Lost Planet e Dead Rising furono in un primo tempo scartati da Capcom

Inafune svela curiosi retroscena sullo sviluppo dei due titoli, affermando di aver rischiato il licenziamento qualora le cose fossero andate male.
di Davide Spotti pubblicata il 09 Maggio 2011, alle 17:35 nel canale VideogamesCapcom
Keiji Inafune, celebre producer di Capcom e creatore della serie MegaMan, ha svelato alcuni curiosi retroscena sullo sviluppo di Lost Planet e Dead Rising. Intervenuto nel corso di un seminario presso la Ritsumeikan University di Kyoto, ha infatti spiegato come Capcom avesse in origine scartato i suddetti titoli, ritenendoli inadeguati.
Nel momento in cui Inafune iniziò a lavorare su questi progetti e a mostrare i primi modelli, la dirigenza del publisher si dimostrò poco interessata. Nonostante il parere negativo decise di procedere comunque con i lavori. Lost Planet superò il budget iniziale del 400%, costringendo di fatto Capcom a proseguire e supportare lo sviluppo.
Inafune si aspettava di essere licenziato in tronco qualora i titoli si fossero rivelati un flop, una volta raggiunti gli scaffali dei negozi. Fortunatamente per lui, sia Lost Planet che Dead Rising hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo, garantendo anche la spinta per il lancio dei relativi sequel.
Lo scorso mese Inafune ha annunciato la formazione di due nuove compagnie, chiamate Intercept e Comcept. La prima è stata descritta come un'azienda di produzione concentrata su "una nuova sfida per lo sviluppo di titoli consumer" e avrà sede a Shinagawa (Tokyo). Al contempo Comcept si focalizzerà maggiormente sull'intrattenimento a 360°, includendo nella sua produzione giochi, libri e musica, e collocherà il suo centro operativo presso la città di Osaka.
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