Muore dopo aver giocato a PUBG per giorni ininterrottamente: l'ultima vittima della gaming addiction

Un ragazzo di sedici anni è deceduto per aver giocato per diversi giorni, senza sosta, al Battle Royale. Cresce la preoccupazione intorno alla dipendenza dai giochi nei giovanissimi
di Nino Grasso pubblicata il 18 Agosto 2020, alle 12:41 nel canale Videogames
59 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon ho mai detto che tu hai detto quello su PUGB, ho solo specificato che si può esser dipendenti da qualunque cosa.
Eh si perchè uno non si accorge che fumi dal fetore emanato?
Siamo d'accordo che si può essere dipendenti da qualunque cosa, ma tante altre cose di cui si può diventare dipendenti sono regolamentate, mentre i videogame no.
Perché Apple che si incazza con Epic insieme ad Android, non mette un limite per certi giochi "freemium" online?
Ad esempio io gioco su 2-3 giochi su Android, mai speso una lira, ma leggo prezzi assurdi per cose che, magari, non serviranno a niente già il giorno stesso che la settimana dopo.
Io parlo quindi di poterli controllare ove possibile, e sono questi i casi in cui si può fare.
Se ci vogliamo venirci in contro, magari esistesse un ente che si trova in mezzo alle 2 cose, o magari esiste già ma non sa fare il suo lavoro.
Occhio che non è necessario spendere soldi veri, la dipendenza può innescarsi anche spendendo soldi virtuali. Ma fondamentalmente siamo d'accordo che serve maggior controllo.
@Marcoh97
In UK sono più avanti senza ombra di dubbio, infatti hanno già aperto cliniche per curare i ragazzini dipendenti dai videogame
https://www.theguardian.com/society...-computer-games
Alla prima volta che chiamandomi non andavo a tavola o che gli rispondevo male o che stavo 15 ore al PC mi avrebbe mollato una labbrata che mi faceva frullare la testa e me la svitava e niente ancora oggi lo ringrazio perché su due figli ha cresciuto entrambi con i piedi per terra, con una carriera, senza dipendenze da niente.
Oggi i genitori vogliono fare "gli amici" e non sanno educare. Mio padre non era mio amico... mio padre faceva il genitore e io prima di fare qualsiasi cosa ci pensavo bene anzi ci pensavo 100 volte se a lui andava bene o male.
Ah non si può sentire anzi leggere di esport o influencer come lavori veri o auspicabili. Vi rendete conto che è statisticamente più probabile diventare un calciatore di successo che sono migliaia a livello mondiale piuttosto che le poche decine di influencer o esportivi che hanno realmente successo!?!? E io dovrei immolare un figlio 15 ore al giorno al PC nella speranza che abbia talmente culo da rientrare in una percentuale ridicola?!
Tra l'altro ogni volta che sento la parola "sport" associata ai videogiochi (detto da uno che ha giocato a partire da NES, SNES, PS ecc... ecc...) mi viene da vomitare. Io amo i videogiochi, tutt'ora videogioco e penso che videogiocherò anche quando sarò vecchio ma MAI lo considererò uno sport. Lo sport è altro... ha dei valori, ha un aspetto sociale e di rispetto che negli esport non esiste.
Alla prima volta che chiamandomi non andavo a tavola o che gli rispondevo male o che stavo 15 ore al PC mi avrebbe mollato una labbrata che mi faceva frullare la testa e me la svitava e niente ancora oggi lo ringrazio perché su due figli ha cresciuto entrambi con i piedi per terra, con una carriera, senza dipendenze da niente.
Oggi i genitori vogliono fare "gli amici" e non sanno educare. Mio padre non era mio amico... mio padre faceva il genitore e io prima di fare qualsiasi cosa ci pensavo bene anzi ci pensavo 100 volte se a lui andava bene o male.
Ah non si può sentire anzi leggere di esport o influencer come lavori veri o auspicabili. Vi rendete conto che è statisticamente più probabile diventare un calciatore di successo che sono migliaia a livello mondiale piuttosto che le poche decine di influencer o esportivi che hanno realmente successo!?!? E io dovrei immolare un figlio 15 ore al giorno al PC nella speranza che abbia talmente culo da rientrare in una percentuale ridicola?!
Tra l'altro ogni volta che sento la parola "sport" associata ai videogiochi (detto da uno che ha giocato a partire da NES, SNES, PS ecc... ecc...) mi viene da vomitare. Io amo i videogiochi, tutt'ora videogioco e penso che videogiocherò anche quando sarò vecchio ma MAI lo considererò uno sport. Lo sport è altro... ha dei valori, ha un aspetto sociale e di rispetto che negli esport non esiste.
Diciamo che anche l'approccio dei genitori può cambiare nel corso degli anni (secoli).
E' necessario essere autorevole più che autoritari.
Far capire gli errori, anche con il dialogo e possibilmente senza usare sistemi basati sulla forza fisica, sarebbe ideale.
Anche perchè ciò che apprendiamo da piccoli è un bagaglio che spesso ci portiamo dietro da grandi.
Anche io sono estremamente dubbioso su lavori come l'influencer o il gamer professionista.
Magari si tratta solo di una preclusione mentale e in futuro diventeranno lavori stabili, però ad occhio mi sembra un mondo in cui fare tantissimi soldi in poco tempo (capacità permettendo), ma che se non hai l'intelligenza di gestirli è facilissimo trovarsi con un pugno di mosche.
