Jarvis: il giocatore bannato a vita da Fortnite lascia la villa da 15 milioni di dollari del FaZe Clan

Jarvis 'Jarvis' Kaye è un giocatore di 17 anni di Fortnite sulla bocca di tutti per aver usato degli aimbot. Per questo motivo, infatti, è stato bannato a vita da Epic Games, con grosse ripercussioni sulla sua carriera da pro player
di Rosario Grasso pubblicata il 15 Novembre 2019, alle 18:41 nel canale VideogamesEpicFortnite
118 Commenti
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Diciamo che ci potrebbe stare, ma dovrebbe fare una battaglia legale e alla fine forse solo gli avvocati si arricchirebbero.
Anche considerando il fatto che magari Jarvis guadagna solo tramite FortNite e tutto quello che ci gira attorno.
Poi, vista la sua reazione, direi che già il ban a vita ha avuto già un effetto importante senza voler in un certo modo appesantire ulteriormente la vicenda.
Credo anche io che il ragazzo abbia parecchio da imparare da quanto vissuto e non solo lui.
Riguardo epic games invece non è detto necessariamente che abbiano fatto la scelta migliore, più equa e più giusta o anche solo più conveniente per i loro interessi solo perchè loro sono convinti che sia così. In parole più povere anche loro potrebbero aver commesso un errore nel gestire questa vicenda.
Il danno collaterale invece deve prevedere che, dopo che qualcuno ha spiegato i meccanismi con cui è possibile barare, qualcun altro scelgadi farlo per trarne vantaggio, ed è questo qualcun altro che, sempre secondo il mio modesto parere, ha le maggiori colpe.
Il danno collaterale è dato dal fatto che altri potrebbero emulare un comportamento errato che si era voluto, con un po' di spavalderia, promuovere in un video (per il quale sicuramente avrà avuto molte visualizzazioni e soldi).
Onestamente non riesco a cogliere il paragone con Armstrong e come avrai notato ho smesso di fare paragoni con gli altri sport perchè ci sono dinamiche che non credo siano direttamente assimilabili (in un gioco a parte i cheats non vedo altri modi di falsare un risultato... negli sport tradizionali ce ne sono diversi).
Beh se una persona apre questa discussione e vede pagine e pagine di post, il primo pensiero che gli verrà, sarà probabilmente che stiamo montando un caso esagerato.
Non lo hanno condannato alla galera, non gli hanno fatto un processo in tribunale, ma lo hanno bannato [B][U]SOLO[/U][/B] da [B][U]UN[/U][/B] gioco.
Erano due anni che ci giocava ed è riuscito a diventare un top player che guadagna milioni (cifre che noi ci sogniamo in due vite probabilmente), direi che abbia le capacità e le potenzialità per sfondare in altri giochi e magari avere anche un successo maggiore.
Anche perchè se domani la Epic Games decidesse di chiudere Fortnite, dovremmo assistere a scene di isteria con persone che postano video disperati per la fine di un gioco?
Ti rendi conto del tragicomico che potrebbe derivare da una simili situazione.
Ti puoi affezionare (e guadagnarci) a qualcosa, ma la vita poi prosegue e non ne puoi fare un dramma ogni volta, altrimenti forse vuol dire che devi ancora crescere molto a livello di maturità (e in questo si spera che i genitori siano più "allenati"
Appunto, potrebbero non vuol dire che sicuramente lo faranno e non si può dare il massimo della pena ad un persona per quello che altri potrebbero scegliere di fare ma di cui non si ha certezza, sempre a mio modesto parere.
Doping=Cheat ovvero acquisire capacità che non si possiedono utilizzando mezzi illeciti.
Beh stiamo facendo una discussione molto tranquilla che credo ci piaccia poter fare
Erano due anni che ci giocava ed è riuscito a diventare un top player che guadagna milioni (cifre che noi ci sogniamo in due vite probabilmente), direi che abbia le capacità e le potenzialità per sfondare in altri giochi e magari avere anche un successo maggiore.
Anche perchè se domani la Epic Games decidesse di chiudere Fortnite, dovremmo assistere a scene di isteria con persone che postano video disperati per la fine di un gioco?
Ti rendi conto del tragicomico che potrebbe derivare da una simili situazione.
Ti puoi affezionare (e guadagnarci) a qualcosa, ma la vita poi prosegue e non ne puoi fare un dramma ogni volta, altrimenti forse vuol dire che devi ancora crescere molto a livello di maturità (e in questo si spera che i genitori siano più "allenati"
Ripeto che secondo me è una questione di principio dove equità e proporzionalità credo siano importanti. Poi , come scrivi anche tu, concordo sul fatto che il ragazzo debba maturare e imparare dagli errori fatti.
-la tolleranza al doping nello sport non mi sembra abbia contribuito alla sua riduzione... ANZI!!!!
