Presentazione italiana per l'OS indipendente AROS

Approda in Italia AROS, sistema operativo indipendente che ha quali primi obiettivi la semplicità d'uso e l'efficienza. È il frutto di un progetto iniziato nel 1995 da Aaron Digulla.
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Settembre 2007, alle 10:23 nel canale Videogames
118 Commenti
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Un fallimento negli anni 90 un fallimento 20 anni dopo...
PS: da qualche parte ho una immagine che uso per sfondo del desktop (windows...), la famosa manina con il floppy da 1.4" con scritto su WorkBench 1.3...snif! Quanto tempo...
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Un fallimento negli anni 90 un fallimento 20 anni dopo...
PS: da qualche parte ho una immagine che uso per sfondo del desktop (windows...), la famosa manina con il floppy da 1.4" con scritto su WorkBench 1.3...snif! Quanto tempo...
Vuoi dire un successo 20 anni dopo ; )
Io invece...
La mia prima periferica forse l'ho installata a 11 anni col DOS
vabbè ke ero piuttosto bravino.. però era un cavolata sapendo come funzionava il DOS e il significato di IRQ e DMA.
...a suon di saldatore e stagno 40/60 mi auto-costruì sempre ad 11 anni (non avrei avuto i soldi per comperarmi il da poco uscito P.C I.B.M) l'interfaccia per leggere e scrivere su compact casette il mio "piccolo" SHARP Pocket Computer PC1245 che possedeva 2.2 KiB di user space...
Sbavavo sulle H.P 41...sigh...
Grazie.
Marco71.
Ha ragione...
Generalmente non ho una buona memoria, ma per queste cose qualcosina la ricordo ancora.
Già. Per la routine, si ridefiniva la palette dei colori ogni n pixel. Solo che il Copper aveva dei limiti, e mi pare che più di un rapporto 2x1 non si potesse avere, ma qui non ci metto la mano sul fuoco perché è passato troppo tempo.
Esattamente: è tutta memoria pubblica, e tra l'altro un messaggio può essere passato anche ad altri thread.
Ne dubito fortemente: romperebbe la compatibilità con tanto software.
Già.
...Dr. Di Mauro...
Ricordo come rimasi deluso nel leggere che Motorola per risparmiare transistor non aveva implementato in hardware tutto il set I.E.E.E 754 comprese le funzioni "trascendenti"...
All'epoca ero un 68000-ista...
Uno dei primi libroni che comperai era della editrice Jackson e parlava di 68000 dal punto di vista del programmatore...mi sarebbe interessato di più il versante hardware però...
Nemmeno il successivo ed ultimo della famiglia 68K, 68060 fece eccezione...ormai la strada verso il PowerPC era segnata...sigh...
Grazie.
Marco71.
Già sul mio 386 con la mitica Tseng Labs ET4000 nel '91 avevo 1024X768 a 256 colori con un bel pò di funzioni accelerate in hardware.
L'accelerazione che forniva era più che altro di tipo bitblt, cioé copia e riempimento di regioni rettangolari.
Comunque più che sufficienti per la gestione delle finestre.
Sì, se ne trovavano.
Indubbiamente. Comunque di schede grafiche a 24 bit se ne trovavano pure per Amiga, come hanno detto.
x Marco71: troppa grazia ingegnere.
Li vedi tutti i livelli di parallasse ?
Sì. Scarica WinUAE e configuralo per bene (buttati sul sicuro e imposta Amiga 500 con chipset ECS): vedrai quei giochi in tutto il loro splendore (perfino roba come Turrican 2, Unreal, ecc.).
Io...
...per il primo "P.C I.B.M" compatibile 80486DX-33 based, nel 1993 pagai una sassata una TsengLabs ET4000 originale con scatola nera...da una C.D.C locale...Infatti esistevano anche produttori che su licenza producevano in proprio schede grafiche equipaggiate del solo circuito integrato...
La w32p introdusse poi la accelerazione hardware per Windows.
Grazie.
Marco71.
Poi controlla anche quanta memoria ti rimane libera.
Infine smanetta fra le cartelle perché c'è dell'altro, oltre ai file strettamente di sistema.
Tempo fa l'avevo scaricata e in effetti è simile ad Workbench di Amiga. (Avevo Amiga 500plus). Certo che è veloce, non carica nessun driver e quindi non funziona niente. Vai sul sito linkato nella news e guarda a che stato è questo OS. Per esempio supporta i controller usb 1, ma come periferiche usb supporta solo i mouse e le tastiere, però non funzionano i led della tastiera. Le penne usb non funzionano. Il sistema è monouser. Ora si capisce perché è tanto veloce rispetto a windows o a linux.
Il sistema operativo che aveva Amiga era molto innovativo e avanzato per l'epoca, ma ormai ha fatto la storia.
Cos'è la gestione dei volumi?
Se ti riferisci alla gestione dei dischi, cosa aveva di particolare AmigaOS?
I driver ci sono e li carica... per le periferiche che supporta.
L'ho provato un'oretta fa e non mi ha visto il mouse USB, che però era collegato a un hub USB 2.0 tramite PCMCIA del portatile. Devo riprovare mettendo il mouse sull'unica porta USB che mi è rimasta funzionante.
Arriveranno i driver anche per quelli (sullo stack USB ci stanno lavorando).
Per i led non è una grave perdita al momento.
Anche Amiga lo era "di default", poi con applicazione come multiuserfilesystem permetteva di essere usato da più utenti, e di settare anche precisi permessi.
Visto che AROS si prefigge di essere compatibile AmigaOS 3.1 non credo che ci sarebbe alcuna difficoltà a far girare qualcosa di simile a MUFS.
E' veloce perché è "light" come s.o., non perché mancano i driver.
Su Amiga caricavo diversi driver alla partenza (compresi quelli per supportare il filesystem DOS, quello per dischi da 960KB, driver audio hd, ecc.), diverse commodity e programmi per gestire la toolbar del workbench, il rendering dei menù, ecc. e il boot me lo faceva sempre in pochi secondi.
Tra l'altro con AROS viene caricata di default anche Zune, che è il clone di MUI.
Non sono d'accordo. Concetti come volumi, datatype, patching delle API di sistema "in realtime" (potresti anche cambiare lo scheduler dei task in tempo reale, ad esempio), ecc. devo ancora vederli realizzati in altri s.o.
Se ti riferisci alla gestione dei dischi, cosa aveva di particolare AmigaOS?
Sì, mi riferivo alle gestione dei dispositivi in generale, ognuno aveva un volume fisico (es: DF0: per il floppy, HD0: per l'hd, ecc.; similmente ad A:, C: ecc. di Windows) ma i supporti avevano associato anche un volume logico (l'etichetta di floppy, hd, cd-rom, ecc.) che permetteva di refenziarli in maniera trasparente.
La cosa interessante è che potevi creare dei volumi logici / assegnazioni per qualunque cosa, sia essa risultante da un path esistente o interpellabile al momento del loro riferimento (deferred).
Un esempio è C: che rappresenta il posto in cui andare a pescare i comandi (attenzione che è una cosa diversa dal path), FONTS: per i font, LIBS: per le librerie, ecc. La cosa interessante è che era possibile attribuire più percorsi (anche deferred) al volume.
In questo modo la gestione delle particolari "classi di risorse" (comandi, font, ecc.) risulta molto semplice e versatile.
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