NPD avverte: i bambini stanno abbandonando il PC gaming per i dispositivi mobile

Secondo un nuovo report della società che si occupa di ricerche di mercato The NPD Group, il 63% dei bambini tra 2 e 17 anni utilizzano dispositivi mobile per giocare.
di Rosario Grasso pubblicata il 24 Settembre 2015, alle 11:01 nel canale Videogames
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe così fosse nessuno di noi userebbe il pc per giocare, nessuno dei nostri genitori usava il pc per giocare per il semplice fatto che non esisteva eppure lo abbiamo scoperto da soli.
Prima si facevano gli stessi discorsi ma con la TV invece che coi tablet/smartphone.
E un controller forse.
Se lo inizi ai controller dopo rischi che ti chieda una console.
Giochi permettendo, certo.
A 17 anni sono considerati ancora bambini?
Incredibile, probabilmente il fatto che cominciano a rincoglionirsi già a 2 anni con i videogiochi fa sì che a 17 ci arrivano minorati a livello mentale, per cui sono ritenuti ancora bambini.
A quella età i bambini (quelli veri, non quelli di 17 anni) dovrebbero fare tutt'altro che mettersi a videogiocare, qualsiasi sia il device, solo che a molti genitori fa comodo così, li piazzano a vegetare ore ed ore sui videogiochi in modo da stare tranquilli loro e non avere rotture di scatole.
Quando aveva 3-4 anni girava per casa con una chiave a tubo giocattolo facendo finta che fosse un fucile, si nascondeva dietro ai mobili dicendo "occultamento attivo"... stavo giocando a crysis 2
Inizierei con un più pragmatico unreal tournament.. così impara a padroneggaire le basi.
Half life meglio goderselo più da grandicelli!
E poi in giro si trova facile il mitico UT2004 che oggi praticamente funziona anche sui netbook! Così vi mettete in una bella arena tu e lui e gli insegni a giocare come si deve! Fichissimo!!
Inizierei con un più pragmatico unreal tournament.. così impara a padroneggaire le basi.
Half life meglio goderselo più da grandicelli!
E poi in giro si trova facile il mitico UT2004 che oggi praticamente funziona anche sui netbook! Così vi mettete in una bella arena tu e lui e gli insegni a giocare come si deve! Fichissimo!!
Facile parlare... il gioco preferito di mio figlio è quell'obbrobrio di cui non mi ricordo neanche il nome con Jack Black come protagonista
eh? Jack Black? Non conosco il gioco.. ma da come ne parli direi che è un bene!
Comunque devi insistere! E' piccolo, non ci va molto a farlo entusiasmare a qualcosa! Poi dico.. UT ha il suo bel fascino eh!
Cavolo ogni volta che parlo di UT (il primo) mi tornano in mente i titanici lanparty con gli amici organizzati a casa mia.. switch al centro e cavi ethernet sparsi ovunque. In cinque con cinque pc a massacrarsi per dieci-dodici ore di fila.
Eravamo veramente fusi!
Questa frase, scritta cosi', ha due interpretazioni, una delle quali preoccupante.
Piuttosto spendo 100 euro e compro steam link + controller e lo faccio giocare al pc sulla tv
negare ad un bambino la gioa di giocare ad un super mario qualsiasi è una cosa davvero crudele
ecco appunto, sono esperienze che andrebbero vissute da tutti
Il vero problema è che la stragrande maggioranza di quei bambini di cui sopra quando parli di Super Mario pensano a Balotelli
Negli USA (fonte da cui l'articolo - che non ho letto - è stato probabilmente preso) "children" si riferisce a "minori" in genere. Il termine è effettivamente fuorviante.
E dov'è il problema?
Il mondo cambia continuamente quindi che c'è di strano o di male se anche i mezzi di intrattenimento cambiano?Devi effettuare il login per poter commentare
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