Molyneux pensa ad una riedizione di Syndicate

Syndicate è ancora oggi uno dei giochi preferiti da Peter Molyneux tra tutti quelli che il geniale game designer britannico ha realizzato.
di Rosario Grasso pubblicata il 20 Marzo 2008, alle 17:32 nel canale VideogamesIl giocatore poteva anche raccogliere denaro da spendere nella ricerca di nuovo armamentario e di potenziamenti per i cyborg. I soldi potevano essere guardagnati attraverso le tasse imposte agli abitanti delle zone sotto il controllo del proprio sindacato o con le rapine nelle banche. Il gioco rimaneva del tutto indifferente se venivano uccisi dei civili negli scontri a fuoco. Grande attenzione veniva riposta anche nella storia, soprattutto nel seguito, Syndicate Wars, uscito nel 1996.
Entrambi i Syndicate furono realizzati da Molyneux sotto etichetta Bullfrog, software house che allora faceva parte di Electronic Arts. Oggi le cose sono molto diverse: Bullfrog è stata smantellata e Molyneux ha fondato Lionhead Studios, recentemente acquisita da Microsoft.
"Mi piacerebbe molto fare una nuova versione di Syndicate. È uno dei giochi che preferisco", ha ammesso Molyneux in un'intervista a Shacknews. Il game designer britannico ha ammesso che altre serie potrebbero essere rifatte con le caratteristiche dei giochi di nuova generazione: si potrebbe, di fatto, pensare a Magic Carpet o Dungeon Keeper.
76 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoho sempre pensato che l'ambientazione di Syndicate si prestasse bene per un MMO, peccato non si parli di questo
Vi prego
ditemi che è vero!Cavolo mi ricordo che l'avevo finito tutto usando un solo agente! Acceleratore atlantico incluso!!
speriamo che Molyneux ci regali un'altra perla delle sue!
cmq la pistola laser nell'ultimo schermo era obbligatoria
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".