Remake e remaster: uno studio rivela quando i giocatori li apprezzano davvero

Remake e remaster: uno studio rivela quando i giocatori li apprezzano davvero

Uno studio condotto da IDC Consulting e Virtuos ha rilevato quando i remake dei videogiochi o le loro rimasterizzazioni hanno più successo. Inoltre, sembra che i titoli più vecchi di 20 anni vengano individuati dal pubblico come retro games, a prescindere dal lavoro effettuato.

di pubblicata il , alle 17:27 nel canale Videogames
 

Un interessante studio condotto da IDC Consulting e Virtuos ha rivelato qual è il periodo ideale per realizzare il remake o la remaster di un gioco rispetto al rilascio della sua versione originale. Il dato è stato calcolato in base al numero di vendite totalizzato dalle rispettive revisioni.

Per quanto riguarda i remake, il lasso di tempo migliore per rilasciarli è tra gli 11 e i 20 anni dall'uscita del gioco originale. Dei titoli rifatti dopo 11-15 anni, il 70% ha venduto oltre due milioni di copie, tasso che sale all'80% per i titoli riproposti in una nuova veste dopo 16-20 anni.

Le ragioni di questo trend sono legate principalmente all'evoluzione hardware e software che consente agli sviluppatori di motivare un secondo acquisto a prezzo pieno per il medesimo titolo. In particolare, i giocatori desiderano aggiunte significative al gioco, soprattutto sul fronte tecnico, e la risoluzione di aspetti critici che affliggono la versione originale.

Nel caso dei remake realizzati entro i 5 anni dalla release originale, solo il 32% di quelli presi in esame ha registrato oltre i due milioni di copie vendute tra cui The Last of Us Parte I del 2022 e Odin Sphere: Leifthrasir del 2016.

"Quando si cerca di rifare un gioco più giovane di 10 anni, gli sviluppatori dovrebbero determinare se il loro remake presenterà un valore aggiunto per i videogiocatori, giustificando il prezzo completo di acquisto. I fattori da considerare sono quanto il gioco originale è al passo col panorama attuale, la rilevanza del genere, i concorrenti più moderni e le nuove tecnologie disponibili".

"Viceversa, rifare un gioco più vecchio di oltre due decadi comporta il rischio di essere meno competitivo nei confronti delle nuove generazioni di videogiocatori e di essere posizionato come retro game – una categoria di nicchia".

Di contro, le rimasterizzazioni sono più performanti se proposte entro 5 anni dalla prima pubblicazione del titolo. Questo perché tendenzialmente le remaster coincidono con una nuova generazione di console consentendo agli sviluppatori di aggiornare la componente grafica con uno sforzo relativamente contenuto.

"La maggior parte delle rimasterizzazioni è stata rilasciata intorno al 2014, con la nuova generazione di console (Xbox One e PS4), per massimizzare l'accessibilità e la copertura entro un lasso di tempo in cui il gioco nella sua prima edizione era ancora popolare sul mercato. L'analisi ha mostrato che durante questo ciclo di rinnovamento hardware, le rimasterizzazioni dei giochi più recenti hanno performato, in media, meglio di quelle dei giochi più vecchi".

8 Commenti
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silvanotrevi08 Marzo 2024, 17:46 #1
La verità è che ne abbiamo piene le scatole sia dei remake sia dei remaster. Però mi rendo anche conto che oggi è veramente difficile innovare e creare un videogioco totalmente nuovo perché è stato fatto tantissimo negli anni precedenti riguardo ai giochi 3D. A fine anni 90 si restava sbalorditi di fronte ai primi videogiochi 3D, ricordo lo stupore negli occhi a vedere il primo Tomb Raider, il primo Resident Evil, il primo Crash Bandicoot nel 1996-1997. Oggi invece non ci stupiamo più, tutto ci sembra normale e già visto. Secondo me per innovare veramente nei prossimi anni bisognerà innovare proprio il medium tout court, introdurre modi rivoluzionari di interazione sviluppando ad esempio l'interazione tra IA e VR per una immersione e un impatto devastanti durante l'esperienza di gioco. E si dovrà anche rendere i giochi meno scriptati, meno prevedibili. Importante anche togliere tutte quelle quests secondarie inutili e noiose, tutte quelle raccolte di trofei, collezionabili e quant'altro che vanno bene per i nerd sfegatati ma non fanno divertire chi versamente vuole essere coinvolto dal mondo dei videogames
bancodeipugni08 Marzo 2024, 18:11 #2
i migliori sono i remake fatti dalla community, basta che liberino le sorgenti e saltano fuori ottime cose, come revil II Kendo mod, overhaul ecc
Gnubbolo08 Marzo 2024, 18:30 #3
questo articolo non parla esclusivamente del gaming su PC.
su PC il gioco evolve anzi evolveva insieme alla community, trainata dal multiplayer.
su console no.

