PS Vita: Sony dice addio alla sua console portatile. Chiude la produzione e finisce un'era
PlayStation Vita è ufficialmente fuori produzione anche in Giappone. La console portatile lanciata nel 2011 non verrà più realizzata dall'azienda che chiudo un' epoca e chissà se la riaprirà mai.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 04 Marzo 2019, alle 12:21 nel canale VideogamesSonyPlaystation
Sony ha ufficialmente terminato la produzione della PlayStation Vita ossia la sua unica console portatile lanciata del 2011. Da oggi non verrà più prodotta nemmeno in Giappone e l'azienda ha deciso di ufficializzare il tutto tramite la propria pagina del sito dedicato appunto a Vita. Un annuncio premeditato ma che in qualche modo comporta pensieri sul futuro delle console portatili soprattutto in Sony visto il grande successo di Nintendo Switch, data per morta qualche anno fa.
Sony e il futuro delle console portatili
PlayStation Vita era stata annunciata nel corso del 2011 da Sony. Successore della prima PSP, la PlayStation Vita permetteva di giocare con versioni personalizzate dei titoli videoludici più famosi ma anche di guardare filmati, musica, immagini, di navigare sul web e non solo.
Arrivò per la prima volta con la First Edition Bundle contenente una memory card da 4GB e il gioco Little Deviants. In America Latina, Europa e Oceania invece uscì il 22 febbraio 2012. La PlayStation Vita comprendeva due stick analogici, un display da 5 pollici OLED, un multi-touch capacitivo touch screen e il supporto Bluetooth, Wi-Fi e un opzionale 3G. Internamente la Vita offriva un processore quad-core ARM Cortex-A9 MPCore e un'unità di elaborazione grafica quad-core PowerVR, così come un software LiveArea con un'interfaccia come utente principale, che sostituiva la XrossMediaBar.
Nell'ottobre 2013, con un modello ridisegnato di PS Vita, la serie PCH-2000, venne resa disponibile in Giappone con una migliore durata della batteria, una memoria interna da 1 GB, più sottile e leggera tra gli altri miglioramenti. Arrivò poi sul mercato occidentale nel febbraio 2014.
Ora dopo 8 anni di "servizio", Sony, ha deciso di toglierla dal mercato dopo averne vendute circa 16 milioni di unità in tutto il mondo. Numeri decisamente bassi rispetto agli 80 milioni di PSP ma soprattutto rispetto alla concorrenza sia degli smartphone che hanno catturato maggiormente l'attenzione del pubblico sia per l'arrivo anche di Nintendo con la propria Switch, console anche portatile.
Sony dunque non possederà più in catalogo una propria console portatile e chissà se il futuro riserverà un nuovo dispositivo del genere prodotto dall'azienda giapponese. Come detto gli smartphone, la concorrenza e gli ottimi risultati della console "fissa" come PlayStation 4 Pro e la 5 in arrivo potrebbero aver definitivamente fatto mettere da parte la volontà di creare un dispositivo portatile. Mai dire mai ma le indiscrezioni al momento non rilevano alcun tipo di progetto in tal senso. Con buone probabilità dunque sembra che PS Vita possa essere stata l'ultima vera console portatile di Sony.
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info16 milioni ormai sono considerati un fallimento da questo mercato malato e pompato solo da fuffa e inutili like.
Tuttavia penso che secondo me Sony farebbe un grosso errore ad abbandonare il mercato mobile, e' un mercato che genera parecchi introiti, come dimostrano anche diversi giochi che da desktop/console sono passati agli smartphone.
Potrebbe sfruttare l'esperienza per degli smartphone dedicati al gioco, magari con funzionalita' dedicate di collegamento ad una futura playstation, oppure creare una console portatile capace anche di far funzionare i giochi Android.
...Eh? Sono io che non la capisco o questa frase non ha senso?
Per quanto riguarda la notizia, è triste perché si tratta di un vero gioiellino, qualsiasi multipiatta vi sia uscito ha fatto sistematicamente impallidire la controparte 3ds, lo schermo è (o meglio era, nella prima versione) un oled eccezionale per una console portatile.
Purtroppo è nata già morta, sony non ci ha mai creduto relegandola molto presto quasi a periferica prima di ps3 poi di ps4, e i giocatori comprensibilmente se ne sono dimenticati prestissimo.
Cò,sàsòmdùdòjdùdò
Non è questione di fuffa o di like, il problema è asolutamente concreto, la console la hai dovuta progettare, produrre e vendere e con certi numeri semplicemente non ci ripagni l'investimento, o almeno non in maniera soddisfacente.
Il problema sta li, le portatili propriamente dette (e non venite a dirmi che switch è una portatile perché vi sputo in un occhio) stanno venendo relegate ad una nicchia perché il grosso dei giocatori che vuole il gioco in tasca, può soddisfare le sue esigenze con il proprio smartphone, quindi che senso ha investire per produrre e vendere (spesso in perdita) hardware proprietario, dato che al massimo la speranza è quella di guadagnare dal software?
In Asia, o meglio in Giappone, dove probabilmente ha piazzato la maggior parte di quei 16 milioni di esemplari, qui da noi era già "PS morta" da anni, anzi direi che proprio non ha mai preso piedi e quindi un "ps aborto"
Mi pare una pessima scelta dei tempi "fu annunciata" sarebbe stato più corretto, ma alla fine il senso della frase si capisce.
Per il resto sucesso e fallimento si misurano sugli obbiettivi che vengono prefissati, se sei in fondo alla classifica di serie A e sei il Novara puoi sorridere pensando di aver realizato il sogno di una vita, se sei il Milan invece hai ben poco da gioire...
Qui parliamo di una "super potenza" come Sony che già con la prima playstation portatile non è riuscita a sfondare come avrebbe voluto, ora si passa da 90 a 16 milioni di macchine piazzate, non è un fallimento è una vergona per cui la dirigenza dovrebbe fare harakiri
No eh?
Dalle mie parti (oddio, forse un po' più a nord) ti farebbero i complimenti per la precisione e farebbero un cazziatone a Kamon.
Vero.
Anche il livello di concentrazione che le persone sono disposte a spendere per l'intrattenimento "al volo" è mutato, adesso si tende ad essere assorbiti dalla vita social (Dio sa quanto detesto questo termine ) in ogni secondo durante il quale non si è materialmente impegnati in qualcos'altro (e a volte anche di più e i giochini da smartphone si fondono molto meglio in questo modo di vivere.
Minchia, dalle tue parti la tecnologia doveva essere piuttosto avanti nel 2011 A.C. se qualcuno potrebbe pensarla così XD
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