OpenKit, piattaforma open source per mobile game, ora in beta test
Il co-fondatore di OpenFeint, Peter Relan, ha annunciato che il suo team ha lanciato il beta test chiuso di OpenKit, una piattaforma che consente di gestire storage via cloud, leaderboard e social network all'interno di app e giochi.
di Rosario Grasso pubblicata il 01 Febbraio 2013, alle 16:01 nel canale VideogamesÈ un annuncio che riguarda da vicino gli sviluppatori di giochi indipendenti destinati ai dispositivi mobile, che vogliono affidare il lavoro di integrazione con il mondo social a un'infrastruttura back-end comune. Con OpenKit, che è il nome sia della società che della piattaforma, gli sviluppatori hanno l'assicurazione che i propri dati relativi all'integrazione con il mondo social rimangano sempre disponibili sul cloud.

L'interesse verso la nuova piattaforma open source, secondo il responsabile principale di OpenKit, Peter Relan, è stato così forte che il suo team di tre programmatori ha dovuto intensificare notevolmente i lavori nelle ultime sei settimane. Si è proceduto in maniera spedita soprattutto dopo che Gree ha chiuso OpenFeint nello scorso dicembre, dopo averla acquistata nell'aprile 2011 per 104 milioni di dollari.
OpenFeint è stata una piattaforma social per giochi mobile per Android e per iOS creata dallo stesso Relan nel 2009. Similmente a OpenKit, consentiva l'integrazione di alcune caratteristiche social all'interno dei giochi mobile. La precedente piattaforma di Relan e soci era usata anche da giochi estremamente popolari, come quelli di Halfbrick Studios, ovvero Fruit Ninja e Jetpack Joyride. OpenFeint è stata smantellata proprio per favorire l'introduzione della nuova piattaforma.
Ma secondo Relan, OpenKit offre delle funzionalità nuove, più avanzate rispetto alla piattaforma precedente, che saranno ampiamente gradite dagli sviluppatori di giochi indipendenti. Ad esempio, anche se il servizio venisse arrestato, gli sviluppatori saranno sempre in grado di spostare liberamente i loro dati di gioco e il codice OpenKit verso un'altra piattaforma. Insomma, OpenKit è veramente open source, mentre funzionalità di questo tipo non erano disponibili con OpenFeint.
Relan, insieme al suo team di sviluppo, ha chiesto direttamente agli sviluppatori quali caratteristiche avrebbero voluto nella nuova piattaforma. Nel giorno successivo all'annuncio di OpenKit, Relan e la sua società con sede a Burlingame, in California, hanno ricevuto circa 160 richieste da parte degli sviluppatori. Entro la fine della prima settimana dall'annuncio, oltre 500 richieste si trovavano sulle scrivanie del team di sviluppo.
La richiesta più ricorrente riguardava proprio la disponibilità di spazio in cloud per lo storage dei dati relativi ai salvataggi in-game. "Quando chiedi a uno sviluppatore di mobile game di codare per le infrastrutture di back-end, è facile che la sua testa esploda", dice Relan a GamesBeat. "Ci stiamo muovendo alla velocità della luce, e penso che il nostro nuovo progetto sarà ancora più grande di OpenFeint, che già accoglieva migliaia di sviluppatori".
Nel corso del tempo, il team rifinirà ulteriormente gli strumenti di sviluppo e aggiungerà il supporto a nuove caratteristiche, come ulteriori funzionalità per le classifiche e la gestione dei risultati, le feature multiplayer, le notifiche push e gli acquisti in-app. Il team ha pianificato di lanciare la open beta a febbraio, mentre a marzo i primi giochi OpenKit diventeranno disponibili per tutti. La piattaforma è già funzionante e sono in corso i test di closed beta.
30 sviluppatori stanno partecipando alla closed beta, ai quali se ne aggiungeranno altri 20, prima che il servizio verrà progressivamente aperto a più sviluppatori. Il codice sorgente verrà reso disponibile tramite le licenze Apache (per quanto riguarda il lato client) e AGPL (lato server). Gli sviluppatori che vogliono prendere parte alla beta possono rivolgersi a OpenKit per ottenere un invito.
Rob Segal, sviluppatore di Get Set Games, aggiunge: ""Essere in grado di astrarre le componenti chiave di ogni progetto e sfruttarle per più piattaforme facilita notevolmente lo sviluppo. Il team di OpenKit ha capito tutto ciò, per cui non vediamo l'ora di collaborare con loro".










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6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon è l'unica cosa che ci fa esplodere la testa (anche se non sviluppo [U]direttamente [/U]gaming su mobile)
Comunque bella frase
Altrimenti scrivi programmare, ma codare.... codare.... CODARE!?!?? E chi coda, chi è? Un codardo?
Altrimenti scrivi programmare, ma codare.... codare.... CODARE!?!?? E chi coda, chi è? Un codardo?
Più che codificare, che lo vedo più come un sinonimo di crittografare, direi programmare. Oppure scrivere codice.
I sardi sapranno.
Altrimenti scrivi programmare, ma codare.... codare.... CODARE!?!?? E chi coda, chi è? Un codardo?
no, solitamente uno schiavo a progetto
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