Il Tribunale di Milano conferma l'illegalità dei dispositivi R4. PCBox risponde

Il Tribunale di Milano ha confermato la propria decisione contro la commercializzazione dei game copier per le console Nintendo.
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Marzo 2009, alle 08:27 nel canale VideogamesNintendo
Nello scorso novembre, il produttore giapponese aveva depositato un ricorso cautelare presso il Tribunale Civile di Milano contro la PCBox, che aveva messo in vendita i dispositivi R4 per console Nintendo (vedi qui). Nello scorso gennaio il Tribunale di Milano per la prima volta proibiva la vendita dei dispositivi R4.
"Siamo ovviamente soddisfatti di questa sentenza, che colpisce dispositivi che non soltanto sono illegali ma incoraggiano la pirateria e la contraffazione, causando danni evidenti a tutto il settore videoludico", ha dichiarato Andrea Persegati, Direttore Generale di Nintendo Italia.
PCBox ha, tuttavia, diramato un nuovo comunicato stampa in cui critica la posizione assunta da Nintendo su questa faccenda. "La società PCBox ha preso atto, con stupore, del comunicato diramato il 5 marzo 2009 dall'Ufficio Stampa Italia di Nintendo, secondo il quale vi sarebbe stato un 'appello', una 'sentenza' e il Tribunale di Milano avrebbe 'definito irrilevanti le motivazioni della difesa'", si legge nel comunicato.
"Il Tribunale di Milano, peraltro respingendo ancora una volta la domanda di pubblicazione del provvedimento cautelare avanzata da Nintendo (proprio perché sarà il giudizio di merito a chiarire chi ha torto o ragione), ha sì confermato, con altra ordinanza emessa in fase di reclamo, il provvedimento emesso, in sede di cognizione cautelare e sommaria, l'inibitoria disposta dal primo giudice, ma ciò ha fatto osservando, ad esempio, che 'Ogni più approfondita indagine quanto alla destinazione dei dispositivi PCBox e al mercato dei giochi liberi, appare preclusa, per la complessità degli accertamenti sottesi, in questa sede cautelare'".
"Giudicherà chi legge, alla luce di quanto sopra segnalato, se il comunicato stampa Nintendo abbia o meno ricostruito fedelmente l'iter procedimentale. Ciò che è certo è che la motivazione dell'ordinanza - e non 'sentenza' - emessa in sede cautelare e sommaria dal Tribunale di Milano tutto autorizza eccetto che a scrivere, come pure è stato fatto, che sarebbe stata posta la parola fine su questa vicenda, destinata - finalmente - ad essere chiarita da un Tribunale in sede di cognizione piena nella causa di merito che inizierà a giugno 2009".
Il Tribunale di Milano, dunque, dichiara di non avere gli strumenti per chiarire la disputa tecnologica e assegna a PCBox il compito di attivare gli organi competenti a livello nazionale e comunitario. Si tratta dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e della Commissione europea. La prima udienza del nuovo processo è fissata a giugno.
31 Commenti
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ti faccio un esempio: se un giudice stila un'ordinanza di custodia cautelare per pinco pallino prima di poter dire che è in carcere perchè colpevole di qualcosa bisogna effettivamente aspettare che vi sia un processo e quindi una sentenza, altrimenti torniamo al tempo della caccia alle streghe.
lo so che in Italia va molto di moda indagare la gente e condannarla anzitempo al patibolo, però è una pratica barbara, meschina e becera; almeno qui su hwupgrade, dove non si è schiavi del sensazionalismo, possiamo tenere un tono diverso quindi direi di farlo
aggiungo solo che sono assolutamente consapevole che il titolo sia frutto di una svista inconsapevole e non di una volontà eh, per carità, il mio vuol essere un contributo, non una critica
In ogni caso bisognerebbe fare causa alla nintendo stessa per il prezzo assurdo del ds visto che tecnologicamente non vale nemmeno un quinto di quello che costa, ma siamo nel libero mercato... persino "la m... in scatola di artista" è valutata milioni di euro (non ricordo chi sia quel presunto artista, ma tant'è
"M€rda d'autore" - Piero Manzoni
da come la vedo io il discorso è leggermente diverso: la diretta conseguenza del libero mercato è la libera concorrenza, la quale però sovente latita. il motivo per cui la ds costa tanto è perchè nessun altro può costruire delle console ds-compatibili (e fino a qui ci può anche stare); il motivo per cui i giochi costano tanto è perchè c'è una cosa che si chiama "cartello", e così via.
il discorso si traduce in:
- se il colosso, che magari poi per non fallire in tempo di crisi ha bisogno dei soldi dello Stato, ruba i miliardi facendo cartello con i competitor... tutto ok, e anche se viene pizzicato dall'antitrust si prende delle multe incredibilmente irrilevanti rispetto al beneficio acquisito (come se io mettessi la macchina in divieto di sosta per risparmiare i 2 euro del tagliandino sul parcheggio blu e il vigile mi desse una multa di 2 centesimi)
- se l'individuo, già spremuto come un limone e che fa fatica ad arrivare alla fine del mese, fa una copia pirata allora è un criminale terrorista
aggiungo: io sono contro la pirateria, però... prima ammazziamo chi fa cartello, chi fa lobbying (qualcuno ha detto siae?), chi insomma mette in pratica qualsiasi tipo di azione che fa lievitare i prezzi, e poi, UNA VOLTA RISOLTO QUESTO PROBLEMA sono il primo a dire che chi - nonostante tutto - fa ancora il pirata va massacrato a sua volta
voglio comunque vedere quanti fanno i pirati con i cd audio a 6 euro e i giochi a 18 =)
Perdonami....ma in conseguenza di cosa?
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