L'Arabia Saudita proibisce 47 videogiochi dopo il suicidio di due adolescenti

Secondo una notizia riportata dalla Associated Press il governo dell'Arabia Saudita proibirà una serie di videogiochi dopo il suicidio di due adolescenti. A quanto pare sarebbero stati spinti a compiere il folle gesto all'interno del gioco sociale Blue Whale
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Luglio 2018, alle 10:41 nel canale VideogamesL'esecutivo dell'Arabia Saudita ha fatto sapere che metterà al bando una lunga lista di videogiochi popolari dopo l'escalation di proteste nata dalla diffusione della notizia del suicidio di due adolescenti di 13 e di 12 anni. I due sarebbero stati incoraggiati al suicidio nel gioco sociale online Blue Whale, secondo quanto riporta la Associated Press.
La Commissione Generale per i Media Audiovisivi dell'Arabia Saudita ha annunciato il blocco a Grand Theft Auto V, Assassin's Creed II e The Witcher, tra gli altri, per non meglio specificate violazioni ai regolamenti nazionali.
Il ragazzo e la ragazza che hanno ricorso al folle gesto sembra siano stati invogliati all'interno della cosiddetta Blue Whale Challenge, un fenomeno sociale che ha toccato il suo culmine nel 2016. Si tratta di una sorta di "gioco" ai cui partecipanti vengono assegnate una serie di missioni in un periodo di 50 giorni. Le missioni prevedono elementi di autolesionismo mentre la sfida finale richiede al giocatore proprio il suicidio.
Non è chiara la correlazione tra la Blue Whale Challenge e i videogiochi prima citati.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNeanche la signora in giallo riuscirebbe a capirlo...
Non vedo cosa altro aspettarsi da un paese di trogloditi.
Sono in pieno medioevo.. solo che sono pieni di soldi per via del petrolio.
Sono in pieno medioevo.. solo che sono pieni di soldi per via del petrolio.
15 minuti di applausi.
Se non fosse per il petrolio, sai la fame che avrebbero?
I giochi della lista sono banditi dal giorno in cui sono usciti, non hanno nulla a che vedere con questo caso. Il fenomeno Blue Whale è stato tirato in ballo dal padre di uno dei bambini ma non è confermato che sia effettivamente la causa. Il secondo suicidio non ha nulla in comune con il primo, ma è successo a breve distanza e quindi tutto fa brodo.
https://www.resetera.com/threads/gt...-suicide.55845/
Rarely do these douchebags report the truth in matters such as these, making sensational headlines to grab attention. The gaming community here along with Arab gaming websites and personalities all over are fighting back really hard on social media, explaining exactly what’s going on along with describing, from scratch, how consoles and platforms have tools to help with parental controls, explaining how the age rating system here works, etc.
Even the official PlayStation Saudi Arabia twitter account reacted and posted guides on how to use such tools.
[U]It’s crazy when your society just believes any random bullshit spreading via WhatsApp groups or social media, giving credit to members of press that don’t freaking fact check, AT TIMES EVEN REFUSE to report the truth in favor of attention.[/U]
Meanwhile, parents who record videos of their kids crying because someone told them in Fortnite via voice chat that they’ll, and I quote: “blow up your dad” and blaming video games for their kids being shocked at such behavior is insane. These parents allow their kids to play games way out of their age rating. They record their kids, sitting in the front seat of a car without their seatbelt even on, crying about being bullied on from online games while their parents driving and speeding on a highway...
Bad parenting does not excuse any of this shit and we’re freaking tired of it.
Sorry I sounded like I was ranting—and I was, but it is really embarassing to read how similarly it’s being reported by western outlets.
Those games were banned in KSA for various reasons. The public authority has been working on unbanning some of these (they’ve hired employees with gaming backgrounds lately to work with them on researching and regulating), and they’ve been making progress, but no one will report that to you.
Just when things get good for us here, crap like this comes up and effs things up for a while.
I’d also like to acknowledge that this issue isn’t exclusive to us here in the Arab world. It’s everywhere, and it requires quite the effort to fight back and educate everyone.
certamente ne gioverà la nazionale di calcio...e qualuqnue altro sport...e la cultura...e tantissime altre cose
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".