Nintendo e The Pokémon Company hanno fatto causa al creatore di Palworld, Pocketpair
Nintendo e The Pokémon Company hanno intentato una causa per violazione di brevetto contro Pocketpair a Tokyo. Al centro della vicenda c'è Palworld, il "Pokémon con le pistole".
di Manolo De Agostini pubblicata il 19 Settembre 2024, alle 08:35 nel canale VideogamesPalworldpokemonNintendo
Nintendo e The Pokémon Company hanno denunciato Pocketpair, sviluppatore di Palworld, gioco i cui personaggi rimandano alle fattezze dei Pokémon, tanto che fu subito ribattezzato "Pokémon con le pistole".
Il titolo è un survival con protagonisti i Pals, ma le meccaniche di gioco sono totalmente differenti da quelle dei titoli della serie Pokémon. Si può scegliere di giocare come amico dei mostri conosciuti come "Pals" e combattere i bracconieri che cercano di ucciderli. Ma si possono anche uccidere e mangiare i Pals, farli combattere fino alla morte e persino venderli come schiavi.
In una breve dichiarazione pubblicata sul sito, Nintendo conferma di aver intentato una causa per violazione di brevetto presso un tribunale di Tokyo il 18 settembre. "Con questa causa chiediamo un'ingiunzione contro la violazione e un risarcimento danni, in quanto Palworld, gioco sviluppato e distribuito dall'imputato, viola molteplici diritti di brevetto", recita la nota.
Pubblicato originariamente a gennaio di quest'anno su PC e Xbox, anche su Xbox Game Pass, Palworld si è rivelato un successo, macinando ad esempio 8 milioni di copie in 6 giorni. Tutti si aspettavano una reazione simile da The Pokémon Company e Nintendo, tanto che sollecitata in merito la società aveva sostenuto tempo addietro che avrebbe indagato per proteggere la propria IP.
"Abbiamo ricevuto diverse richieste in merito al gioco di un'altra società rilasciato a gennaio 2024. Non abbiamo concesso alcuna licenza per l'uso della proprietà intellettuale o delle risorse relative ai Pokémon in quel gioco. Intendiamo indagare e adottare misure appropriate per affrontare eventuali violazioni del diritto sulla proprietà intellettuale relativa ai Pokémon. Continueremo ad amare e nutrire ogni singolo Pokémon e il suo mondo, e lavoreremo per riunire il mondo attraverso i Pokémon in futuro", disse la software house.
Molti s'interrogano sul motivo per cui Nintendo e The Pokémon Company abbiano deciso di portare Pocketpair in tribunale solo ora. Il successo di Palworld dopo i picchi iniziali è un po' scemato, ma il vociferato arrivo di una versione PS5 potrebbe aver innescato la contromossa delle due società nipponiche.
In casa Pocketpair per ora tutto tace, mentre Nintendo tuona: "Continueremo a intraprendere le azioni necessarie contro qualsiasi violazione dei nostri diritti di proprietà intellettuale, compreso il marchio Nintendo stesso, per proteggere le proprietà intellettuali a cui abbiamo duramente lavorato per affermarle nel corso degli anni".
Pocketpair in passato aveva affermato che il suo gioco era più simile ad Ark Survival Evolved e Vanaheim che a Pokémon. L'amministratore delegato della società, Takuro Mizobe, disse che Palworld aveva "superato le verifiche legali" e che non erano state intentate cause contro Pocketpair per il suo sviluppo.
AGGIORNAMENTO ore 14:00
È finalmente giunta la risposta alla denuncia di Nintendo e The Pokémon Company da parte di Pocketpair. Ecco il testo:
Ieri è stata intentata una causa contro la nostra azienda per violazione di brevetto. Abbiamo ricevuto la notifica di questa causa e avvieremo i procedimenti legali e le indagini del caso in merito alle accuse di violazione di brevetto.
Al momento non siamo a conoscenza dei brevetti specifici che siamo accusati di aver violato e non ci sono stati comunicati tali dettagli.
Pocketpair è una piccola azienda di giochi indie con sede a Tokyo. Il nostro obiettivo come azienda è sempre stato quello di creare giochi divertenti. Continueremo a perseguire questo obiettivo perché sappiamo che i nostri giochi portano gioia a milioni di giocatori in tutto il mondo. Palworld è stato un successo sorprendente quest'anno, sia per i giocatori che per noi. Siamo rimasti sbalorditi dall'incredibile risposta al gioco e abbiamo lavorato duramente per renderlo ancora migliore per i nostri fan. Continueremo a migliorare Palworld e ci sforzeremo di creare un gioco di cui i nostri fan possano essere orgogliosi.
