RDR2 e Assassin’s Creed: dati sul completamento rivelano quante poche persone finiscono i giochi

RDR2 e Assassin’s Creed: dati sul completamento rivelano quante poche persone finiscono i giochi

Invogliare i giocatori a completare la storia dei titoli single player è sempre stata una sfida piuttosto ardua per gli sviluppatori. Che sembrano ancora avere delle difficoltà a vincerla...

di pubblicata il , alle 19:21 nel canale Videogames
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71 Commenti
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Aviatore_Gilles04 Febbraio 2019, 09:25 #41
Normalmente io i giochi li finisco, deve essere proprio brutto se non riesco a vedere i titoli di coda
Sul discorso achievements ho già più di qualche difficoltà. A volte mi è capitato di completare al 100% un gioco, ma sono veramente pochissimi rispetto alla percentuale di giochi che ho finito. Questo perché a volte richiedono run a livelli di difficoltà che non sono alla mia portata, o perché richiedono ore e ore a ripetere sempre la stessa azione. Alcuni sono anche stimolanti, specialmente nei giochi dove si richiede una scelta, in questo modo sei incentivato a riprovare per vedere cosa succede, oppure il completamente di una determinata quest secondaria. Altre volte sono delle palle assurde, specialmente quelli dove devi uccidere 10.000 nemici con la stessa arma
Goofy Goober04 Febbraio 2019, 11:00 #42
Questa statistica non conta molto su quanti completano un gioco, intesa come "storia" del gioco...
L'unico indicatore utile è per capire quanto siano "frustranti" da ottenere i trofei presenti in esso.

Inoltre a mio parere sarebbe ben più grave se queste percentuali fossero molto più alte, in quanto indice di enorme quantità di tempo "perso" a rincorrere achievement fini a se stessi e che niente aggiungono al gioco, piuttosto che dedicarsi, magari, a giocare e godersi i contenuti di un altro titolo.
GoFoxes04 Febbraio 2019, 11:55 #43
Originariamente inviato da: Goofy Goober
Questa statistica non conta molto su quanti completano un gioco, intesa come "storia" del gioco...
L'unico indicatore utile è per capire quanto siano "frustranti" da ottenere i trofei presenti in esso.

Inoltre a mio parere sarebbe ben più grave se queste percentuali fossero molto più alte, in quanto indice di enorme quantità di tempo "perso" a rincorrere achievement fini a se stessi e che niente aggiungono al gioco, piuttosto che dedicarsi, magari, a giocare e godersi i contenuti di un altro titolo.


Non è tempo perso, se il gioco ti piace.
Sarebbe come dire, hai giocato a tutte le modalità di FIFA o di Fortnite almeno una volta, mo' passa ad altro.

Poi non è che uno si gode solo i contenuti "narrativi" di un gioco. Teoricamente dovrebbe essere altro che attira. Gli achievements sono spesso e volentieri fatti alla caxxo per allungare il brodo, ma solitamente sono anche fatti per offrire sfide aggiuntive a chi il gioco lo apprezza e ha voglia di continuare a giocare anche dopo averlo finito. Mica sono obbligatori.

Potrei dirti il contrario, se RDR2 sta al 22% significa che la massa s'è fatta solo la storia (che poi come scritto non è vero) e ha perso il 90% del gioco. perché in RDR2 la storia è si e no il 10%. Idem in un Assassin's Creed qualsiasi, tolto il primo.

Poi chiaro che se invece di mettere achievements per aver completato side quest o side mission, li mettono per completare un'azione 500 volte, son coglioni gli sviluppatori.
simhunter04 Febbraio 2019, 13:30 #44
Non so. Io ho diversi giochi che non ho finito, perché ad un certo punto mi anno annoiato per un motivo o l'altro (che sia game play o storia),altri che nonostante finiti, continuo a giocarci perché mi divertono (skyrim è uno di quelli...soprattutto per millemila mod). Però da finirli a fare tutti i trofei c'è ne passa...
Goofy Goober04 Febbraio 2019, 13:51 #45
Originariamente inviato da: GoFoxes
Non è tempo perso, se il gioco ti piace.


i giochi che più ho amato in vita mia hanno sempre incluso cose inutili da fare, senza premio alcuno all'interno del gioco, come si vede nei trofei/ach che spesso popolano i titoli.

saprai benissimo che molti trofei rendono odioso anche il più bel gioco esistente. per me è sempre stato così.

e non parlo solo di difficoltà o frustrazione per ottenerli, ma magari di ripetitività e completa inutilità nel compiere le azioni richieste a sbloccarli.

