Pentiment è il videogioco per gli appassionati di storia, cultura e Medio Evo
Abbiamo giocato Pentiment, il nuovo titolo di Obsidian Entertainment ambientato nel Medio Evo e quasi interamente basato sui dialoghi. Ecco le nostre impressioni
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Novembre 2022, alle 15:01 nel canale VideogamesMicrosoftXbox
Pentiment è un'avventura grafica decisamente atipica e artisticamente interessante. Sviluppata da Obsidian Entertainment, è quasi interamente basata su dialoghi, al punto da essere priva anche di inventario. E, ancora più importante, è sapientemente infarcita di citazioni, rimandi culturali e riferimenti storici capaci non solo di immergere il giocatore nel passato, ma anche di farlo riflettere su come le cose sono cambiate, mentre altre rimangono pericolosamente uguali.
Come sanno gli appassionati di videogiochi, Obsidian (recentemente acquisita da Microsoft) è la software house costituita da veterani che ha realizzato grandi rpg del passato come Star Wars: Knights of the Old Republic II, Neverwinter Nights 2, Fallout: New Vegas e Pillars of Eternity. Come detto, Pentiment non è un gioco di ruolo, ma un'avventura grafica; tuttavia, allo stesso tempo, ha un fascino paragonabile ad alcuni dei precedenti giochi Obsidian, in particolare Pillars of Eternity. Come i due titoli di questa serie, infatti, è scritto sontuosamente, i suoi personaggi sono profondi e interessanti, mentre la capacità di influire e di cambiare la storia tramite i dialoghi appassiona in egual misura.
Ci troviamo nel 1518 in un mondo che ha da poco vissuto la Riforma Protestante, dove la Chiesa è presente nella vita di ciascuno in un modo che oggi non conosciamo più, dove le donne sono solamente strumenti nelle storie degli uomini e dove si affaccia la stampa meccanica con tutte le conseguenze che porterà. Tutti questi temi vengono sviscerati nella storia di Pentiment, sullo sfondo il Sacro Romano Impero e i suoi intrecci politici e religiosi. Emerge il contrasto tra pensiero tradizionale e pensiero moderno, spesso considerato anche eretico, mentre la coscienza di Andreas, ovvero il giocatore, appartiene a un tempo completamente diverso, e spesso conosce le risposte che arrovellano le menti dei protagonisti del gioco.
I personaggi sono al centro dell'esperienza di Pentiment. Il giocatore impersona Andreas Maler, un miniatore di Norimberga, città libera del Sacro Romano Impero specializzata nei laboratori di stampa, che lavora nello scriptorium dell'abbazia di Tassing, di monaci benedettini. Andreas interagirà con molti personaggi diversi nella cittadina bavarese di Tassing, tra le montagne vicine a Innsbruck, mentre il suo profilo sarà ampiamente determinato dalle scelte del giocatore. E questo influirà sulle indagini che sarà chiamato a portare avanti. Andreas è un gran chiacchierone, e vuole conoscere tutto dei cittadini di Tassing, i quali spesso lo invitano a pranzo a cena, il che scandisce il progredire del tempo.
Durante le conversazioni, il giocatore dovrà compiere tantissime scelte. Per esempio, scegliere se è d'accordo con Martin Lutero o contrario, mentre i personaggi più colti fanno riferimento a opere come l'Eneide, Guerrin Meschino, Till Eulenspiegel, Parsifal, e molte altre. I cittadini di Tassing appartengono a contesti sociali diversi, ciascuno di loro ha un background e dei familiari, e un livello culturale più o meno alto. Inoltre, avranno precise idee sui rapporti con la Chiesa e l'abbazia locale, chi è più devoto e chi pensa che la città dovrebbe avere una sua indipendenza rispetto all'abate locale.
I dialoghi, scritti con una calligrafia che ricorda le miniature medievali, presentano di tanto in tanto parole sottolineate: il giocatore deve premere un pulsante per leggere, all'interno di un libro finemente disegnato, approfondimenti su ciascuna di queste parole, che gli danno il contesto storico e culturale necessario per poter capire il contesto. Aspetti che rendono Pentiment, per certi versi, una sorta di enciclopedia sul Medio Evo, che interesserà, e non poco, l'appassionato di storia. L'unico altro videogioco così tanto approfondito sul Medio Evo che ci è capitato di giocare è stato Kingdom Come Deliverance, pur con caratteristiche completamente diverse da quelle di Pentiment.
