League of Legends sui banchi di scuola: borse di studio ai giocatori professionisti

La Robert Morris University in Illinois ha aggiunto il MOBA di Riot Games all'interno dei programmi sportivi, offrendo borse di studio ai giocatori professionisti della nuova squadra da formare
di Nino Grasso pubblicata il 20 Giugno 2014, alle 14:01 nel canale Videogames
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLeague of Legends è un caso estremo e l'unico motivo per cui viene spinto così tanto dalle istituzioni in america _secondo me_ è che 70 milioni di persone giocano o guardano streaming, ed il numero è in aumento. Smuove una quantità immane di capitali fra sponsor e tornei, non mi sembra esista nulla di paragonabile al momento in campo e-sports.
Non ho mai affermato che i videogiochi sono IL MALE. Mi sto chiedendo invece perchè una istituzione dovrebbe incentivarli a livello professionistico.
Per lo stesso motivo per cui si finanzia il football o l'atletica. Puoi fare il benpensante quanto vuoi, ma lo fanno solo per soldi e prestigio del loro college. E LoL inizia a muovere tantissimi soldi e ad avere ampia risonanza tra i giovani. Non c'è molto altro da dire.
Non è questo il punto: dipende solo da quanti soldi puoi farci. Certo, puoi allenarti una vita per mettere 200 cannucce in bocca ma non fregherà niente a nessuno. Invece i videogiochi fanno spettacolo e fanno girare soldi con gli sponsor. È naturale che si inizi a incentivarli, e non c'è proprio nulla di male. Per inciso, giocare ai videogames è provato essere salutare per la mente, e giocare in multigiocatore ti pone davanti a problemi di socialità che vanno affrontati: non conosci nessuno che è intimorito dal rispondere al telefono di casa perchè ha ansa di non sapere con chi andrà a parlare? Come ti ho detto non bisogna limitarsi al telefono ma tu hai una visione miope e distorta sull'argomento da milleeuno luoghi comuni: non gioco a World of Warcraft da almeno 5 anni ma con molti di gilda ancora condivido un rapporto di amicizia che è proseguito (e no, non giochiamo insieme da allora visto che io ho smesso con gli MMO). Ci sono altri che si sono SPOSATI dopo essersi conosciuti ingame. La maggior parte di coloro che erano e sono in zona Milano sò che passano le serate insieme alternando pizzate, serate e TeamSpeak+videogame di turno.
Il concetto giocatore = sfigato è ora di toglierselo dalla mente
Se è per questo c'era chi era appassionato di cellulari stracostosissimi anche prima che diventasse una moda
E si ma ti ho già spiegato che è stato lui l'idiota a volerlo non la scuola!
Anche qui il tuo animo conservatore prende il sopravvento eh?
Vero, un atleta non diventa dopato per forza ma molti sono spinti a farlo. Spendono tempo ed energie per gli allenamenti, poi però se non dovesserp rientrare nelle squadre dei college come farebbero essere ammessi per via "normale" se mille altri invece quelle ore le han passate sui libri? E allora doping e via, è l'unica via. E i casi documentati sono molti, pensa a quanti altri sono rimasti nascosti.. Alla luce di ciò vengo qui a dire che gli sport fanno male? Non mi pare. Sarebbe bello avessero tutti una flessibilità mentale simile eh?
Lo riscrivo, magari così è più chiaro: come un atleta dopo 8 ore di allenamento può uscire ed essere "sociale" anche un pro gamer può farlo. O farsi una corsetta. O andare a trans. Saranno anche fatti suoi insomma...
Non c'è niente di diverso nè sbagliato in entrambi.
Tu preferisci chi usa le 8 ore per il fisico? Affari tuoi, non vedo perchè altri debbano necessariamente pensarla come te e soprattutto esserne penalizzati. La realtà è che sia gli sportivi che gli esporti debbono metterci impegno ed avere talento per quello che fanno. Altrimenti possono fare come i comuni mortali (o i super geni visto che l'alternativa è solo questa) che si fanno il mazzo e la borsa di studio la prendono con i voti. Io non ho tempo nemmeno di vedere un film dopo una giornata di uni, figurarsi tutte ste ore di allenamento
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