Sarebbe come dire, hai giocato a tutte le modalità di FIFA o di Fortnite almeno una volta, mo' passa ad altro.


non mi riferisco certo a trofei che "poppano" entrando la prima volta in una modalità.

Poi non è che uno si gode solo i contenuti "narrativi" di un gioco.


Generalmente, nei giochi con un capo e una coda, è proprio quello che determina l'aver finito un gioco o meno.
Per finito intendo il senso di aver ancora qualcosa da farti raccontare dal gioco... Come dire che quando arrivi all'ultima pagina del libro, fine.
Che poi ci sono giochi che richiedono di completare più sotto-storie per vedere quello che hanno da offrire, siamo d'accordo, ma nel momento in cui la "main" la hai completata hai concluso la colonna portante del gioco.
Poi puoi giocarci altri 1000 ore e trovare o meno cose nascoste e storielle varie nascoste, ma la portata principale è finita.

Teoricamente dovrebbe essere altro che attira. Gli achievements sono spesso e volentieri fatti alla caxxo per allungare il brodo, ma solitamente sono anche fatti per offrire sfide aggiuntive a chi il gioco lo apprezza e ha voglia di continuare a giocare anche dopo averlo finito. Mica sono obbligatori.


Appunto, questa è la realtà dei fatti.
Il fatto che non solo non siano obbligatori, anzi, il più di loro è superfluo rispetto ai contenuti del gioco stesso, li rende l'emblema del fanatisimo...
Perchè tantissimi trofei non corrispondono a nessun "premio" in-game.
E' un po' come il caro vecchio livello 99 in quei giochi di ruolo dove finivi tutto già con 10 livelli in meno.
Immaginati il relativo trofeo... Bravo hai passato del tempo a ottenere un numerino nel gioco che non ti serve a niente, eccoti il trofeo

Mi fanno venire in mente le varie complention quest che si creano le community su tutti quei giochi in cui esiste il grinding, della serie "finisci con 99 oggetti di tutti i tipi nell'inventario"... cose che più inutili non mi vengono in mente.

Potrei dirti il contrario, se RDR2 sta al 22% significa che la massa s'è fatta solo la storia (che poi come scritto non è vero) e ha perso il 90% del gioco. perché in RDR2 la storia è si e no il 10%. Idem in un Assassin's Creed qualsiasi, tolto il primo.


potrei dirti che allora è in parte colpa di chi ha il creato il gioco, se così enorme parte di esso non è presentata al giocatore in "chiaro", ma vada scavata oltre la voglia del giocatore stesso.
tolto che ritengo normale per tantissime persone stufarsi di un gioco finita la main quest, è anche questione di gusti.
è normale invece che se ti piace tantissimo un gioco, continuerai a scavare e giocarlo il più possibile, e più contenuti in-game ci sono meglio è. ma i trofei non sono ingame...

evidentemente le persone a cui basta finire la main quest di RDR2 o AC, non amano particolarmente quel genere di gioco inteso come mondo aperto da esplorare e fare cose vedere gente etc etc.
quindi giocano la parte "guidata", senza calcolare la parte open.

e se sono la maggioranza al mondo, banalmente vuol dire che gli open world/exploration game sono sopravvalutati, almeno per quanto riguarda i numeri assoluti.

Poi chiaro che se invece di mettere achievements per aver completato side quest o side mission, li mettono per completare un'azione 500 volte, son coglioni gli sviluppatori.


siamo d'accordissimo.
T_zi04 Febbraio 2019, 13:58 #46
Diminishing returns. Una volta che hai completato la storia ed esplorato per bene il mondo di gioco, spendere altre ore ad uccidere x nemici con l'arma y giusto per illuminare un'icona non aggiunge più niente alla tua esperienza.

Gli achievement sono l'ennesimo stimolo per i soggetti che soffrono di OCD
GoFoxes04 Febbraio 2019, 14:38 #47
Originariamente inviato da: Goofy Goober
i giochi che più ho amato in vita mia hanno sempre incluso cose inutili da fare, senza premio alcuno all'interno del gioco, come si vede nei trofei/ach che spesso popolano i titoli.


