Nessuna eccezione per preservare i giochi fuori catalogo, l'ufficio americano per il diritto d'autore parla chiaro!
L'ufficio americano per il diritto d'autore ha rifiutato la richiesta dell'SPN sostenuta dalla Videogame Video Game History Foundation per consentire agli utenti di accedere ai giochi presenti negli archivi da remoto.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 29 Ottobre 2024, alle 16:57 nel canale VideogamesL'ufficio statunitense per il diritto d'autore ha confermato che non concederà alcuna eccezione per fornire l'accesso da remoto ai giochi fuori catalogo. Non vi saranno, quindi, deroghe al Digital Millennium Copyright Act.
Per chi non lo sapesse, negli ultimi tre anni il Software Preservation Network ha portato avanti una petizione che ha raggiunto l'attenzione dell'ufficio per il copyright degli Stati Uniti. La petizione aveva come obiettivo preservare il patrimonio digitale presente negli archivi della Video Game History Foundation, la quale ha sostenuto la SPN durante tutto il tempo. La richiesta prevedeva l'accesso, da parte degli utenti, ai giochi nella libreria della VGHF non reperibili nei negozi, digitali e fisici, ma l'ufficio ha rifiutato l'istanza.
Tuttavia, l'organizzazione ha dichiarato: "Negli ultimi tre anni, lavorare sulla petizione ci ha aiutato a generare importanti ricerche, in particolare il nostro rapporto Survey of the Videogame Reissue Market in the United States, il quale ha dimostrato che circa l'87% dei videogiochi pubblicati negli Stati Uniti prima del 2010 rimane fuori catalogo".
"I nostri sforzi congiunti con SPN hanno aumentato notevolmente la consapevolezza su queste tematiche e hanno già avuto un impatto sull'intero settore dei videogiochi e sulle comunità impegnate nella loro conservazione".
In effetti, proprio di recente Ubisoft, ad esempio, ha promesso modalità offline per tutti i capitoli del franchise The Crew dopo il caso scatenato dal primo titolo della saga, rimosso dal catalogo e contestualmente dalle librerie degli utenti.
"La nostra lotta non finisce qui" ha concluso la VGHF. "Continueremo a sostenere un maggiore accesso e permessi legali per la preservazione dei videogiochi e a collaborare con i membri dell'industria per aumentare la consapevolezza su questi problemi".
32 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon si può derubare un negozio vuoto.
Se io ho un gioco che per funzionare necessita di un server online, prima di metterlo fuori supporto fai una patrh e/o rendi disponibile il necessario per poter continuare ad utilizzarlo anche quando tu spegni i server.
Se un gioco non è in commercio per cinque o più anni consecutivi, il copyright scade.
Per i libri vale lo stesso, solo che i diritti di copia tornano all'autore originale, o agli eredi, fino alla scadenza di legge (attualmente settanta anni dopo la morte). L'autore originale è inoltre tenuto a pubblicare il libro entro cinque anni dall'acquisizione dei diritti (dieci anni dall'ultima pubblicazione).
Oltre che per i giochi, c'è anche una marea di libri che gli editori (che sono di solito i detentori) non pubblicano, rendendone impossibile l'uso.
Se io ho un gioco che per funzionare necessita di un server online, prima di metterlo fuori supporto fai una patrh e/o rendi disponibile il necessario per poter continuare ad utilizzarlo anche quando tu spegni i server.
Anche questo, ovviamente. Nel caso dell'online, sarebbe una cosa buona e giusta.
Se un gioco non è in commercio per cinque o più anni consecutivi, il copyright scade.
Per i libri vale lo stesso, solo che i diritti di copia tornano all'autore originale, o agli eredi, fino alla scadenza di legge (attualmente settanta anni dopo la morte). L'autore originale è inoltre tenuto a pubblicare il libro entro cinque anni dall'acquisizione dei diritti (dieci anni dall'ultima pubblicazione).
Oltre che per i giochi, c'è anche una marea di libri che gli editori (che sono di solito i detentori) non pubblicano, rendendone impossibile l'uso.
Questa è la conseguenza logica della mia ipotetica "proposta di legge": se non mantieni in commercio l'opera, non puoi reclamarne alcun diritto.
Ormai sei una garanzia.
SI STA PARLANDO DI PRESERVARE LE OPERE VIDEOLUDICHE UNA VOLTA CHE DIVENTA IMPOSSIBILE ENTRARNE IN POSSESSO (LEGALMENTE) IN QUALUNQUE FORMA.
Mi raccomando: quel fiasco sempre ben in pugno.
Aggiornamento e rettifica: concedetemi questa piccola modifica per chiarire che ovviamente si stanno prendendo in considerazione solo le leggi sul copyright con valenza internazionale.
Anche io vorrei una Ford model T del primo lotto costruito, mica vado a rubarla al museo perché non la vendono più alla concessionaria Ford del paese, frignando sul forum perché non posso andare a fare la spesa con la mia Ford model T del 1911 e che tutti hanno diritto ad avere la model T.
Non vendono nemmeno la carne di triceratopo al supermercato, non vedo l'ora che qualcuno ne porti uno nel futuro per noi che non abbiamo potuto assaggiarla. Ovviamente a spese loro, perché noi senza fare niente dobbiamo poterne usufruire aggratis giusto?
Anche io vorrei una Ford model T del primo lotto costruito, mica vado a rubarla al museo perché non la vendono più alla concessionaria Ford del paese, frignando sul forum perché non posso andare a fare la spesa con la mia Ford model T del 1911 e che tutti hanno diritto ad avere la model T.
Non vendono nemmeno la carne di triceratopo al supermercato, non vedo l'ora che qualcuno ne porti uno nel futuro per noi che non abbiamo potuto assaggiarla. Ovviamente a spese loro, perché noi senza fare niente dobbiamo poterne usufruire aggratis giusto?
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Analogie interessanti ma... dimentichi la differenza tra beni fisici e beni digitali.
Il motivo per cui nessuno ti vende una ford model T del 1911 é che nessuno le produce piú.
Qua non c'é da produrre nulla: basta solo permettere alla gente di accedere a dei file ospitati su server terzi.
Nessuna spesa per nessuno. Solo la concessione di un permesso.
Se vuoi una model T trova un buon meccanico che te la costruisca. Non sará del 1911, ma neppure i bytes che scaricherei per il gioco del 1980 sono davvero bytes del 1980, giusto?
Anche io vorrei una Ford model T del primo lotto costruito, mica vado a rubarla al museo perché non la vendono più alla concessionaria Ford del paese, frignando sul forum perché non posso andare a fare la spesa con la mia Ford model T del 1911 e che tutti hanno diritto ad avere la model T.
Non vendono nemmeno la carne di triceratopo al supermercato, non vedo l'ora che qualcuno ne porti uno nel futuro per noi che non abbiamo potuto assaggiarla. Ovviamente a spese loro, perché noi senza fare niente dobbiamo poterne usufruire aggratis giusto?
Checcazzo ho appena letto?!
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".