-nello sport sono le gare che fanno i soldi, e senza atleti non ci sono gare. Per fortnite il giro di soldi funziona in modo diverso
-un atleta si prepara una vita intera per il raggiungimento delle prestazioni necessarie a gareggiare. Si tratta veramente di "gioielli rari" con capacità fisiche sopra la norma e portate al limite con decine di anni d'allenamento. Non ditemi che è lo stesso per un videogiocatore please
-se vieni bannato a vita in uno sport la tua carriera sportiva è finita. Nulla toglie che il 17enne in questione possa rifarsi in un altro videogioco.
-i videogiochi restano in voga 3 anni se va bene, uno sport praticamente sempre
stiamo parlando di realtà troppo diverse...
ps: se è vero che in passato altri proplayer hanno cittato e non sono stati bannati, sono contento che ora ci sia un cambio di direzione.
Il fatto che ci possano essere 10, 100, 1000 o nessun giocatore che potrebbe approfittarne, non è una ragione valida per non dare una pena e a mio avviso il massimo.
Semplicemente se vieni a conoscenza di un cheat (come di un bug per un programma) non lo vai a spiattellare ai quattro venti e ci guadagni anche qualcosa (visualizzazioni nel caso di Jarvis).
Se non si arriva a pensare che diffondere un messaggio sbagliato, non sia un danno e una colpa grave, allora tanto vale non avere per nulla regole.
Il doping può essere anche involontario dovuto a dei farmaci usati per altre ragioni che però possono anche dare un vantaggio e in ogni caso non stravolge le prestazioni facendo diventare un brocco, un campione indiscusso (sicuramente migliora, ma non fa miracoli in senso stretto).
Il cheating è SEMPRE volontario e può portare ad un livello di forza tale che anche il peggiore dei giocatori diventa imbattibile.
Quindi ripeto che non sono strettamente comparabili.
Perchè tu forse vedi solo l'aspetto della rappresentazione e non utilizzo del cheat, mentre la software house giustamente vede anche il danno di immagine che può fare un pro-player quando pubblicizza certi comportamenti.
Semplicemente se vieni a conoscenza di un cheat (come di un bug per un programma) non lo vai a spiattellare ai quattro venti e ci guadagni anche qualcosa (visualizzazioni nel caso di Jarvis).
Se non si arriva a pensare che diffondere un messaggio sbagliato, non sia un danno e una colpa grave, allora tanto vale non avere per nulla regole.
Il doping può essere anche involontario dovuto a dei farmaci usati per altre ragioni che però possono anche dare un vantaggio e in ogni caso non stravolge le prestazioni facendo diventare un brocco, un campione indiscusso (sicuramente migliora, ma non fa miracoli in senso stretto).
Il cheating è SEMPRE volontario e può portare ad un livello di forza tale che anche il peggiore dei giocatori diventa imbattibile.
Quindi ripeto che non sono strettamente comparabili.
Perchè tu forse vedi solo l'aspetto della rappresentazione e non utilizzo del cheat, mentre la software house giustamente vede anche il danno di immagine che può fare un pro-player quando pubblicizza certi comportamenti.
Ripeto che il doping involontario non viene assolutamente punito perchè non c'è dolo quindi non credo sia un esempio pertinente. Per il resto è evidente che abbiamo sensibilità differenti ma ci può stare.
-la tolleranza al doping nello sport non mi sembra abbia contribuito alla sua riduzione... ANZI!!!!
-nello sport sono le gare che fanno i soldi, e senza atleti non ci sono gare. Per fortnite il giro di soldi funziona in modo diverso
-un atleta si prepara una vita intera per il raggiungimento delle prestazioni necessarie a gareggiare. Si tratta veramente di "gioielli rari" con capacità fisiche sopra la norma e portate al limite con decine di anni d'allenamento. Non ditemi che è lo stesso per un videogiocatore please
-se vieni bannato a vita in uno sport la tua carriera sportiva è finita. Nulla toglie che il 17enne in questione possa rifarsi in un altro videogioco.
-i videogiochi restano in voga 3 anni se va bene, uno sport praticamente sempre
stiamo parlando di realtà troppo diverse...
ps: se è vero che in passato altri proplayer hanno cittato e non sono stati bannati, sono contento che ora ci sia un cambio di direzione.
Essendo appassionato di ciclismo ti posso dire che i controlli che attualmente fanno rendono la vita, giustamente, quasi impossibile ai furbetti. Il livello di performance infatti è sceso rispetto al passato e anche i super campioni non riescono più a fare i tempi di alcuni anni fa, oltre al fatto che le classifiche finali dei grandi giri vedono distacchi minimi perchè appunto le prestazioni si sono livellate. E tutto questo senza fare ban a vita alla prima infrazione delle regole.
Appunto, quindi stai dicendo che se ora si ricorre meno al doping è perché ci sono controlli più severi, e non perché l essere tolleranti abbia contribuito. Nei videogiochi non sempre è possibile impedire il cheating.
In ogni caso il punto principale era che per i motivi che ho detto sport e videogaming non li comparerei così facilmente
In ogni caso il punto principale era che per i motivi che ho detto sport e videogaming non li comparerei così facilmente
Non proprio, ho detto che nel ciclismo nessuno viene bannato a vita alla prima infrazione delle regole e questo vale da sempre. In compenso aumentando i controlli senza inasprire le punizioni la situazione è nettamente migliorata.
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