Sì, quello da sempre, io in generale i collezionabili li salto.
Ad esempio, ora sto rigiocando tutti gli Assassin's Creed, i Gears of War, gli Halo e i Watch Dogs (in ordine cronologico, leggendo libri, comic book, guardando film brevi, ecc). Però non è che vado a cercare tutte le bandiere in AC1, ho delle mappe, quando ne trovo una me la segno, giusto per, ma apena finito passo alla Ezio Collection, mica vado a raccogliere tutte e 400 le bandierine. Idem Gears of War, le piastrine le salto, così come certi achievements troppo complessi.

saprai benissimo che molti trofei rendono odioso anche il più bel gioco esistente. per me è sempre stato così.

e non parlo solo di difficoltà o frustrazione per ottenerli, ma magari di ripetitività e completa inutilità nel compiere le azioni richieste a sbloccarli.


Sì, ma infatti il problema non è degli achievements in se, ma del fatto che gli sviluppatori sono pigri e creano achievements "perché devono farlo". Ci sono giochi che li hanno fatti veramente bene, che ti spingono a completarli in toto. Per me gli achievements del tipo "fai x n volte", così come i collezionabili, sono una minchiata.

L'ultimo gioco che ho millato è questo
https://www.trueachievements.com/ga...ro-Road-to-Eden
Per me ha ottimi achievements, che spronano a provare tutto, ma senza sfociare nella frustrazionbe o nella ripetitività assoluta.

non mi riferisco certo a trofei che "poppano" entrando la prima volta in una modalità.


Sì intendevo dire che i giochi, di per se, sono un insieme di poche azioni ripetute ad oltranza. Non è che dopo che le hai fatte 1-2 volte, lo molli il gioco.


Generalmente, nei giochi con un capo e una coda, è proprio quello che determina l'aver finito un gioco o meno.
Per finito intendo il senso di aver ancora qualcosa da farti raccontare dal gioco... Come dire che quando arrivi all'ultima pagina del libro, fine.
Che poi ci sono giochi che richiedono di completare più sotto-storie per vedere quello che hanno da offrire, siamo d'accordo, ma nel momento in cui la "main" la hai completata hai concluso la colonna portante del gioco.
Poi puoi giocarci altri 1000 ore e trovare o meno cose nascoste e storielle varie nascoste, ma la portata principale è finita.


Non è sempre così, come scritto se in un gioco cerchi solo l'aspetto narrativo ok, ma uno magari gioca perché gli piace giocare. Per intenderci, spesso io finisco i giochi i fretta e furia per potermi dedicare alle attività secondarie, che preferisco (Assassin's Creed ad esempio), oppure manco inizio le trame e cazzeggio (Fallout, Elder Scrolls).

Appunto, questa è la realtà dei fatti.
Il fatto che non solo non siano obbligatori, anzi, il più di loro è superfluo rispetto ai contenuti del gioco stesso, li rende l'emblema del fanatisimo...
Perchè tantissimi trofei non corrispondono a nessun "premio" in-game.
E' un po' come il caro vecchio livello 99 in quei giochi di ruolo dove finivi tutto già con 10 livelli in meno.
Immaginati il relativo trofeo... Bravo hai passato del tempo a ottenere un numerino nel gioco che non ti serve a niente, eccoti il trofeo


E questa è sempre colpa degli sviluppatori, nn degli achievements in se.

Mi fanno venire in mente le varie complention quest che si creano le community su tutti quei giochi in cui esiste il grinding, della serie "finisci con 99 oggetti di tutti i tipi nell'inventario"... cose che più inutili non mi vengono in mente.

potrei dirti che allora è in parte colpa di chi ha il creato il gioco, se così enorme parte di esso non è presentata al giocatore in "chiaro", ma vada scavata oltre la voglia del giocatore stesso.
tolto che ritengo normale per tantissime persone stufarsi di un gioco finita la main quest, è anche questione di gusti.
è normale invece che se ti piace tantissimo un gioco, continuerai a scavare e giocarlo il più possibile, e più contenuti in-game ci sono meglio è. ma i trofei non sono ingame...


Come no.
Ti chiedono di fare azioni ingame, più ingame di quello non c'è nulla.

evidentemente le persone a cui basta finire la main quest di RDR2 o AC, non amano particolarmente quel genere di gioco inteso come mondo aperto da esplorare e fare cose vedere gente etc etc.
quindi giocano la parte "guidata", senza calcolare la parte open.

e se sono la maggioranza al mondo, banalmente vuol dire che gli open world/exploration game sono sopravvalutati, almeno per quanto riguarda i numeri assoluti.


Come scritto, su trueachievements, solo il 28% ha finito RDR2, ma ad esempio più gente ha compleato tutti i minigiochi o ottenuto il oesce da 16lbs, quindi è evidente che a RDR2 la gente ha preferito cazzeggiare (o fare attività secondarie) che finire la trama in se (che poi è particolarmente lunga e brigosa e pesantemente scriptata).