Tutto il gioco è una miniatura all'interno di un libro disegnato da un artigiano dell'epoca, quando ogni singolo libro era un tesoro e un'opera d'arte unica, in assenza della possibilità di riprodurlo in serie prima dell'invenzione della stampa. Dalla schermata principale si preme un pulsante per avere una vista complessiva del libro e leggere le eventuali note che dettagliano personaggi e luoghi citati nei dialoghi. Per ogni battuta di dialogo, inoltre, il giocatore sente il suono di una penna d'oca tipica del Medio Evo mentre bagna d'inchiostro la carta. La grafica è completamente bidimensionale (tranne il libro, che va in rilievo quando sfogliato) e ornata da bellissimi disegni che ricordano lo stile artistico dell'epoca. Andreas avrà modo di esplorare diverse location, per le quali non si ha in nessun caso un calo della qualità, con tutto il progetto che, dal punto di vista squisitamente artistico, si rivela un vero e proprio gioiello, coraggioso oltre che unico in tutto il panorama videoludico.
Nelle prime battute di gioco bisognerà scegliere le origini di Andreas, ovvero se è cresciuto a Basilea, nelle Fiandre o in Italia. Questa scelta sblocca opzioni di dialogo con la possibilità di scoprire certi particolari della storia (ad esempio, con origini italiane, Andreas avrà modo di capire quei personaggi che parlano solo in italiano), insieme ad abilità che consentono di persuadere gli interlocutori o dedurre indizi da ciò che dicono. Bisogna anche determinare l'attitudine di Andreas in gioventù tra opzioni come edonista, topo di biblioteca e imprenditore. Infine, bisogna scegliere quale materia Andreas ha studiato durante il dottorato a Erfurt, la stessa città di Lutero, tra teologia, legge imperiale e medicina. Per quanto riguarda l'università, invece, si tratta di scegliere tra la specializzazione come latinista, logico, oratore, occultista e astronomia.
Il gioco memorizza tutte le nostre risposte e sa se condividiamo certe idee, e quali, con i nostri interlocutori. Sulla base di tutto questo, avremo quindi più o meno possibilità di convincere i cittadini di Tassing. Durante i dialoghi, a nostro supporto avremo anche i pensieri di Andreas, che ci indirizzeranno verso la battuta migliore in funzione della situazione. A seconda dell'atteggiamento tenuto nei dialoghi avremo più o meno possibilità di avere successi nei tentativi di persuasione successivi o quando chiederemo informazioni. Inoltre, potremo anche essere ricompensati con oggetti che sarà possibile indossare e che modificheranno l'aspetto di Andreas.
Durante l'avventura apprendiamo tantissime storie, come succederebbe in un rpg fantasy, con la differenza che nel caso di Pentiment sono vere o appartenenti alla tradizione cristiana. I protagonisti discutono della società e dei problemi del tempo, e sfiorano l'idea di vivere in una prigione con poche libertà personali. Lorenz, il barone di Rothvogel, è la persona con cui Andreas si interfaccerà nella parte iniziale del gioco: attraverso le chiacchierate con lui determinerà le sue origini e le sue predisposizioni. Lorenz si è recato all'abbazia di Kiersau a Tassing per supervisionare lo stato dei lavori su un manoscritto che ha commissionato. Inoltre, il barone è un convinto sostenitore delle tesi di Martin Lutero.
La storia si muove dopo l'assassinio dello stesso barone, avvenuto nella sala capitolare dell'abbazia. Dopo questo fatto, cade il castello di carte fatto di miti e credenze, insieme a tutte le certezze su ciascuna delle persone che abitano l'abbazia, e diventa ancora più difficile determinare cosa è vero e cosa no. Per di più il barone Lorenz ha buoni rapporti con il principe vescovo di Frisinga, colui che detiene il potere politico e spirituale nella regione, e questo fa crescere la tensione nell'abbazia. Accusato dell'omicidio è Piero, uno dei fratelli anziani con cui Andreas lavora nello scriptorium dove realizza le miniature per l'abate, oltre che suo mentore. Ma Andreas ha forti dubbi che Piero possa essere effettivamente l'assassino e inizia le sue indagini in quello che diventa a tutti gli effetti un giallo medievale.
