Moore: industria dei videogiochi verso la maggiore transizione della sua storia
Gaming su smartphone, social gaming, consegne di contenuti digitali e via cloud, free-to-play e nuova generazione di console impongono ai produttori una forte rivisitazione dei propri piani.
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Dicembre 2011, alle 08:58 nel canale VideogamesEx-dirigente della divisione di Microsoft che lavora su Xbox, adesso Peter Moore occupa la posizione di COO per Electronic Arts. Si interessa soprattutto del mondo EA Sports e continua ad essere una delle persone più influenti nel mondo dei videogiochi.
"Le transizioni sono sempre dure perché le vendite diminuiscono mentre i costi per le nuove tecnologie aumentano velocemente", ha detto Moore a Industry Gamers. "Gli sviluppatori si devono preparare per le nuove piattaforme, sia che esse siano hardware o software, e tutto questo adesso sta diventando ancora più complesso".
"Le compagnie che si sono preparate a questa fase e hanno diversificato le loro offerte per inseguire il consumatore avranno successo e prospereranno. Le compagnie che invece continueranno a costruire le loro strategie sul vecchio modello, anche se l'industria sta cambiando sotto i nostri occhi, alla fine moriranno".
"Il business basato sulle copie dei giochi scatolate rimane ancora valido, è forte e fiorente. Ma a lungo andare, esattamente come è successo con la musica e con i film, andrà sul cloud. Tutto sarà distribuito in forma digitale e consegneremo i giochi direttamente sugli hard disk dei consumatori. Continuiamo a vendere molti dischi fisici, e sono sicuro che lo faremo anche in futuro, ma questa parte è destinata a contrarsi. Comunque, al momento rimaniamo il produttore numero uno al mondo in quanto a consegne di copie fisiche".
"Se vuoi essere un produttore che offre contenuti interessanti per i consumatori, nei prossimi 3 o 4 anni devi essere pronto a offrire i tuoi contenuti in qualsiasi momento, ovunque e a tutti".
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infole linee sono più che mediamente scadenti o solo parzialmente aggiornate e vengono sempre più spremute da tv, musica, streaming, console, aggiornamenti e altro, se poi aggiungiamo il fatto che spesso le aziende di telecomunicazioni rubano mb di banda per risparmiare sulle infrastrutture, disegnami un quadro abbastanza pittoresco.
quindi:
il cloud è il futuro? credo proprio di si, offre possibilità assurde a quasi 360°.
è futuro prossimo? ...forse per i nostri nipoti e per le grandi aziende, ma non per la popolazione.
Parole giuste e sagge.
Aggiungendo inoltre che si deve garantire la possibilità di una copia di backup su supporto fisico per ogni evenienza, così è perfetto anche per il futuro.
Per me è l'esatto contrario, non compro un gioco su sopporto fisico da anni: non trovo vantaggi ad avere il gioco su supporto fisico, inoltre il dd permette di risarmiare moltissimo.
per quanto riguarda i prezzi basta saper comprare, si trova a poco o a troppo sia in dd che con le copie fisiche, anche se quando le cifre restano sotto i 5 euro il dd diventa imbattibile
Da quando ho conosciuto Steam non ho più comprato alcun gioco su supporto fisico - l'unico negli ultimi 12 mesi è stato PES2012 (e neppure è stato un affarone, ma questo è un altro discorso )
Tutta sta necessità di giocare sempre, ovunque e comunque non ce l'ho e non ce l'avrò mai.
Lasciare le cose che vanno bene così come sono per una volta no eh?
I giochetti del cacchio su fb,g+ per smartphone etc... bleahrg teneteveli io resto a giocarmi altre cose. Se questo e' il futuro mi dispiace tanto per chiunque si avvicini al mondo del gaming di ultima gen. Ho provato vari titoli in questi anni e devo dire che era meglio i giochi di 10 anni fa, erano piu' complessi e offrivano sfide piu' interessanti e meccaniche piu' complesse e variegate.
Dannate console.
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