Gli open world non sono sopravvalutati, tant'è che sono tutti open world i single player più venduti da anni (AC, FC, Elder Scrolls, GTA, Zelda, ecc.), è sopravvalutato il fatto che la "storia" sia una cosa importante in un gioco, quando Fortnite fa milioni e milioni di giocatori e 1 su 5 arriva all'epilogo di RDR2, però pesca e gioca a poker.


Originariamente inviato da: T_zi
Diminishing returns. Una volta che hai completato la storia ed esplorato per bene il mondo di gioco, spendere altre ore ad uccidere x nemici con l'arma y giusto per illuminare un'icona non aggiunge più niente alla tua esperienza.

Gli achievement sono l'ennesimo stimolo per i soggetti che soffrono di OCD


Oddio, i completizionisti ci sono sempre stati.
Gli achievements sono stati inventati da MS per Xbox360, e da allora li hanno adottati tutti, da Sony a Nintendo, passando per Valve e GOG. In certi giochi ce li sbattevano proprio dentro (Dragon Age Origins). Non credo abbiano tutti OCD (oddio, secondo me ce l'ha ogni singolo essere umano, ma è un altro discorso :asd
frankbald04 Febbraio 2019, 15:35 #48

vabbè

vabbè, ma queste statistiche non hanno senso, per me (da neo possessore di ps4, venendo da pc) finire un gioco è terminare la trama principale, con o senza le side quest, non platinarlo, cosa che sto vedendo su ps4 è una cosa totalmente folle, cioè certi achievements ok, possono divertire, ma il 100% è una gara tra frustrati che hanno veramente molto tempo da perdere (beati loro)
Goofy Goober04 Febbraio 2019, 15:44 #49
Originariamente inviato da: GoFoxes
Sì, ma infatti il problema non è degli achievements in se, ma del fatto che gli sviluppatori sono pigri e creano achievements "perché devono farlo". Ci sono giochi che li hanno fatti veramente bene, che ti spingono a completarli in toto. Per me gli achievements del tipo "fai x n volte", così come i collezionabili, sono una minchiata.

-cut-

E questa è sempre colpa degli sviluppatori, nn degli achievements in se.


gli achievement son quel che sono, se è colpa o meno degli sviluppatori poco cambia che ce li hanno presentati come la fiera del superfluo.

Come no.
Ti chiedono di fare azioni ingame, più ingame di quello non c'è nulla.


intendo dire che tantissimi achievement non corrispondono al classico "fai la determinata cosa nel gioco così sblocchi l'oggetto xyz"

tanti trofei sono solo "fai la determinata cosa, così sblocchi il trofeo".

ad esempio, uccidi 1.000.000 di nemici così ottieni la super arma tal dei tali, è un conto.
invece uccidi 1.000.000 di nemici così ti poppa il trofeo, è un cancro.
Come scritto, su trueachievements, solo il 28% ha finito RDR2, ma ad esempio più gente ha compleato tutti i minigiochi o ottenuto il oesce da 16lbs, quindi è evidente che a RDR2 la gente ha preferito cazzeggiare (o fare attività secondarie) che finire la trama in se (che poi è particolarmente lunga e brigosa e pesantemente scriptata).


può essere come dici, ma sarà pessimista la vedo dal lato più pratico.

la maggior parte della gente si è "persa", nella pura e classica dispersività dei giochi rockstar e/o open world in generale.
dopo tot. ore passate a fare cose secondarie, si è rotta semplicemente le palle del gioco e lo ha mollato (o magari lo finirà chissà tra quanto).

è banale ma tanti giochi un po' più lunghi da completare semplicemente sono messi da parte dopo X tempo senza tante domande... magari perchè c'è un nuovo gioco...

Gli open world non sono sopravvalutati, tant'è che sono tutti open world i single player più venduti da anni (AC, FC, Elder Scrolls, GTA, Zelda, ecc.), è sopravvalutato il fatto che la "storia" sia una cosa importante in un gioco, quando Fortnite fa milioni e milioni di giocatori e 1 su 5 arriva all'epilogo di RDR2, però pesca e gioca a poker.


per sopravvalutare intendevo proprio questo, ossia che sono tra i più venduti...
a me personalmente da anni hanno solo fatto l'effetto di enormi contenitori di vuoto.

e non dico che ci vuole la storia in ogni cm quadro di mappa di un open, dico che ci vuole un qualcosa che vada oltre il "fai 10mila cose" di cui non te ne frega niente per spronare ad andare avanti.

la cosidetta malattia da sanbox, che sembra debba esser la panacea di tutti i mali videoludici. giochi dove praticamente sei tu a costruirti il videogioco...
a me ha ampliamente stracciato le palle.
GoFoxes04 Febbraio 2019, 16:05 #50
Originariamente inviato da: Goofy Goober
gli achievement son quel che sono, se è colpa o meno degli sviluppatori poco cambia che ce li hanno presentati come la fiera del superfluo.