E dato che spesso in questi nuovi settori l'età è estremamente bassa, non ne sono molto convinto.
Non so quanti anni hai, io personalmente non fumo, ma 20 anni e passa fa ne vedevo di ogni, da parte di amici e/o conoscenti dell'epoca, per non farsi beccare che fumavano.
Ti dico che se sei una sala dove 10 su 15 fumano, puzzerai anche te di fumo anche se non ti si avvicini nemmeno
Era ovviamente il segreto di pulcinella, ma le sigarette, ad esempio, te le puoi fumare lontana da casa. Io non credo, console portatili a parte, di vedere gente che si porta PS4 o Xbox in giro (e relative TV ) per giocarci di nascosto
Il senso del discorso era quello.
E' vero, ma penso che tu conosca, come me, nella vita reale o in rete, tantissima gente che gioca regolarmente, magari son fissati per collezioni e quant'altro, ma spesso non sono così dipendenti da starci troppo sopra.
Magari se non hanno possibilità durante la settimana si "sfonnano" giocando 5-6h di seguito o tutta la giornata ad un gioco, ma se hanno la possibilità durante la settimana gli dedicano il tempo necessario.
Se vieni educato a starci poco, spesso funziona, oppure lo impari da te.
ovviamente lo so, ma è anche vero che la maggior parte son spese aggiuntive, a volte inutili.
Faccio un esempio, le SKIN, per quanto a volte posson esser fighe in un personaggio, le ho trovate spesso inutili di per se, come altri minioggetti aggiuntivi. Oppure i cosidetti DLC, ora la maggior parte dei giochi contengono questi DLC spesso a pagamento, e da una parte ti fa rabbia che se vuoi un gioco al completo devi aspettare tot. tempo invece di prenderne una che ha solo la parte principale (ma questo è come la vedo io).
Anche se prevalgono le spese "in game" onerose in generale.
Quando gioco ad un freemium leggendo "49€ o $ per avere ... " non ci credo ma so che esistono una marea di persone che ce li spendono, tutt'ora sto giocando ad un gioco dagli inizi su Android, ebbene, gli ultimi commenti che ho letto sul playstore è su come il gioco oramai passi tutto per sti personaggi a pagamento.
Che poi, ultima osservazione, io ero rimasto ad anni fa che quando spendevi (Se spendevi) un tot. per qualcosa avevi veramente qualcosa in più, ebbene questa spesa in più oramai serve a niente, per la maggior parte dei casi.
https://www.theguardian.com/society...-computer-games
Che poi ho parlato di ludopatia, e questo non è tanto lontano da ciò, anzi, l'unica differenza e che in quel caso la gente spende i soldi che gli servirebbero per campare, ed è enormemente peggio.
Come detto e scritto qualche caso è capitato, in passato, non sarebbe una novità.
Ad ogni modo stasera mi è difficile, domani vedo se trovo qualche info della notizia in inglese.
Come non detto, info trovata subito, ma non ho tempo per leggere tutto il testo:
https://www.indiaaheadnews.com/nati...-pradesh-330322
(ci sono anche altri link)
6 ore? Ma non sono un po pochine?
A me è capitato di farne anche 12 di fila a seconda dei giochi, l'ultima quando è uscito FFVIIR.
Evidentemente ci vuole il fisico anche per i videogame
O la voglia, io da ragazzino, ma anche da adulto volendo, mi è capitata qualche giornata in cui ci son stato davanti molte ore. Ma soprattutto quando ero più piccolo, una volta mi resi conto che per giocare tutto il giorno non ero poi più uscito.
Da là, dopo scuola compiti, un pò di tempo per i videogame, e poi uscivo.
Certamente.
Più che altro ero ironico nei confronti di chi è stato male (sicuramente per altri motivi) ed è addirittura morto dopo 6 ore di gioco (chissà se poi è vero) quando ho giocato intere giornate arrivando tranquillamente al doppio delle ore, e non ero nemmeno stanco, giusto indolenzito
E quando ero ragazzino me li sognavo questi tour de force, mi venivano fisicamente impediti
Più che altro ero ironico nei confronti di chi è stato male (sicuramente per altri motivi) ed è addirittura morto dopo 6 ore di gioco (chissà se poi è vero) quando ho giocato intere giornate arrivando tranquillamente al doppio delle ore, e non ero nemmeno stanco, giusto indolenzito
ahah beh sì, ma diciamo che ognuno è storia a se, ricordo pure che in passato certi videogame erano tosti e ti ritrovavi le dita indolenzite
Non ricordo poi che giochi erano su PS2, che a forza di utilizzare il pollice destro sull'analogico dovevo smettere di giocare per qualche minuto.
Forse erano i primi DB, non Tenkaichi intendo.
ed io passavo pure molto tempo in salagiochi, ma lì il discorso era anche differente, se non giocavi potevi vedere gli altri.
Ai tempi ricordo soprattutto un tizio, da ragazzino mi stupiva che finiva SF II con Zangief.
Ma in seguito avevo scoperto una cosa che proprio non immaginavo, giocava a Ghosts 'n Goblins con un solo gettone finendolo 2 volte, solo tempo dopo, e ovviametne dopo averci giocato, avevo scoperto quanto fosse difficile giocarci, ma qua sto OT
Eppure da quel che ricordavo non era manco tanto appassionato di VG.
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