secondo me il punto di svolta è stato Call of Duty 4 o l'anno 2007. da lì tutti i giochi avevano gli assets blindatissimi, file proprietari per ogni cosa, contenitori di textures criptati ed altro, questo per favorire l'uscita annuale di giochi nuovi e DLC castrando il modding e l'evoluzione facendo convergere il gioco PC con quello console. adesso il multi è anche su console quindi sono pari.
dal 2018 circa in poi, il PC gaming si è ripreso grazie alla moda dei retro fps, degli shooter 2D integrati fortemente coi social, e dei milsim difficilmente esportabili su console.
Ripper8908 Marzo 2024, 23:58 #4
Originariamente inviato da: silvanotrevi
La verità è che ne abbiamo piene le scatole sia dei remake sia dei remaster. Però mi rendo anche conto che oggi è veramente difficile innovare

Non tutti quanti abbiamo giocato ai titoli che vengono riproposti.
La quasi totalità dei videogiocatori ludici attualmente esistente ad esempio di certo non avevano mai giocato a titoli come i primi Resident Evil o i primi Metal Gear Solid, la saga Legacy of Kain o i primi Splinter Cell, quindi è giusto riproporli.

Ed anche chi li ha giocati spesso si trova davanti a titoli dal gameplay completamente differente.
Come il FF7 che è passato da un gameplay da gameboy 2D con visuale isometrica ad un action in terza persona.

oggi è veramente difficile innovare e creare un videogioco totalmente nuovo perché è stato fatto tantissimo negli anni precedenti riguardo ai giochi 3D. A fine anni 90 si restava sbalorditi di fronte ai primi videogiochi 3D, ricordo lo stupore negli occhi a vedere il primo Tomb Raider, il primo Resident Evil, il primo Crash Bandicoot nel 1996-1997. Oggi invece non ci stupiamo più, tutto ci sembra normale e già visto. Secondo me per innovare veramente nei prossimi anni bisognerà innovare proprio il medium tout court, introdurre modi rivoluzionari di interazione sviluppando ad esempio l'interazione tra IA e VR per una immersione e un impatto devastanti durante l'esperienza di gioco. E si dovrà anche rendere i giochi meno scriptati, meno prevedibili.
Un gioco innovativo, sbalorditivo, non scriptato, sempre diverso e potenzialmente infinito in realtà è uscito. Si chiamava Baldurs Gate 3 ma tu l'hai definito negativamente.

Originariamente inviato da: bancodeipugni
i migliori sono i remake fatti dalla community, basta che liberino le sorgenti e saltano fuori ottime cose, come revil II Kendo mod, overhaul ecc

Ma non esageriamo, la Kendo Mod contro il remake di Capcom ?
Non c'è paragone, le produzioni a basso budget non competono con le opere tripla A.
bancodeipugni09 Marzo 2024, 21:19 #5
SamFisher9210 Marzo 2024, 14:48 #6
Io non ci vedo niente di male nel riproporre i vecchi giochi sotto forma di remake, remastered o anche di porting funzionanti; un gioco è vecchio solo per chi l'ha già visto. Sono limitati? Un gioco può essere bello anche se non presenta mondi grossi quanto l'Australia, e con il proliferare degli indie anche i giocatori più giovani sono abituati ai limiti tecnici.
Chi dice che ne ha abbastanza li può evitare, e si faccia qualche domanda sul perché fanno concorrenza ai nuovi.
camalita11 Marzo 2024, 08:11 #7

Il 3D cresce di giorno in giorno

Parlare di 3D è la versione che oggi attira più persone. Tutto può essere applicato al 3D, anche adesso le scuole stanno applicando il 3D al processo di apprendimento. Faccio spesso uso del 3D mentre ascolto musica su bezpłatne dzwonki na telefon, per me è molto interessante
bancodeipugni11 Marzo 2024, 18:21 #8
Originariamente inviato da: SamFisher92
Io non ci vedo niente di male nel riproporre i vecchi giochi sotto forma di remake, remastered o anche di porting funzionanti; un gioco è vecchio solo per chi l'ha già visto. Sono limitati? Un gioco può essere bello anche se non presenta mondi grossi quanto l'Australia, e con il proliferare degli indie anche i giocatori più giovani sono abituati ai limiti tecnici.
Chi dice che ne ha abbastanza li può evitare, e si faccia qualche domanda sul perché fanno concorrenza ai nuovi.


come le musiche: recupero di brani vecchi di 20-30-40 anni riproposti cambiando un sottofondo e infilandoci 3 frasi rappate tra un ritornello e l'altro

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