterizzazioni sono più performanti se proposte entro 5 anni dalla prima pubblicazione del titolo. Questo perché tendenzialmente le remaster coincidono con una nuova generazione di console consentendo agli sviluppatori di aggiornare la componente grafica con uno sforzo relativamente contenuto.
"La maggior parte delle rimasterizzazioni è stata rilasciata intorno al 2014, con la nuova generazione di console (Xbox One e PS4), per massimizzare l'accessibilità e la copertura entro un lasso di tempo in cui il gioco nella sua prima edizione era ancora popolare sul mercato. L'analisi ha mostrato che durante questo ciclo di rinnovamento hardware, le rimasterizzazioni dei giochi più recenti hanno performato, in media, meglio di quelle dei giochi più vecchi".
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosu PC il gioco evolve anzi evolveva insieme alla community, trainata dal multiplayer.
su console no.
secondo me il punto di svolta è stato Call of Duty 4 o l'anno 2007. da lì tutti i giochi avevano gli assets blindatissimi, file proprietari per ogni cosa, contenitori di textures criptati ed altro, questo per favorire l'uscita annuale di giochi nuovi e DLC castrando il modding e l'evoluzione facendo convergere il gioco PC con quello console. adesso il multi è anche su console quindi sono pari.
dal 2018 circa in poi, il PC gaming si è ripreso grazie alla moda dei retro fps, degli shooter 2D integrati fortemente coi social, e dei milsim difficilmente esportabili su console.
Non tutti quanti abbiamo giocato ai titoli che vengono riproposti.
La quasi totalità dei videogiocatori ludici attualmente esistente ad esempio di certo non avevano mai giocato a titoli come i primi Resident Evil o i primi Metal Gear Solid, la saga Legacy of Kain o i primi Splinter Cell, quindi è giusto riproporli.
Ed anche chi li ha giocati spesso si trova davanti a titoli dal gameplay completamente differente.
Come il FF7 che è passato da un gameplay da gameboy 2D con visuale isometrica ad un action in terza persona.
Ma non esageriamo, la Kendo Mod contro il remake di Capcom ?
Non c'è paragone, le produzioni a basso budget non competono con le opere tripla A.
Chi dice che ne ha abbastanza li può evitare, e si faccia qualche domanda sul perché fanno concorrenza ai nuovi.
Il 3D cresce di giorno in giorno
Parlare di 3D è la versione che oggi attira più persone. Tutto può essere applicato al 3D, anche adesso le scuole stanno applicando il 3D al processo di apprendimento. Faccio spesso uso del 3D mentre ascolto musica su bezpłatne dzwonki na telefon, per me è molto interessanteChi dice che ne ha abbastanza li può evitare, e si faccia qualche domanda sul perché fanno concorrenza ai nuovi.
come le musiche: recupero di brani vecchi di 20-30-40 anni riproposti cambiando un sottofondo e infilandoci 3 frasi rappate tra un ritornello e l'altro
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