Ninja lascia Twitch e passa in esclusiva sul servizio di Microsoft
Tyler "Ninja" Blevins parla di "nuovo capitolo della carriera": lascia il servizio che lo ha reso famoso per approdare in Microsoft Mixer
di Rosario Grasso pubblicata il 03 Agosto 2019, alle 12:01 nel canale VideogamesMicrosoft
114 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOra invece vorranno fare gli youtubers e le veline !
Clnslnlnslnslnslns
Quindi penso che si possa dire che la sostanza non cambia, non è che "una volta", la gente fosse mossa da nobili aspirazioni...
con 8 euro mi compro 8 litri di birra all'eurospin
Còsòmòmsòmsms
Torno solo per un appunto:
gli streamer/youtuber di professione hanno sponsor, un bacino di utenti a rischio "disaffezione" se si salta anche solo un' "uscita", ci vuole tempo pratico sia per "giocare in diretta" che per registrare materiale che deve poi essere montato e uppato, ci sono le partnership con i network su yt (o direttamente con yt) o squadre di e-sports con cui hanno contratti da rispettare, gestire i ricavi pubblicitari e i rapporti con chi mette ads sui video, tornei da fare in giro per il mondo (per quelli bravi davvero ad un gioco, almeno), tempistiche di pianificazione per le pubblicazioni da rispettare, dipendenti a vari livelli che lavorano per/con loro, una presenza "social" da gestire, "concorrenza" potenzialmente quasi infinita..
Certo, tra quello e lavorare in miniera volendo ce ne passa comunque, ma non è che sti streamer/youtuber "che ci lavorano" si alzano a mezzogiorno, si grattano il culo e un giorno magicamente diventano famosi e da quel giorno in poi vivono di rendita senza render conto a nessuno...
Ma nessuno dice questo. Certo, ci investono del tempo e impegno, non è che diventano tra i più seguiti non facendo ASSOLUTAMENTE niente.
Però bisogna essere pure onesti.
Non serve scomodare il lavoro in miniera: rispetto al 99% della gente che lavora, sono dei privilegiati, che con "poco" sforzo (rispetto a chi fa lavori del cazzo normali, tipo me) e con molta più libertà guadagnano molto di più, dedicandosi pure a cose che piacciono loro (a differenza mia).
Questo è innegabile, su.
Poi che ci sia del lavoro dietro e dell'impegno nessuno glielo nega.
Ma che son dei grandissimi privilegiati rispetto alla maggior parte di noi (anche solo in virtù del rapporto guadagno/tempo ed energie investiti) resta.
Fratello!
Però bisogna essere pure onesti.
Non serve scomodare il lavoro in miniera: rispetto al 99% della gente che lavora, sono dei privilegiati, che con "poco" sforzo (rispetto a chi fa lavori del cazzo normali, tipo me) e con molta più libertà guadagnano molto di più, dedicandosi pure a cose che piacciono loro (a differenza mia).
Questo è innegabile, su.
Poi che ci sia del lavoro dietro e dell'impegno nessuno glielo nega.
Ma che son dei grandissimi privilegiati rispetto alla maggior parte di noi (anche solo in virtù del rapporto guadagno/tempo ed energie investiti) resta.
E allora perché non lo fai anche tu?
Veramente è proprio perchè qualcuno in sostanza lo "nega" (vedi quote a cui ho risposto nel mio messaggio che hai quotato) che ho fatto quell'elenco (anche incompleto) di cose da considerare.
Ovvio che il lavoro in miniera era un'iperbole e che siano comunque più "fortunati" di tanti altri lavoratori, non ci piove, ma essere convinti che "non hanno un capo o un padrone e nessuno che impone loro niente; l'attività è tutta loro; scelgono quando "lavorare", cosa, come, tutto; non hanno un orario da rispettare e nessuna "deadline" o pressione in merito al tempo e come gestirselo" (vedi sempre quote) è proprio da disinformati.
Come dire che microsoft Ninja lo ha pagato 50 milioni di dollari e lui possa andare in vacanza e non fare niente per il resto della vita perchè tanto "si gestisce da solo" .
domanda da un trilione di paperdollari
Premessa, non sono uno streamer nè uno youtuber, bensi' un semplicissimo impiegato nel privato da 16 anni.
Ho una famiglia, una casa, un lavoro (per ora ) stabile e una passione sfrenata per i videogiochi (il nickname è un errore di gioventù eh.. )
Con l'avanzare dell'età, negli ultimi anni, non ho potuto fare a meno di notare questo "fenomeno sociale" oramai dilagante.
Tramite una conoscenza in comune, ho avuto modo di chiacchierare, in una serata, con uno Youtuber abbastanza famoso, che ora è passato anche allo streaming su Twitch.
A fine serata, ho tratto delle conclusioni che vorrei condividere con voi, senza polemiche o evidenziare invidie di alcun tipo.
E' uno stile di vita, prima di essere un lavoro.
Per carità, ben remunerato, lo abbiamo detto, ma dietro il denaro c'è una persona che ha l'arduo compito (dalle sue parole l'ho percepito nettamente) di "tenere viva" la sua utenza.
Qualsiasi altro tipo di lavoro, ad esempio il mio, ti dà il compito da svolgere durante le 8H giornaliere fino a Sabato ; finita la giornata, si rientra a casa, si stacca la spina e si vive tranquillamente.
Per gli youtuber/streamer, non è affatto cosi.
Passano gran parte della giornata a condividere la loro vita sui social, tramite Stories, post e quant'altro, e a coinvolgere i loro Follower nelle più svariate e banali azioni quotidiane.
La sera, solitamente, è il momento nel quale "lavorano", iniziando dirette da svariate ore nelle quali hanno due possibilità :
1) Essere fenomeni, top player, e tirar fuori numeri strepitosi in un videogioco. (magari senza tirar fuori una parola..).
2) Essere simil giullari, e intrattenere come fossero comici o attori stessi.
E il guadagnano reale, quello che ti permette di superare il mio stipendio, ad esempio, un stipendio medio, si ottiene facendosi notare dagli sponsor per uno dei due punti sopra, dalle donazioni di questi utenti (alcune volte, assurde, per colpa del mancato controllo dei genitori..) e dalle sottoscrizioni dei vari abbonamenti.
Insomma, se si sceglie questa vita, perchè è una scelta intendiamoci, e la si vuol percorrere come lavoro remunerato, si deve essere pronti a sacrificare la propria libertà emotiva e renderla pubblica, ogni giorno, anche quando si è scazzati o si hanno i cavoli propri, perchè all'utenza piace anche questo..
Se non si hanno, poi, idee innovative o che siano in grado di attirare spettatori, allora si entra nel vortice del quasi "paura", paura di non farcela e di "E ora che mi invento?!".
Sono degli artisti, in un certo senso.
Creano dei contenuti multimediali, sanno intrattenere, come fossero presentatori televisivi, sanno parlare di fronte ad un microfono, non hanno "pudori" nel farlo. E non sono cosi "liberi" come si pensa.
Considerate che in quella serata, è stato avvicinato da una decina di ragazzini (fino ai 14/15 anni) chiedendogli foto e autografi, come fosse un attore o una rockstar. Mi ha raccontato, questo ragazzo, di avere difficoltà ad andare al cinema tranquillamente con la propria fidanzata o gli amici, lo fà solo negli ultimi spettacoli serali, quando la percentuale di pubblico è bassa, e non lo fà con cattiveria, ma semplicemente perchè ha la necessità di ritagliarsi, in tutto questo mondo virtuale, uno spazio suo privato.
E tutto questo, non credo sia da tutti.
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