Non c'è una vera e propria sfida in Pentiment, non si può morire e non si rimane mai veramente bloccati come avveniva nelle classiche avventure grafiche, ma il giocatore deve fare delle scelte sulle piste da seguire e se sono errate limita le sue possibilità di scoprire dettagli. L'arcidiacono, infatti, arriverà dalla città in due giorni e Andreas deve sottoporgli quante più prove possibili per scagionare Piero. Le indagini del giocatore sono scandite da momenti da dedicare al lavoro, altri ai pasti, altri ancora al riposo notturno: accettare di pranzare o cenare con qualcuno, recarsi al lavoro o andare a dormire sono azioni che portano avanti il tempo. Anche seguire certe piste comporta un cospicuo dispendio di tempo, per cui molte scelte sono alternative ad altre.
Tutte le decisioni di Andreas influiscono sulla storia e sui personaggi, al punto che, dopo aver espresso il suo parere definitivo sul colpevole, non si avrà una conferma definitiva che la sua versione dei fatti corrisponde effettivamente al vero o no. È così perché lui è l'unico che ha indagato, e nessun altro dei personaggi, tra cui l'arcidiacono, avrà prove per contraddirlo. Al di là di questo, le indagini sull'assassinio del barone rappresentano solo il primo atto della storia di Pentiment, che complessivamente sarà molto più lunga (serviranno circa 20/25 ore per portarla a termine).
Quando Andreas tornerà a Tassing 7 anni dopo gli avvenimenti legati alla triste morte del barone, è ricco e famoso dopo essere diventato maestro artigiano. Si accorgerà che, per come è stata tramandata nel paese in tutti questi anni, la storia differisce sensibilmente rispetto ai fatti reali come Andreas li aveva appurati. E anche i personaggi sono cambiati, alcuni in meglio altri in peggio, mentre continua a esserci l'oppressione dell'abate, anche se la Chiesa è molto meno potente risentendo dell'effetto della Riforma e i cittadini di Tassing, oppressi dalle tasse dell'abbazia, si stanno organizzando per ribellarsi all'abate. A questo punto, Andreas sarà coinvolto in un altro omicidio e dovrà portare avanti un'altra serie di indagini, con alcuni punti di contatto con la prima indagine sulla morte del barone.
Pentiment è un vero e proprio gioiello, un videogioco decisamente atipico che, per sua stessa impostazione, non può essere consigliato a tutto il pubblico. Non si fa quasi nient'altro che parlare e scegliere fra le opzioni di dialogo messe a disposizione (il gioco è completamente localizzato in italiano), il che è l'ideale per chi ama fare l'esperienza di un'immersione completa nella cultura del passato, così come per chi ama fare delle scelte e verificarne le conseguenze.
Pentiment sarà disponibile da domani 15 novembre su PC (via Steam), Xbox One e Xbox Series X/S e sarà incluso in Xbox Game Pass dal lancio.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChdsfsryjdafgrsrgyjmdzrhukfxs
Medioevo: dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.) alla scoperta dell'America (1492)
E non so nemmeno come faccio a ricordarlo visto che sono in storia sono sempre stato ignorante come un sasso....
E chi sarebbero gli erotici?
Medioevo: dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.) alla scoperta dell'America (1492)
Va be', ma non è che nel 1492 è arrivato il piccione viaggiatore con un bigliettino con scritto sopra, "Colombo ha scoperto l'America!", e la gente ha cominciato a stappare bottiglie di champagne esclamando, "Evviva! È finito il Medioevo!".
Da https://it.wikipedia.org/wiki/Medioevo#Terminologia_e_periodizzazione"][U]qui[/U][/URL]:
"La conclusione dell'età medievale ha date diverse da paese a paese, corrispondenti alla nascita delle rispettive monarchie nazionali e al periodo rinascimentale. Le più comunemente utilizzate sono: [...] il 1492, coincidente con la scoperta delle Americhe da parte del genovese Cristoforo Colombo e con la conquista del Sultanato di Granada, ultimo baluardo islamico in Spagna, il 1517, anno in cui Martin Lutero diede avvio alla Riforma protestante, il 1543, con la pubblicazione della teoria eliocentrica di Niccolò Copernico, secondo l'impostazione storiografica scientifica."
Chdsfsryjdafgrsrgyjmdzrhukfxs
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al bbq sono ottimi ergo si è possibile
cut
Io ho dato due esami di Storia Medievale, non mi hanno chiesto nemmeno una data...ma la prima volta sono riusciti a mandarmi a casa ugualmente
Medioevo: dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.) alla scoperta dell'America (1492)
E non so nemmeno come faccio a ricordarlo visto che sono in storia sono sempre stato ignorante come un sasso....
Vabbè millequattro quasi millecinque suvvia (cit.)😄
Sono degli eretici che fanno discorsi ambigui.
i lussuriosi
C.,mds,llmdl,dl,dldòl,
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