PEGI, arriva bollino per microtransazioni

PEGI è il metodo europeo usato per classificare i videogiochi attraverso cinque categorie di età e otto descrizioni di contenuto
di Rosario Grasso pubblicata il 04 Settembre 2018, alle 14:01 nel canale VideogamesUn simbolo decisamente esplicito verrà posizionato sulle scatole dei videogiochi o in concomitanza del materiale promozionale per indicare la presenza di microtransazioni al loro interno. Si tratta di una mano con una carta di credito.
Il simbolo punta ad avvisare i genitori dei ragazzi minorenni circa la presenza di acquisti in-game, e segue iniziative simili intraprese per altri store di videogiochi come Google Play e App Store.
"Rendere i genitori consapevoli dell'esistenza di acquisti opzionali in-game in anticipo è un primo passo importante", ha dichiarato Simon Little, Managing Director di PEGI S.A. "Ora PEGI renderà queste informazioni disponibili al punto di acquisto, in modo che un genitore possa decidere se e in che modo monitorare e / o limitare la spesa di un minore. Gli strumenti di controllo parentale sono un'accortezza molto utile per assicurarsi che l'esperienza online complessiva del minore sia sicura. Puntiamo a costruire il contesto necessario per determinare ambienti di gioco in cui sia i bambini che i genitori siano a loro agio".
Un sondaggio tra i consumatori di Ipsos ha recentemente dimostrato che 2 genitori su 5 sono a conoscenza del fatto che i loro figli spendono denaro in acquisti in-game. La stragrande maggioranza di questi genitori (8 su 10) ha stipulato un accordo con il figlio per monitorare la spesa. Questo può assumere la forma della richiesta di permesso prima di ogni acquisto (60%), di un limite di spesa settimanale o mensile (31%), dell'uso di strumenti di controllo parentale (28%), della consultazione degli estratti conto delle carte di credito (25%) o dell'uso di carte con valore fisso (20%). Solo il 2% dei genitori non controlla la spesa dei propri figli.
PEGI (Pan European Game Information) è il metodo di classificazione valido su buona parte del territorio europeo che ha sostituito altre classificazioni come l'ELSPA dall'aprile 2003. Ci sono cinque categorie di età e descrizioni di contenuto come Turpiloquio, Discriminazione, Droga, Paura, Sesso/Nudità, Violenza, Gioco d'azzardo e Gioco in rete.
Altri dettagli si trovano sul sito del PEGI.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA un certo punto c'è le cerchiamo da soli le grane
A un certo punto c'è le cerchiamo da soli le grane
Quando giocavo agli MMORPG si sentivano molte storie di denunce da parte dei genitori verso le software house che gestivano i suddetti giochi. Salvo poi scoprire che i figli all'insaputa dei genitori sfilavano le carte di credito dai portafogli per comprare crediti
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