E' solo colpa degli sviluppatori.
MS giustamente quando li creò, li creò fortemente legati a Xbox Live, alla gamertag, per mettere in competizione i giocatori (io ho più punti di te), ma poi quando e come poppare gli achievements è sempre stato a discrezione degli sviluppatori.

intendo dire che tantissimi achievement non corrispondono al classico "fai la determinata cosa nel gioco così sblocchi l'oggetto xyz"

tanti trofei sono solo "fai la determinata cosa, così sblocchi il trofeo".

ad esempio, uccidi 1.000.000 di nemici così ottieni la super arma tal dei tali, è un conto.
invece uccidi 1.000.000 di nemici così ti poppa il trofeo, è un cancro.


Se l'arma non è necessaria a terminare il gioco (o parte di esso) è un cancro anche quello. E il 99% dei giochi, da sempre, con o senza achievements, è pieno di cose totalmente irrilevanti da fare. Come già scritto, Doom lo finisci anche senza trovare una sola stanza segreta, e in Tomb Raider se non trovi nessuna reliquia non ti cambia nulla. Se invece che nel 1992-1996 fossero usciti 15 anni dopo avresti gli achievement "trova tutte le stanze segrete" e "trova tutte le reliquie", la cosa sarebbe identica, ma alla fine avresti in gamertag/psn account/steam account il "trofeo" da mostrare.

E' questo che sono gli achievements, dei trofei da mostrare agli altri. Sbagliati o meno, hanno avuto un successo astrale perché è così che funziona il cervello umano. Fino al prossimo passo evolutivo, non si scappa.

può essere come dici, ma sarà pessimista la vedo dal lato più pratico.

la maggior parte della gente si è "persa", nella pura e classica dispersività dei giochi rockstar e/o open world in generale.
dopo tot. ore passate a fare cose secondarie, si è rotta semplicemente le palle del gioco e lo ha mollato (o magari lo finirà chissà tra quanto).

è banale ma tanti giochi un po' più lunghi da completare semplicemente sono messi da parte dopo X tempo senza tante domande... magari perchè c'è un nuovo gioco...


Sì, ma infatti è quello il problema. In un open world, non dovrebbe esserci un storia di base, o se c'è deve essere corta. Il fulcro dovrebbe essere l'esplorazione, il tutto dovrebbe spingere il giocatore a girare tutto il mondo,scoprendo cose da fare e quest da completare.


per sopravvalutare intendevo proprio questo, ossia che sono tra i più venduti...
a me personalmente da anni hanno solo fatto l'effetto di enormi contenitori di vuoto.

e non dico che ci vuole la storia in ogni cm quadro di mappa di un open, dico che ci vuole un qualcosa che vada oltre il "fai 10mila cose" di cui non te ne frega niente per spronare ad andare avanti.

la cosidetta malattia da sanbox, che sembra debba esser la panacea di tutti i mali videoludici. giochi dove praticamente sei tu a costruirti il videogioco...
a me ha ampliamente stracciato le palle.


Invece io adoro proprio questi giochi, forse perché sono cresciuto con i lego, senza mai seguire manco le istruzioni, ma costruendomi da me le mie "storie".

I giochi a cui ho passato più ore in assoluto negli ultimi 15 anni sono No Man's Sky e Elite: Dangerous, proprio perché ti costruisci tu la "storia", non ne hanno una. In linea di massima non gioco mai per seguire la storia, ma per giocare, e se mi piace il gameplay, di solito mi diverto anche a fare le cose ripetitive, come certi achievements.

Sono d'accordo perché che gli achievements dovrebbero essere sfruttati in maniera diversa, non per allungare il brodo facendo fare azioni ripetitive ad oltranza. Quello lo lascio volentieri ai giochi jappo.

Il mio gioco ideale credo sarebbe una via di mezzo tra No Man's Sky e Mutant Year Zero, con stile missioni alla Elder Scrolls, ma scritte da Obsidian.

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