È davvero spiacevole che saremo costretti a dedicare molto tempo a questioni non correlate allo sviluppo del gioco per via di questa causa. Tuttavia, faremo del nostro meglio per i nostri fan e per garantire che gli sviluppatori di giochi indie non siano ostacolati o scoraggiati dal perseguire le loro idee creative.
Ci scusiamo con i nostri fan e sostenitori per qualsiasi preoccupazione o disagio causato da questa notizia. Come sempre, vi ringraziamo per il vostro continuo supporto a Palworld e Pocketpair.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe i pokemon sono copiati da dragon quest
https://www.youtube.com/watch?v=CZXKKbSCA34
https://www.youtube.com/watch?v=CZXKKbSCA34
mai fregato niente dei Pokemon, di Dragon Quest (ai tempi del manga DAI comprai un numero e non proseguii) e prodotti del genere, però è anche vero che molti di quelli comuni si basano su animali reali o su noti di fantasia (tipo l'unicorno).
Poi basta veder quanti si somigliano veramente, e altri son , si può dire così, copiati.
Cmq , sempre per non esser uno che ci gioca o andato avanti a Dragon Quest e Pokemon, aldilà della somiglianza dei mostri, per il resto si parla di 2 cose differenti.
Poi non mi stupirei se l'autore dei Pokemon sia stato fan delle opere di Toriyama, omaggi e richiami (ma anche autocitazioni) son abbastanza comuni in giappone.
E poi, ragazzi, c'è una grande differenza tra rubare e citare/ispirarsi.
Ricordatevi che qui c'era addirittura stato un palese furto di modelli 3D.
E poi, ragazzi, c'è una grande differenza tra rubare e citare/ispirarsi.
Ricordatevi che qui c'era addirittura stato un palese furto di modelli 3D.
Non c'è stato alcun furto di modelli 3d ed è stata proprio la prima cosa dichiarata da Palword, affermando che gran parte dei personaggi presenti nel titolo sono stati realizzati da una collaboratrice neolaureata assunta nel 2021, senza copiare alcun asset di terze parti.
Ma per piacere...
I modelli erano persino identici in polycount e topologia. Palesemente rippati e modificati giusto un filo. Puoi rinfrescarti la memoria cercandoti l'ottimo lavoro d'indagine svolto dall'utente @byofrog su Twitter/X.
Pong intratteneva l'utente davanti ad un monitor e tutti i videogiochi lo fanno...
Il BUE che da del cornuto all'ASINO .... Nintendo
... che denuncia tutti forte del potere monetario.... da emulatori a questo.
... non so come accadde che Nintendo fece il port ufficiale di "Mario Bross"
... su Commodore 64...un caso più unico che raro.
Pong intratteneva l'utente davanti ad un monitor e tutti i videogiochi lo fanno...
Il BUE che da del cornuto all'ASINO .... Nintendo
... che denuncia tutti forte del potere monetario.... da emulatori a questo.
... non so come accadde che Nintendo fece il port ufficiale di "Mario Bross"
... su Commodore 64...un caso più unico che raro.
Snoccioliamo, dai!
1. Tutti i videogiochi hanno copiato PONG:
Ah sì, certo, tutti i videogiochi hanno copiato PONG. È ben noto che "The Last of Us" è solo una versione aggiornata di due barrette e una pallina, con una piccola spruzzata di trama post-apocalittica, no? E non dimentichiamo FIFA: dopotutto, correre con 22 giocatori in un campo è chiaramente ispirato a quel grande classico di due pixel che rimbalzano su uno schermo nero. In effetti, secondo questa logica, anche Mario Kart è una reinterpretazione profonda di PONG, solo che invece di rimbalzare una pallina, si rimbalzano gusci di tartaruga! 😆
2. Nintendo denuncia tutti forte del potere monetario:
Non si tratta solo di "potere monetario", ma della protezione della proprietà intellettuale, un diritto fondamentale per tutte le aziende che investono nella creazione di contenuti. Certo, Nintendo è una grande azienda, ma la legge vale sia per i giganti che per i piccoli sviluppatori. In fin dei conti, la creatività e l’originalità sono alla base dell'industria videoludica, e copiare senza permesso danneggia tutto il settore.
3. Da emulatori a questo:
Sì, Nintendo ha spesso intrapreso azioni contro emulatori, perché molti di essi consentono la distribuzione illegale di giochi protetti da copyright. Anche se l’emulazione in sé non è illegale, scaricare e condividere ROM di giochi senza licenza lo è.
4. Il port di Mario Bros su Commodore 64:
Hai ragione, quel port fu davvero un caso raro, ma si trattò di un accordo ufficiale. Nintendo aveva deciso di espandere la portata del loro gioco su altre piattaforme, ma sempre in modo legale e controllato. Quando c’è un accordo legale, va tutto bene. Ciò che è diverso è quando si sfruttano i loro contenuti senza autorizzazione.
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