Jones: difficile produrre un MMOG con meno di 50 milioni di dollari
Il direttore di Realtime Worlds, attualmente al lavoro sul MMOG APB, afferma che le spese di produzione di un gioco con queste caratteristiche sono ancora onerose.
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Aprile 2008, alle 08:36 nel canale VideogamesTuttavia, benché i ricavi siano elevati grazie ai canoni mensili obbligatori per accedere ai server ufficiali, i costi di produzione restano molto elevati. È quanto conferma David Jones, direttore di Realtime Worlds, lo sviluppatore scozzese che attualmente sta lavorando sul MMOG automobilistico APB (All Points Bulletin) (ulteriori informazioni sul gioco qui).
Jones sostiene che è attualmente difficile spendere meno di 50 milioni di dollari se si considerano complessivamente tutte le spese necessarie per creare un MMOG completo. "La gente solitamente sottovaluta cosa serva realmente per creare un grande gioco. Tuttavia, noi siamo decisi, sappiamo cosa serve, sappiamo quanto costa e non ci adeguiamo ad avere meno caratteristiche perché vogliamo contenere i costi".
Jones fa un confronto con l'altro titolo Tripla A prodotto dalla sua software house, Crackdown. I costi di produzione per questo gioco, che è sostanzialmente single player con una piccola componente multiplayer, si aggirano sui 20 milioni di dollari. Crackdown è basato su una piattaforma RenderWare, mentre APB sarà incentrato su Unreal Engine 3.
Realtime Worlds ha recentemente ricevuto un finanziamento di circa 50 milioni di dollari da una cordata di imprese guidata da Maverick Capital e che comprende altri investitori come New Enterprise Associates e WPP. Il finanziamento è rivolto alla realizzazione di APB e di un altro gioco online non ancora rivelato ufficialmente.
"La sfida è realizzare qualcosa che abbia l'importanza di giochi come Gta IV o Cod 4", aggiunge Jones. Il direttore di Realtime Worlds, inoltre, smentisce che la società possa essere coinvolta in trattative di acquisizione da parte di un grande produttore, anche se rimangono saldi i rapporti di collaborazione con diverse società. In passato Realtime Worlds ha lavorato con Microsoft per lo sviluppo di Crackdown, ma adesso i rapporti sono molto più freddi tanto che Microsoft produrrà insieme ad un altro sviluppatore il secondo Crackdown.
Fonte: GamesIndustry
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVedi UO che ci gioca ancora molta gente o al successo di mabinogi.
O lo stesso mithos.
Vedi UO che ci gioca ancora molta gente o al successo di mabinogi.
O lo stesso mithos.
Quoto UO per molti aspetti non lo batte nessuno...
Si ritiene, perchè la maggior parte del pubblico con un palato immaturo per il gaming, che si debba ripercorrere la strada del cinema facendo condividere a molti una certa visione, quella del regista apputno. Peccato che gli strumenti così come gli stessi fini siano talmente opposti da sminuire completamente questo comunque lodevole tentativo, che a ben vedere di lodevole cè solo l'impegno a vendere quante + copie possibili.
Quello di cui di sente davvero la mancanza è il gaming "d'autore", alla David Braben, Team17 o BitmapBrothers solo per citare vecchie glorie.
Oggi si può vendere tanto perchè il settore ha attirato l'enorme bacino d'utenza di chi cerca l'easyentertainment....semplificanto potremmo dire qualcosa di meglio da fare che guardare la tv..... I famosi giochi per famiglie, ed quì che si ritrova il successo, commerciale, di WoW che ha saputo conquistarsi consensi con il suo mondo di luci e colori.
Cmq sia questo inarrestabile processo che ha portato ad avere oggi questi costi è partito molto tempo addietro, quando la corsa per avere la grafica più fika (perchè 90 su 100 si vende la "confezione" e non il prodotto) si è riversata sui costi di sviluppo sui motori, sul modelling, il texturing, le animazioni, la fisica.... e dico questo essendo amante della CG RT.
Il discorso è cmq effettivamente molto complesso e porterebbe in più di un OT
Si ritiene, perchè la maggior parte del pubblico con un palato immaturo per il gaming, che si debba ripercorrere la strada del cinema facendo condividere a molti una certa visione, quella del regista apputno. Peccato che gli strumenti così come gli stessi fini siano talmente opposti da sminuire completamente questo comunque lodevole tentativo, che a ben vedere di lodevole cè solo l'impegno a vendere quante + copie possibili.
non è che si ritiene, è proprio così, alla gente piace molto di più vedere le inquadrature e gli effetti cinematografici... basta guardare le preferenze che danno a Mafia rispetto a Grand Theft Auto... ma non credo sia solo un fatto di immaturità comunque, troppo semplice, penso sia una questione di gusti, di linguaggi e di emozioni e di come vengono veicolate.
ma questo gioco che viene citato è una specie di RPG sul mondo delle corse? non ho capito bene....
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