Rapporto Byron: i videogiochi vanno trattati come le sigarette

La psicologa britannica ha consegnato il proprio rapporto sulla violenza nei videogiochi. Il documento ha scatenato un vespaio di reazioni.
di Rosario Grasso pubblicata il 28 Marzo 2008, alle 11:54 nel canale Videogames
90 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVorrei ricordare che nelle ora di fascia protetta è possibilissimo vedere tette e culi in alcuni telegiornali (manco voglio dire quali...) e ascoltare le brutali efferatezze di cronaca nera.
Quando ero ragazzino le mie passioni erano i videogiochi (Doom!) erano i film di azione, le armi e la balistica terminale (compravo regolarmente Magazine Magnum), la fantascienza, il metal, eppure ad oggi a 27 non ho mai commesso un reato, mai picchiato qualcuno.
Queste teorie deterministiche possono anche sbattersele nel c..o, ogni tanto sembra che qualcuno dimentichi anni di studi sulla semiotica e sull'apprendimento.
Il problema è che durante la crescita psicologica, hanno segnali falsati rispetto alla realtà, vero è che non tutti quelli che hanno giocato a carmageddon a 18 anni hanno preso la patente e via in corso montenapoleone a tirar giù modelle per il bonus.
I bambini fanno cazzate, facile dire che i genitori devono tenerli meglio, o dire che è la società che non va. I riflessi dei giochi non sono immediati, ma in un processo a lungo termine determinano risposte di un certo tipo che non sono le tipiche che ci si attende (non che queste siano le + giuste, tanto per chiarire per i polemici).
Alla fine ti trovi dei minchioni che tra i 14-18 fanno cagate perchè a loro sembra fico farlo così perchè il gioco, il film, "blame it on Marilyn"; etc... lo fanno.
Ma poi ca**o, becco mio cugino piccolo che fa un gioco dove deve prendere a calci conoglietti rosa; ca**o di gioco è? No blood go bunnies??? Poi la sera a scuola calcio ha tirato un falcione della madonna a un altro, e ha detto "come ai conigli...", bell'affare....
Brain storming per tutti.
Poi sta tipa avrà idee sue, ma i giochi se non controllati rincoglioniscono a tutte le età. Mettete un ragazzino di 12-13 anni su WOW, già Diablo era una bella bestia, giocabile e rigiocabile.
Ciao
Che si debba far qualcosa ok, pero' ci sarà sempre "il caso".
Ahahahahaha non cè problema....fumo 1-2 pacchetti al giorno
Chiunque, in libreria o biblioteca, può trovare libri su ogni argomento, praticamente tutto lo scibile umano su carta stampata (e tutto ciò da secoli).
Eppure i libri non fanno paura a nessuno. Mistero.
OT Nel caso non lo sapessi qualcosa del genere esisteva proprio qui in Italia: l'"indice dei libri proibiti" istituito dalla Chiesa Cattolica nel 1559 e rimasto in vigore fino al 1966 fineOT
Ma per carità.
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