NES e SNES, addio al creatore Masayuki Uemura: aveva 78 anni
Masayuki Uemura, colui che ha guidato lo sviluppo di Famicom e Super Famicom (console meglio note dalle nostre parti come NES e SNES), è morto il 6 dicembre all'età di 78 anni. Se ne va un pezzo di storia del mondo dei videogiochi.
di Manolo De Agostini pubblicata il 10 Dicembre 2021, alle 10:31 nel canale VideogamesNintendo
Il mondo dei videogiochi piange Masayuki Uemura, il lead architect di Famicom e Super Famicon, console meglio note dalle nostre parti come NES (Nintendo Entertainment System) e SNES. Secondo quanto riportato dal giornale locale Oricon News, Uemura è deceduto il 6 dicembre all'età di 78 anni. L'annuncio è arrivato dalla Ritsumeikan University, dove Uemura lavorava come direttore del Games Research Center dopo l'addio a Nintendo nel 2004.
Il creatore di due iconiche console che hanno allietato le giornate di molti di noi iniziò la sua carriera lavorativa in Sharp, dove vendeva tecnologia per fotocellule a varie realtà, inclusa quella che sarebbe poi diventata la sua futura casa, Nintendo.
Una volta entrato a far parte della casa di Iwata nel 1979, Uemura si ritrovò a lavorare insieme a Gunpei Yokoi (inventore della croce direzionale) per integrare la tecnologia delle fotocellule nei giochi in cui si sparava tramite pistole elettroniche (chi ricorda la NES Zapper?). In seguito, l'uomo fu coinvolto anche nello sviluppo delle prime rudimentali console di Nintendo, note come Color TV-Game.
Tutto però cambiò nel 1981, quando l'allora presidente Yamauchi lo chiamò incaricandolo di creare una console, "un sistema che potesse riprodurre giochi su cartucce" sulle TV. "Gli è sempre piaciuto chiamarmi dopo aver bevuto qualche drink", disse Uemura nel corso di un'intervista con Kotaku, "quindi non ci ho pensato molto, ho solo detto "certo, capo" e ho riattaccato. La mattina dopo è venuto da me, sobrio, e ha detto: "Per quella cosa di cui abbiamo parlato, ci sei?", mi colpì, era serio".
Fu così che nacque il Famicom, ovvero il NES, una console dal 1983 in poi diventò un vero e proprio fenomeno globale con quasi 62 milioni di unità vendute e sdoganando, seppur in parte, le console in ambito domestico in un'epoca in cui ci si ritrovava a giocare ai cabinati dei bar e delle sale giochi.
Uemura ha successivamente diretto il lavoro sul Super Famicom, il cui lancio globale come SNES ha ulteriormente rafforzato la reputazione di Nintendo nel settore, e ha anche prodotto alcuni giochi per NES tra cui Ice Climber e tre titoli sportivi.
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