PlayStation sotto accusa nel Regno Unito: milioni di giocatori potrebbero richiedere un rimborso
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Un'azione legale collettiva nel Regno Unito potrebbe costringere Sony a rimborsare fino a 600 sterline per ciascun giocatore PlayStation che ha acquistato contenuti digitali tra il 2016 e il 2022
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Febbraio 2025, alle 15:31 nel canale VideogamesSonyPlaystation
Sony è al centro di una controversia legale nel Regno Unito che potrebbe portare milioni di utenti a ricevere un risarcimento per gli acquisti digitali effettuati su PlayStation Store. La causa, promossa da Alex Neil, sostiene che la società giapponese abbia imposto prezzi troppo elevati su giochi e contenuti aggiuntivi. Secondo le accuse, Sony si sarebbe approfittata del proprio controllo esclusivo sulla distribuzione digitale per le console della famiglia PlayStation.
L'azione legale interessa tutti coloro che hanno posseduto una PlayStation tra il 19 agosto 2016 e il 19 agosto 2022 e che hanno acquistato contenuti digitali nel periodo indicato. Gli importi del rimborso potrebbero variare da 67 a 562 sterline per ogni giocatore, e Sony potrebbe ritrovarsi a dover rimborsare una cifra complessiva che potrebbe superare i 5 miliardi di sterline.
"Riteniamo che Sony abbia sfruttato i suoi clienti nel Regno Unito applicando prezzi eccessivi per i giochi digitali e i contenuti in-game su PlayStation, grazie al controllo esercitato sull'intero ecosistema PlayStation" si legge sul sito di Alex Neil. " Sosteniamo che questo rappresenti una violazione delle normative sulla concorrenza".
Secondo quanto riportato, Sony avrebbe sfruttato il proprio predominio nel settore per applicare prezzi superiori rispetto ad altre regioni e per imporre condizioni contrattuali restrittive. La denuncia sottolinea come l'azienda abbia tratto vantaggio dalla mancanza di alternative per i consumatori. Inoltre, punta il dito su come sia stata limitata la concorrenza e aumentato il costo dei giochi digitali rispetto a quelli in formato fisico.
Gli avvocati della class action, supportati dallo studio Milberg London LLP, stanno cercando di ottenere un accordo extragiudiziale per garantire rimborsi rapidi agli utenti coinvolti. Se Sony non accettasse di negoziare, il caso verrà discusso in tribunale, con l'udienza fissata per il 2 marzo 2026 e una durata stimata di otto settimane.
Chi rientra nei criteri stabiliti non dovrà compiere alcun passo per ottenere il rimborso: l'inclusione nell'azione collettiva è automatica. Se la causa dovesse concludersi con una sentenza favorevole ai consumatori, gli importi verranno restituiti senza necessità di inoltrare domande o documenti.
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